Le avventure di Daria nelle Filippine - Parte II

Daria

Da Milano nelle Filippine per un anno

Nuove curiosità sulle Filippine:

- i miei compagni di classe hanno una fissa per la Corea e i coreani, quando chiedo loro dove vorrebbero andare la prima destinazione che mi dicono tutti è la Corea.

- il filipino time permette di arrivare anche con mezz’ora di ritardo.

- a messa per la pace non si stringe la mano come da noi ma ci si inchina a vicenda e si dice “peace” o se sei con mamma e papà li baci sulla guancia.

- alla fine della messa si applaude.

- qui i fidanzati in pubblico si tengono solo la mano e quando ho detto che in Italia è normale baciarsi nei luoghi pubblici la faccia dei miei compagni è stata abbastanza schifata!

- la tastiera dei computer filippini non ha gli accenti.

- solo i bimbi sono cicciottelli (forse per questo motivo la mia prof di filippino mi ha detto che con la divisa e i capelli sciolti (quando li avevo ancora lunghi) sembro una bambina (il che è strano perché qui sono tipo un gigante).

- l’acqua del rubinetto è preferibile non berla, infatti per l'acqua potabile hanno le taniche d'acqua.

- tutti adorano toccare i miei capelli e tutti mi chiedono se mi sia tinta!

- qui ci si sveglia sempre presto anche al sabato e alla domenica. Per dire, svegliarsi alle 8 è considerato tardi!

- al supermercato le cassiere stanno tutto il tempo in piedi, sono vestite tutte uguali e preparano loro i sacchetti con dentro la spesa.

- hanno i centesimi solo nei prezzi (per esempio il prezzo della tua spesa è 20,5 tu dai solo 20).

- la data la scrivono MM/GG/AAAA, come gli americani.

- i gay sono accettati dalla società e in tutte le serie TV c’è sempre un personaggio gay.

- chiamano il bagno “comfort room” (sui cartelli spesso abbreviato con CR).

- quando non sanno come tradurre una frase o una parola in inglese si mettono l’indice sotto il naso e dicono “nose bleeding”.

- quando il prof entra in classe dice “good morning class” e tutta la classe in piedi risponde in coro "Good morning mrs/sir surname, blessed be God forever and Mabuhay (lunga vita)” e poi il/la prof dice " okay take your seats”.

- quando si torna da scuola prima di fare la doccia si aspetta un'oretta per riprendersi perché secondo le credenze di qui fare la doccia quando si è stanchi fa male (se non sbaglio ai nervi, ma comunque non ti fa bene) tanto che i tuoi genitori potrebbero arrabbiarsi con te! E io ovviamente lo scopro dopo un mese e mezzo che mi faccio la doccia appena torno a casa da scuola! In effetti pensandoci una delle mie sorelle mi guardava in modo strano quando scendevo subito per fare la doccia... ma nessuno mi ha mai detto nulla così io non ho mai pensato che fosse una cosa inusuale! Ma adesso che lo so ne faccio tesoro! Questa curiosità che mi ha aperto un mondo me l'ha detta un'amica di Ate Maye che è anche membro dei Focolarini.

- la mattina alle 6 c’è una bella luce ma già dalle 18:20 inizia a scendere l’oscurità e qui a Puerto Princesa (che è abbastanza piccola) tutti i negozi chiudono alle 19!

- prima di uscire ci si fa la doccia e quindi poi si va in giro con i capelli bagnati (fa troppo caldo per asciugarli con il phon!), specialmente la mattina a scuola quasi tutte le ragazze hanno i capelli bagnati.

- a scuola quando si viene interpellati ci si alza in piedi per rispondere (ci devo ancora prendere l’abitudine!).

- dal primo settembre si parla di Natale. Già da settembre i negozi hanno le decorazioni natalizie, gli alberi le lucine e le pubblicità gli elfi! Ma la parte migliore è che al telegiornale la sera fanno il countdown per Natale! Mercoledì 16 settembre -100 giorni a Natale!

- i Filippini sono iper-ultra-rispettosi! Quindi ogni volta che parlano con una persona più grande o anche solo che ricopre un ruolo superiore si usa la parola "po” che si usa per rispetto.

