Grazie al Paraguay sono cresciuto!
Michelangelo
dal Centro locale di Carbonia-Iglesias al Paraguay
C'è un momento durante il periodo dell'adolescenza, un momento preciso, che tutto ciò che hai avuto e che hai, ti sta stretto. Scopri di aver bisogno di aria nuova, di posti nuovi, di persone nuove. Allora è così, che almeno a me, ha iniziato a pizzicare l'idea di fare l'anno all'estero.Scrivo questo testo dalla mia stanza, a tantissimi km di distanza da casa mia. Sono a Concepción un piccolo paese del Paraguay. Sono arrivato qui quasi 4 mesi fa e devo dire che questi mesi sono volati, mi sembra ieri che sceso dal pullman ho visto una realtà così differente, fatta anche di povertà, ma ricordo che già dal primo giorno mi aveva sbalordito il carattere delle persone, sempre sorridente.
Sarà perché hanno capito che non è la ricchezza, non sono le cose futili, non sono gli oggetti, gli abiti firmati a fare la felicità. E io ammiro queste persone e le ringrazio. Le ringrazio perché mi hanno aperto gli occhi, e un po' mi hanno fatto cambiare Il Paraguay è un paese fatto da paesaggi mozzafiato, è fatto dal Tereré, dai fiumi, dal Cacho e dal guarani. Il Paraguay ti fa cambiare e ti insegna molte cose.
Sarà perché hanno capito che non è la ricchezza, non sono le cose futili, non sono gli oggetti, gli abiti firmati a fare la felicità. E io ammiro queste persone e le ringrazio. Le ringrazio perché mi hanno aperto gli occhi, e un po' mi hanno fatto cambiare Il Paraguay è un paese fatto da paesaggi mozzafiato, è fatto dal Tereré, dai fiumi, dal Cacho e dal guarani. Il Paraguay ti fa cambiare e ti insegna molte cose.
Quando mi chiedono, perché il Paraguay?
In realtà, non c'è stato una ragione precisa per cui l'ho scelto. Non lo conoscevo, mai avevo sentito parlare del Paraguay. E credo che sia stato questo il motivo della mia scelta. Iniziare da capo, in un paese nuovo.
Si parte per conoscere e io ho conosciuto un nuovo mondo.
Ci sono molte cose della cultura paraguayana che mi hanno colpito: ricordo quando al camp di benvenuto ci dissero "Ragazzi, quando state entrando in una casa, ricordatevi di non bussare alla porta, ma di applaudire, i paraguayani hanno paura che gli si rovini la porta". Una cosa alla quale invece tuttora non sono riuscito ad abituarmi è "l'ora paraguayana", se ti dicono alle 5 usciamo di casa, stai tranquillo, rimani coricato perché prima delle 8 e mezza non metterai piede fuori di casa!!!
Tutti i giorni di questa esperienza ringrazio AFS/Intercultura per avermi dato la possibilità di vivere questo viaggio.
Sono felice di aver inserito il Paraguay nella mia lista, e non me ne pento assolutamente. Solo 4 mesi fa ero nella mia comfort-zone, e non avrei mai immaginato quanto fosse bello il mondo fuori.
Non posso negare che sia stato difficile all'inizio abituarmi e imparare a convivere con una ambiente così differente.
Ma sono partito, anche per questo, per mettermi alla prova... e devo dire che mai come oggi mi sento così fiero e orgoglioso di me stesso.
Michelangelo
dal Centro locale di Carbonia-Iglesias al Paraguay