DAN ITALIJE, una Giornata italiana in Serbia
I volontari di Irsina
raccontando di Myriam, per un anno in Serbia
Myriam è una solare ragazza di Gravina (BA). Come altri suoi coetanei, l’anno scorso anche lei ha affrontato le selezioni di Intercultura, vinto una borsa di studio, e soprattutto deciso di cambiare la sua routine quotidiana, sperimentando in prima persona il significato di un’esperienza all’estero.
Così, grazie alla sua determinazione, dallo scorso settembre fino alla prossima estate, Myriam vive e studia in Serbia, nella cittadina di Veliko Gradište, al confine con la Romania, abitata da poco più di 6000 persone, un settimo rispetto alla sua Gravina!
La sua storia è stata ripresa dalla televisione serba, dove appare felice, realizzata e un po’ emozionata, proprio nell’ambiente scolastico, in cui ha trovato molto interesse verso la cultura e la musica italiana da parte dei suoi compagni.
Da Veliko Gradište, ci scrive:
“Ho una nuova vita qui, una vita che quando è iniziata non vi nascondo che è stata difficile, ma che ad oggi posso dire che è la vita che non avrei mai immaginato di avere in un altro stato. Una vita che a momenti sembra essere la mia da sempre, fin da quando ero piccola. La quotidianità, la famiglia, la scuola, gli amici, sembra di conoscerli da una vita, eppure sono solo 5 mesi che sono qui.
Dimostrazione di tutto ciò è stato questo fantastico evento che abbiamo preparato nella mia scuola, DAN ITALIJE(Giornata italiana). E' stata una dimostrazione fantastica di quanto io ho imparato qui in così poco tempo, mi riferisco alla lingua che ora parlo fantasticamente senza problemi, magari con qualche errore, ma la parlo. E' anche stata la dimostrazione di quanto la mia classe si è interessata all'italiano e di quanto mi vuole bene e sicuramente quanto me ne vorrà ancora, in loro ho trovato un'altra famiglia.
Per tutto ciò devo ringraziare AFS, che mi ha permesso questa fantastica esperienza, la mia esperienza, il mio anno, la mia nuova vita Serba”.
"La quotidianità, la famiglia, la scuola, gli amici, sembra di conoscerli da una vita, eppure sono solo 5 mesi che sono qui"
Ospitata da una famiglia locale e frequentando la scuola serba, Myriam è riuscita ad ambientarsi in questo Paese tanto vicino quanto diverso, ha fatto sue le tradizioni del luogo e ha imparato il serbo (incluso l’alfabeto cirillico!). Complice la musica, una passione che coltivava già in Italia, che l’ha aiutata a stringere amicizie e relazioni durature e le ha permesso anche di esibirsi, chiaramente in serbo, a scuola.
Così, grazie alla sua determinazione, dallo scorso settembre fino alla prossima estate, Myriam vive e studia in Serbia, nella cittadina di Veliko Gradište, al confine con la Romania, abitata da poco più di 6000 persone, un settimo rispetto alla sua Gravina!
La sua storia è stata ripresa dalla televisione serba, dove appare felice, realizzata e un po’ emozionata, proprio nell’ambiente scolastico, in cui ha trovato molto interesse verso la cultura e la musica italiana da parte dei suoi compagni.
Da Veliko Gradište, ci scrive:
“Ho una nuova vita qui, una vita che quando è iniziata non vi nascondo che è stata difficile, ma che ad oggi posso dire che è la vita che non avrei mai immaginato di avere in un altro stato. Una vita che a momenti sembra essere la mia da sempre, fin da quando ero piccola. La quotidianità, la famiglia, la scuola, gli amici, sembra di conoscerli da una vita, eppure sono solo 5 mesi che sono qui.
Dimostrazione di tutto ciò è stato questo fantastico evento che abbiamo preparato nella mia scuola, DAN ITALIJE(Giornata italiana). E' stata una dimostrazione fantastica di quanto io ho imparato qui in così poco tempo, mi riferisco alla lingua che ora parlo fantasticamente senza problemi, magari con qualche errore, ma la parlo. E' anche stata la dimostrazione di quanto la mia classe si è interessata all'italiano e di quanto mi vuole bene e sicuramente quanto me ne vorrà ancora, in loro ho trovato un'altra famiglia.
Per tutto ciò devo ringraziare AFS, che mi ha permesso questa fantastica esperienza, la mia esperienza, il mio anno, la mia nuova vita Serba”.
"La quotidianità, la famiglia, la scuola, gli amici, sembra di conoscerli da una vita, eppure sono solo 5 mesi che sono qui"
Ospitata da una famiglia locale e frequentando la scuola serba, Myriam è riuscita ad ambientarsi in questo Paese tanto vicino quanto diverso, ha fatto sue le tradizioni del luogo e ha imparato il serbo (incluso l’alfabeto cirillico!). Complice la musica, una passione che coltivava già in Italia, che l’ha aiutata a stringere amicizie e relazioni durature e le ha permesso anche di esibirsi, chiaramente in serbo, a scuola.
Anche il padre Nicola è apparso in televisione, intervistato da TeleGravina, dove ha dichiarato:
“Quando mia figlia mi propose di voler aderire e andare via per un anno, io ero molto restio. Man mano che sono passati i giorni, le settimane e i mesi, mi sono reso conto che era giusto darle questa possibilità, anche perché ho notato, andandola trovare, la crescita esponenziale che ha avuto Myriam, stando a contatto con una realtà molto differente rispetto a quella di casa nostra. Ad oggi posso dire che se avessi negato a Myriam questa opportunità, ci sarei stato male”.
“Quando mia figlia mi propose di voler aderire e andare via per un anno, io ero molto restio. Man mano che sono passati i giorni, le settimane e i mesi, mi sono reso conto che era giusto darle questa possibilità, anche perché ho notato, andandola trovare, la crescita esponenziale che ha avuto Myriam, stando a contatto con una realtà molto differente rispetto a quella di casa nostra. Ad oggi posso dire che se avessi negato a Myriam questa opportunità, ci sarei stato male”.
"Ad oggi posso dire che se avessi negato a Myriam questa opportunità, ci sarei stato male"
La famiglia di Myriam ha veramente “aperto il proprio mondo al mondo”, attraverso l’esperienza di Myriam, la visita in Serbia, ma anche un’esperienza di ospitalità in Italia di una studentessa canadese. Come dicono sempre i volontari di Intercultura, si tratta veramente di “incontri che cambiano il mondo”.
La famiglia di Myriam ha veramente “aperto il proprio mondo al mondo”, attraverso l’esperienza di Myriam, la visita in Serbia, ma anche un’esperienza di ospitalità in Italia di una studentessa canadese. Come dicono sempre i volontari di Intercultura, si tratta veramente di “incontri che cambiano il mondo”.
I volontari di Irsina
raccontando di Myriam, per un anno in Serbia