- un modo per mangiare il gelato (quello da confezione grande che si compra al supermercato) è spalmarlo sul pane, come la nutella e poi mangiare il panino al gelato!

- quando una persona starnutisce nessuno dice “salute” o qualcosa del genere, così mi sono chiesta (quando ti estranei perché non capisci la lingua) ma noi diciamo “salute” perché auguriamo alla persona che ha starnutito di tornare in piena salute il prima possibile?! Comunque è stranissimo che il linguaggio dei segni è diverso! Sto insegnando a tutti come dire "delizioso" con il dito sulla guancia... Comunque qua mi chiedono tutti perché io gesticoli in continuazione. ”Eh, sai com'è sono italiana - noi italiani abbiamo bisogno di spazio per gesticolare quando parliamo!”

  • Daia e altri exchange
  • Daria e famiglia a Palawan
  • Daria e sorella al mare
  • Daria e fratellini
  • Daira e sorella alle cascate
  • Daria al villaggio tribale
  • Daria e due altre studentesse al centro commerciale
  • Daria e gruppo AFS in campo di mangrovie

La nostra pioniera Daria nelle Filippine!

Daria l’esploratrice

Il mio cervello sta andando in pappa perché inizio a pensare frasi tipo "needo di nuove sapatos (scarpe)”

Ho scoperto che lavare i vestiti a mano è davvero un lavoro fisico! Alla fine sei sfinito!

Venerdì 14 agosto io e i miei compagni di classe siamo andati alla scuola pubblica per dare la merenda ai bambini. Prima della scuola ci sono due baretti e Cocs, una mia compagna con la quale ho legato molto, si è avvicinata per vedere la mercanzia (faceva un caldo pazzesco) e io le ho detto "Cocs, you have to feed the kids not yourself! Joke!” Si sono messi tutti a ridere, anche la prof! La merenda che i bambini hanno mangiato era “bilo-bilo”. A prima vista mi sembrava una pozione perché era viola con un aspetto gelatinoso e quella consistenza mista tra liquido e solido, si intravedevano mirtilli. Quando l’ho assaggiato era caldo e dolce! Per i miei compagni è una delizia!
Tutti i filippini sorridono anche quando le cose non vanno sempre bene, loro sorridono (magari dopo essere scoppiati a piangere hanno comunque il sorriso sulle labbra)

Martedì 18 agosto, dopo la fine della scuola, sono corsa a casa perché Ate Maye mi aveva detto di tornare presto a casa per tagliarmi i capelli. Allora la parrucchiera è venuta a casa nostra e ha tagliato i capelli a praticamente tutte le donne di casa. Io sono stata la seconda, dopo Nena (mia mamma). Prima di sedermi ho detto che volevo un taglio di capelli alle spalle e poi l’ho mimato (non sia mai che sbagliasse). Poi mi sono seduta (non avevo nessuno specchio davanti a me) e la parrucchiera ha fatto il primo taglio deciso dopo il quale tutti i miei lunghi capelli (asciutti, non li ho lavati prima del taglio) me li sono ritrovata in mano! (li ho portati a scuola ma non ho fatto l'asta…). Poi ha rifinito il taglio ma la cosa che più mi ha stupito è stata che in 10 minuti avesse finito! Ora mi sento la testa più leggera! Comunque dovevo tagliarli dopo 3 anni! Ma le due motivazioni concrete sono: 1) qui fa troppo caldo,2) la doccia era un’impresa con i capelli lunghi!

Ordinario venerdì mattina di scuola. Lavoro di gruppo. I miei compagni di gruppo parlavano tra loro in tagalog e io mi sono persa nei miei pensieri, visto che ero abbastanza cotta! Ad un certo punto una mia compagna mia guarda e mi dice “Daria,smile!” e mima con le mani il sorriso. Allora mi sono accorta che la mia espressione era alquanto neutra e persa in un altro universo. Da quel momento ho sorriso per tutta la giornata (alla fine dei 10 mesi avrò una paralisi facciale!) e mi sono resa conto che tutti i filippini sorridono anche quando le cose non vanno sempre bene, loro sorridono (magari dopo essere scoppiati a piangere hanno comunque il sorriso sulle labbra). Allora ho pensato “le Filippine mi stanno davvero insegnando a sorridere!”

