Non ci sono cose giuste o sbagliate, ma solo diverse
Alice
Da Ancona in Malesia per un anno
Sembra impossibile, ma il mio anno in Malesia è già finito, e posso dire che è stata un'esperienza magnifica!
Mi sembra quasi un sogno divenuto realtà, tanto che non ho ancora realizzato di aver avuto la possibilità di fare qualcosa del genere.
Certo che per vivere lì ho dovuto cambiare radicalmente il mio stile di vita, ma in fondo è proprio il motivo per cui ho scelto di iscrivermi ad Intercultura, ovvero fare un'esperienza che potesse cambiare la mia vita, che mi permettesse di adattarmi a ritmi e ambienti completamente diversi e di farmi conoscere il più possibile la cultura di un’altra parte di mondo.
In Malesia vivevo nel Kelantan, uno degli stati più islamici e non molto sviluppato - molto diverso da Kuala Lumpur, città modernissima. Amavo la mia vita lì perché potevo imparare le cose più tradizionali, avere una vita molto semplice e, soprattutto, avere accanto persone fantastiche. Infatti con la famiglia mi trovavo davvero a mio agio, i volontari erano molto carini e gentili, sempre disposti ad aiutarci. I miei compagni di classe erano altrettanto gentili e simpatici, mi hanno sempre coinvolto nelle loro attività e hanno sempre risposto alle mie domande su ciò che mi accadeva intorno, soprattutto nei primi periodi, quando non capivo la lingua. Ringrazio tutte queste persone perché senza di loro questa esperienza avrebbe avuto una sfumatura diversa. Lì in Malesia le persone erano tutte molto amichevoli e pronte ad aiutarti, e questa cosa mi ha molto colpito!
Amavo la mia vita lì perché potevo imparare le cose più tradizionali, avere una vita molto semplice e, soprattutto, avere accanto persone fantasticheLa Malesia mi ha insegnato ad essere paziente, ad accettare tutto, soprattutto che non ci sono cose giuste o sbagliate, ma solo diverse. E sono proprio queste differenze che ci permettono di vivere in un mondo così variopinto ed interessante. Ho imparato tanto anche sull'Islam e come interagire con persone di cultura, opinione e religione diversa. Ho imparato che bisogna sempre essere grati per tutto quello che ci accade nella vita di tutti i giorni. Ho imparato che ogni tanto potresti esser preso dalla noia e pensare di non avere niente da fare, ma ci sono invece moltissime cose che potresti fare. Ho imparato che il tempo è davvero prezioso e che, soprattutto, un anno è davvero corto!
La Malesia mi ha insegnato ad essere paziente, ad accettare tutto, soprattutto che non ci sono cose giuste o sbagliate, ma solo diverse.
Se dovessi dire la cosa migliore che ho fatto in Malesia, direi vivere giorno dopo giorno con la mia famiglia. Ogni giorno era nuovo e ricco e alcune situazioni mi hanno resa una persona più forte, indipendente, ottimista e con una mente molto più aperta. Una delle cose di cui sono davvero fiera è il fatto di aver vissuto in Kelantan! Il Kelantan, nonostante sia uno stato pressoché rurale, è un luogo dove la vita è più tranquilla e in cui ci si diverte anche con le piccole cose. Vivendo là ho avuto la possibilità di celebrare non solo le festività malesi, indiane e cinesi, ma anche quelle thailandesi, dato che la mia casa distava solo una ventina di minuti dalla Thailandia!
Ogni giorno era nuovo e ricco e alcune situazioni mi hanno resa una persona più forte, indipendente, ottimista e con una mente molto più apertaUn’altra cosa che mi rende molto soddisfatta del mio anno è il fatto che ho imparato non solo il malese, ma anche il dialetto del mio stesso stato, che è molto diverso dalla lingua ufficiale. Era davvero divertente andarsene in giro per le altre città della Malesia e vedere i locali guardarmi sconvolti quando mi sentivano parlare in dialetto! A volte accadeva che non riuscissero a comprendere il dialetto, quindi dovevo ripeterglielo usando il malese standard. È come se un ragazzo tedesco ospitato in Italia vi parlasse in napoletano! Non sarebbe divertente?
Ci penso spesso e sto realizzando che il mio anno è stato davvero speciale, ciò che ho vissuto mi fa sentire parte di quel posto da sempre. Se ripenso al luogo dove vivevo… un piccolo villaggio pressoché nella giungla e ogni mattina mi svegliavo con il piacevole suono delle preghiere musulmane proveniente dalla moschea del mio quartiere.
Ora che tutto è finito e sono già tornata alla mia vita di sempre è un po' dura, ma se guardo indietro a tutto quello che ho vissuto in questo anno sono completamente soddisfatta di aver partecipato ad un programma Intercultura! Questo programma mi ha insegnato che anche nel nostro piccolo possiamo fare una differenza per il mondo. Siamo gli ambasciatori della nostra nazione e questa è un'esperienza di vita, non di un solo anno. Ha cambiato la mia vita. Se solo potessi tornare indietro lo rifarei infinite volte! Tutti continueranno a ripetere queste stesse cose, ma penso che si capisce il valore solo una volta provato il brivido di tuffarvi dentro!
Questo programma mi ha insegnato che anche nel nostro piccolo possiamo fare una differenza per il mondo
Alice
Da Ancona in Malesia per un anno