Niente è strano, tutto è diverso
Eleonora
Da Fermo in Danimarca per un anno
La Danimarca è andare in bici sotto la pioggia, perché “non esiste cattivo tempo, ma solo cattivi vestiti”; è tornare a casa e condividere la propria giornata con la famiglia, bevendo una tazza di cioccolata calda e mangiando un dolce, ovviamente pieno di burro.
E’ camminare per la seconda città più grande del Paese e notare che nella tua cittadina italiana di 25 000 abitanti c’è più confusione, perché qui nessuno a bisogno di correre o affrettarsi. La Danimarca è il treno che arriva più volte in anticipo che in orario, è una lingua incomprensibile, che all’inizio sembra una porta, ma che poi scopri essere la chiave per entrare nella cultura danese.
La Danimarca è una scuola in cui tutti sono sullo stesso livello e i professori portano i dolci agli studenti solo perché è “hyggeligt”, parola non traducibile in un'altra lingua, ma che è il cuore della vita danese. La Danimarca è “non importa se hai un quoziente intellettivo superiore alla media”, la cosa basilare è che tu sappia stare con gli altri e lavorare in gruppo.
La Danimarca è una lingua incomprensibile, che all’inizio sembra una porta, ma che poi scopri essere la chiave per entrare nella cultura daneseE’ un Paese in cui all’inizio sembrano tutti chiusi e riservati, ma dove magari la prima a venirti a parlare è la più timida della classe; è un posto in cui se riesci a rompere la parte esterna della noce di cocco, trovi persone calde e disponibili, che farebbero di tutto per aiutarti.
La Danimarca è dove ho imparato che niente è strano, ma tutto è diverso, ma è anche trovare me stessa: chi ero, chi sono e chi voglio diventare; ma sono certa che non importa come andrà avanti la mia vita, questo è un Paese che farà parte di me per sempre.
Eleonora
Da Fermo in Danimarca per un anno