Come già sapete qui chi ha la pelle bianca è bello a prescindere e per questo tutti guardano, o meglio fissano, chi ha la pelle bianca. In pratica in ogni luogo (mercato, negozi, centro commerciale, supermercato o semplicemente quando cammino per strada) in cui vado, la gente (tutti, ma proprio tutti!) mi fissa con uno sguardo strano, un misto di invidia e “wow” . Dopo un po' non ce la fai più! Quando sono andata al Robinson con Elisa e Alina è stato veramente strano. Ognuno quando passava si voltava per guardarci (tre bianche in un colpo solo!) ma il peggio è che quando si dicono qualcosa tra di loro nell'orecchio, a quel punto la mia tecnica è un bel sorrisone almeno così hanno qualcosa di cui parlare…i miei denti!

sabato 21/domenica 22/ lunedì 23 sono andata a Brookes Point, Publacation con Ate Maye. In questa cittadella del Palawan vive la famiglia di Divine e Jay Jay che vivono con noi a Puerto Princesa. La strada per arrivarci era tutto un su e giù e continue buche o meglio pozzanghere, e ovviamente la velocità con cui viaggiavamo era molto alta, all'arrivo ho alzato gli occhi al cielo e ho detto "Thank You!”. La casa a due piani è fatta completamente da bambù intrecciati.
Qui chi ha la pelle bianca è bello a prescindere e per questo tutti guardano, o meglio fissano, chi ha la pelle bianca

Domenica sono andata alla Messa delle sette in tagalog con Ate Maye e Divine. Quando sono entrata in chiesa mi guardavano tutti, è una cosa che mette molto a disagio soprattutto perché non ti guardano per come sei vestito ma proprio per come sei! Dopo un’ora di messa in filippino (qui le messe durano esattamente 60 minuti) siamo andate a fare colazione. Qui si mangia riso ovunque e comunque, così per colazione abbiamo avuto riso e carne - solitamente il mio pranzo a scuola! Dopo questa salata colazione (chissà se ci prenderò l'abitudine!) siamo andate in riva al mare (Sulu Sea) che era tutto agitato per via del vento carico di pioggia causato dai tifoni. A due metri dalla spiaggia c’era una foresta di palme e banani di un verde quasi accecante rispetto al grigio del cielo. Poi, prima che iniziasse il diluvio, siamo andate al cimitero dove è sepolta la mamma di Divine. Il cimitero qui è un luogo ancora più triste che da noi. Ci sono tombe messe nella stessa direzione ma alcune sono in cemento armato con l'erba che spunta quasi ovunque e altre che sono ricoperte da mattonelle lucidissime e poi ci sono dei semplici tumuli.

A casa abbiamo pranzato mentre fuori diluviava, in questi giorni c'era un tifone in Giappone o a Taipei e qui in Palawan piove o meglio diluvia (ci sono un sacco di blackout o, come li chiamano loro, brownout). Dopo pranzo sono andata con tutta la famigliola di Divine (eccetto il papà) alle Seven Waterfalls per fare il mio primo bagno filippino! Per arrivarci io e Ate Maye eravamo sedute su una specie di tricycle giallo che sembrava uscito direttamente dal mondo dei Minions! Una volta arrivati a destinazione la prima cosa che abbiamo fatto è stata colonizzare un tavolo che è stato sommerso da numerosi e vari pacchetti di patatine, cioccolatini (il gusto era quello del cioccolato che rimane per tanto tempo chiuso in credenza dove magari arriva anche il sole...mia sorella Carla lo chiamerebbe "stagionato"), varie merendine al cioccolato, panini al latte da riempire con la "marmellata" di noccioline e bottiglioni d'acqua.

