Il cielo in Irlanda è davvero così blu
Agnese
Da Torino in Irlanda per un'estate
Prima di partire pensavo che quattro settimane fossero un tempo incredibilmente lungo. Non ero mai stata via da casa per così tanto tempo, tantomeno con un gruppo di persone che non avevo mai visto prima.
So che sono partita chiudendo gli occhi senza avere ben presente quando sarei tornata né come, se fossi stata diversa o identica, e ammetto che non mi aspettavo affatto di cambiare. E' stato un atto di coraggio e, in parte, di incoscienza che ha dato buoni frutti. So che ci sono altri ragazzi e ragazze che si avventurano per magari un anno in un Paese straniero, e in confronto a quello che fanno loro, un mesetto non è niente... Ma si dice: "Se la vita ti dà i limoni, tu fai una limonata", giusto? E io ho fatto proprio così.
Sul pullman che ha trasportato me e il mio gruppo dall'aeroporto di Dublino a Wexford regnava il silenzio. Due ore di viaggio in mezzo alla campagna irlandese in cui la tensione per l'aspettativa del primo incontro con la famiglia aleggiava sopra di noi come nebbia. Poche parole, niente risate, tanti sguardi spaventati, e in alcuni momenti la sensazione che i nostri cervelli stessero addirittura ronzando per la fatica del tanto pensare. Ci siamo fermati nel parcheggio della chiesa che sarebbe stata il nostro punto d'incontro per tutto il mese. Quel giorno era affollato: le nostre famiglie ospitanti ci aspettavano! Il gruppo si é diviso, ognuno è andato a casa con la sua nuova famiglia: era appena iniziata l'avventura.
E' stato un atto di coraggio e, in parte, di incoscienza che ha dato buoni frutti
Agnese
Da Torino in Irlanda per un'estate