Ovviamente prima di fare il bagno bisogna fare qualche foto alle cascate e qualche selfie. Per arrivare alle cascate il percorso non era proprio dei più semplici, soprattutto con le ciabatte bagnate! Dopo le foto mi sono andata a cambiare per fare il bagno. Qui il bagno lo si fa vestiti, alcuni lo fanno con jeans e maglietta, io con maglia traspirante blu (una volta bagnata la maglietta è un fardello pesantissimo!) e i pantaloncini della decathlon. Primo bagno in una vasca di acqua calda, ma veramente calda, ho sudato un sacco! Poi giusto per riprendere una forma decente dopo essersi squagliati nella vasca bollente, bagno sotto le cascate, l'acqua non era fredda, era gelata! Come passare dal forno al frigo!

Domenica mattina colazione inusuale! Con l'aiuto del papà di Divine sono andata nel cortile sul retro e ho raccolto il mio primo cocco (qui si raccoglie quando è ancora verde per mangiarlo! Il cocco marrone a cui siamo abituati in Italia qui lo usano per cucinare). La tecnica per staccarlo dall'albero è girarlo e poi tirare. Dopo averlo preso siamo andati in cucina, qui il papà di Divine ha aperto una piccola fessura nel cocco dalla quale ho bevuto il latte di cocco, molto strano berlo in questo modo! (la mia faccia che sembra schifata nelle foto è dovuta al fatto che avevo paura di macchiarmi e che le mie labbra toccavano anche una parte dura con qualche scheggia... comunque il sapore del latte di cocco è dolce ma pizzica un po' la lingua). Poi il papà di Divine ha spaccato a metà il cocco (con un coltello che sembrava uscito fuori da un film di samurai) e mi ha fabbricato una palettina con la quale potevo mangiare la parte bianca del cocco che era ancora morbida... Masarap! (delizioso!)
Primo bagno in una vasca di acqua calda, ma veramente calda, ho sudato un sacco! Poi giusto per riprendere una forma decente dopo essersi squagliati nella vasca bollente, bagno sotto le cascate, l'acqua non era fredda, era gelata! Come passare dal forno al frigo!

Venerdì 28 agosto a scuola era la giornata della lingua filippina (Buwan ng wika) e tutti indossavano i vestiti tradizionali filippini. Per i ragazzi pantaloni neri e poi maglietta (preferibilmente bianca) sotto e sopra una camicia a maniche lunghe che è trasparente. Per le ragazze ci sono due grandi generi: o un vestito che sembra uscito direttamente dalla Disney e che noi indosseremmo per un matrimonio o per un diciottesimo, o la versione più economica che è maglietta sotto e sopra una maglia quasi trasparente e poi gonna e le scarpe da indossare sono i sandali o le ciabatte. La danza tradizionale musulmana filippina prevede i seguenti personaggi:

1) una ragazza con un ombrello tutto decorato con perline dorate e con sonagli che pendono.

2) quattro ragazzi (solitamente) ognuno con un lungo bastone di bambù con i quali all'inizio e alla fine della danza sala una ragazza con i due ventagli e durante la danza vengono mossi per fare musica e ci si balla in mezzo.

3) una ragazza vestita diversa da tutte le altre principalmente d'oro e tutta agghindata con due ventagli.

4) un guerriero con spada e scudo.

5) 6 ragazze (anche di più) con lo stesso modello per il vestito ma ognuna con un colore diverso con due ventagli. Tutte le ragazze sono truccatissime, hanno interi barattoli di fondo tinta sulla faccia e un trucco molto pesante sugli occhi... Per dirvi non ho riconosciuto una mia compagna di classe!!

Per il resto i movimenti della danza filippina sono quelli tipici di una danza orientale. Per ogni esibizione la coreografia cambia ma solitamente all'interno dei bambù ballano la ragazza con l'ombrello, il guerriero e la ragazza dorata con i due ventagli. Tutti sono rigorosamente a piedi nudi. Un'altra danza tradizionale è con le panche e la ragazza, aiutata dal ragazzo, salta da una panca a un'altra. Poi ci sono le danze indigene che non so spiegare... e poi le danze con i ventagli, con i bicchieri d'acqua in equilibrio sulla testa e delle unghie di carta lunghissime! Succo del discorso: i filippini hanno tantissime danze tradizionali (oltre che una moltitudine infinita di vestiti tradizionali!).

Lunedì 31 agosto (festa nazionale degli eroi quindi sono stata a casa) sono andata con Ate Maye e Gladz, una ragazza ventenne che abita in casa con me ed è musulmana (cosa abbastanza strana qui nelle Filippine visto che ci sono anche i cartoni sul Vangelo in televisione!), al Butterfly Garden. Appena entrate la guida (che ovviamente parlava in inglese e io ero troppo contenta perché ho capito tutto! Dovete sapere che sono una capretta in inglese, questo almeno prima di partire!) ci ha fatto vedere vari insetti (se ci sono degli animali che mi fanno schifo quelli sono gli insetti!) che lei prendeva anche in mano e ad un certo punto mi ha anche chiesto se volessi provare a tenerli in mano pure io. Ma la parte migliore è venuta dopo! Di fianco al Butterfly Garden c'è un villaggio (abbastanza turistico) di indigeni. Lì abbiamo visto i loro strumenti musicali, alcuni loro arnesi vari, come fanno ad accendere il fuoco ma la parte migliore è quando hanno fatto vedere il loro animale domestico... un serpente lunghissimo (e pesantissimo!). Poi abbiamo passeggiato per il Butterfly Garden dove oltre alle farfalle che volavano ovunque c'erano anche altri strani animali come coccodrilli e una specie di pavone…
Sono andata dal professore chiedendogli (o meglio quasi implorandolo) di poter dire qualcosa in più su Dante. Ovviamente mi ha risposto di sí!

E siccome a me piace complicarmi la vita…In letteratura, che si studia in inglese, siamo arrivati all’argomento “Dante Alighieri” che nel libro dei miei compagni occupa solo due misere paginette e io mi sono detta “eh no cavolo! In Italia Dante lo si studia per anni e qui me lo riducono a due paginette.. non ci siamo proprio!” Così sono andata dal professore chiedendogli (o meglio quasi implorandolo) di poter dire qualcosa in più su Dante. Ovviamente mi ha risposto di sí! Così io mi sono preparata una mini lezione su Dante ovvero la sua vita (con un piccolo excursus sulla situazione dell'Europa in quel periodo), il perché è importante per noi italiani, e due parole sulla Divina Commedia. Riguardo al suo capolavoro ho solo detto che è un viaggio in Inferno, Purgatorio e Paradiso e che è il viaggio che fanno le anime una volta che si muore. Avevo dato per scontato che il viaggio fosse tutta opera della mente di Dante ma i miei compagni mentre ne parlavo avevano una faccia confusa finché un mio compagno mi ha chiesto “Scusa Daria ma come ha fatto Dante a fare questo viaggio?!” e in quel momento ho capito che loro pensavano che Dante in carne ed ossa fosse sceso nell'Inferno , e poi fosse andato in Purgatorio e infine in Paradiso! Poi ho avuto un momento critico perché non avevo idea di come piegare la costruzione dell'Inferno sia perché il mio inglese non è così ottimo sia perché i miei compagni non sanno nulla riguardo a ciò...Infatti mi continuavano a chiedere: "Mi puoi sintetizzare la Divina Commedia'!" e io "Più che dirti che è un viaggio in Inferno, Purgatorio e Paradiso non posso fare!" e al trecentesimo che me lo ha chiesto ho ribattuto "Puoi riassumermi la tua vita?! (La risposta è ovviamente no) beh io non ti posso riassumere la Divina Commedia, ma se vuoi ti posso dire che è un viaggio che Dante fa con Virgilio (hanno serie difficoltà a pronunciarlo) prima e Beatrice poi. E’ un viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso.” è stato molto faticoso ma spero di aver fatto capire qualcosa! Alla fine della lezione il mio prof di inglese mi ha confessato che vorrebbe imparare l’italiano, il latino e il greco antico.

Sabato 12 settembre io con Elihja (volontario qui nelle Filippine) e Mathilde (ragazza dal Belgio francese, lei va all'università perché si è già diplomata in Belgio, è del 1997), Elisa (dalla Francia, ha la mia stessa età e io mi trovo benissimo con lei!), Mae (un'amica dell'università di Mathilde, filippina), Robbe (il ragazzo belga che viene a scuola con me), Julien (l'altro ragazzo dal Belgio fiammingo) e un altro semivolontario (sempre dalla Germania) siamo andati a fare una gita. Nel viaggio per andare ad Honda Bay mi sono resa conto che tutti sanno l'inglese alla perfezione e quindi parlano veloci e poi ci sono io che ho il #nosebleed tipo filippini e allora la mia soluzione è sorridi e annuisci! Abbiamo visitato tre isole.

La prima è chiamata "L'isola delle Stelle marine" perché ce ne sono veramente un sacco! Le stelle marine hanno le ventose dietro che fanno il solletico quando si appiccicano alla mano! L'acqua era stupenda! Mentre nuotavi senza maschera potevi vedere i pesci sotto o di fianco a te che nuotavano!! E il panorama era fantastico... Montagne coperte di alberi, ora capisco perché Puerto Princesa è chiamata "La città in mezzo alla foresta". La cosa che mi ha stupito di più è che i filippini e i coreani tendenzialmente non sanno nuotare ma vogliono fare snorkeling (logico!) quindi usano i giubbotti di salvataggio arancio fluo! Quindi vedi che vicino alla riva è pieno di giubbotti arancione fluo (vedi solo i giubbotti perché la testa è giù a tentare di vedere i pesci!).
Ci siamo mossi tra un'isola e un'altra con una barca solo per noi, tipo taxi-barca! L'acqua era ovunque stupenda e il paesaggio da ogni isola era incantevole... senza parole!

La seconda isola "Luli Island" aveva una specie di piattaforma per fare i tuffi. L’isola si chiama Luli perché è molto visibile il cambiamento del livello dell'acqua.

L’ultima isola che abbiamo visitato è stata " "Cowrie" ed è l'isola più attrezzata con campo da beach volley, baretto, spogliatoi con docce (normali!) e luogo con palco per concerti o eventi simili. Ci siamo mossi tra un'isola e un'altra con una barca solo per noi, tipo taxi-barca! L'acqua era ovunque stupenda e il paesaggio da ogni isola era incantevole... senza parole! Semplicemente stupendo!! Poi una volta tornati sulla terraferma siamo andati a visitare il tempio cinese. All'interno era pieno di statue dorate gigantesche! Bellissimo anche il tempio cinese!

Quando sono tornata a casa la mia faccia era molto simile ad un pomodoro e tutti (specialmente lunedì a scuola) mi hanno chiesto cosa avessi fatto!

Settimana scorsa, da martedì 22 settembre a giovedì 24, è stata la settimana di "intramurals” ovvero la settimana dedicata allo sport! Il primo giorno dopo il consueto rosario e la messa abbiamo avuto la parata per il centro città con tanto di banda e sbandieratori, giustamente sotto un sole cocente.

Una volta a scuola c'è stato il passaggio della fiamma tipo Olimpiadi per tutto l’edificio per aprire i giochi! Ogni grade è un animale diverso al quale è abbinato un colore, noi siamo i "Red Panthers". Io faccio parte della squadra del grade 10 di pallavolo e sono l'alzatore, l'unica che ricopre questo ruolo (a volte faccio frasi di una formalità che sorprende pure me stessa!!Reminiscenze del liceo classico!) e quindi devo correre per tutto il campo - o meglio corro molto e divento subito rossa (cosa che i miei compagni mi fanno sempre notare perché per loro è nuova!). Comunque grazie alle mie fantastiche doti pallavolistiche (modestamente!) siamo riuscite a vincere tutte le partite e quindi siamo la squadra "Championship" per la pallavolo femminile della scuola! Ciò significa (se ho capito giusto) che rappresenteremo HTU nel torneo tra le altre high school di Puerto Princesa! YEEEEE! Comunque qua essendo la giocatrice con più tecnica (grazie ad anni e anni di allenamenti!) sono anche una delle più brave e essendo molto alta faccio molti muri e pallonetti. Il tifo qua è tutto un continuo di urla e strilli (soprattutto femminili! cioè dopo hai un mal di testa cronico!), e devo ammettere che avevo molti fan che gridavano “Nice one Daria””go Daria!””We love you Daria!”, prima o poi avrò seri problemi e complessi di egocentrismo e sovrastima (o li ho già?!).

Leggi anche le altre avventure di Daria! Parte I e Parte III

Daria

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