Pensieri dal Brasile. Il Diario di Davide

Davide

da Matera in Brasile

Scoperta di posti fantastici qui in Brasile; scoperta di un legame davvero forte con la famiglia ospitante e gli altri studenti di scambio e soprattutto la scoperta di quanto una giornata normale possa rimanere impressa per sempre nella mia memoria.


SETTEMBRE: IL MESE DELLE SCOPERTE


La gita in costiera con mio padre ospitante
Con mio padre siamo andati a Pedra Oca, un posto paradisiaco, dove per la prima volta in vita mia ho assistito alla pesca di una razza e di due stupende aragoste. Sono state emozioni particolari, che non avevo mai provato prima. Mi sono sentito davvero felice della mia famiglia e felice di vivere qui in Brasile.

Il suono della campanella
E’ ricominciata la scuola e di conseguenza la routine quotidiana della vita da studente. Sveglia alle 5:30, pullman alle 6:00 e inizio delle lezioni alle 7:00. Col passare dei giorni e con il miglioramento del mio portoghese, il rapporto con la classe è di conseguenza migliorato molto. Mi sono sentito ancor più parte del gruppo e ho socializzato anche con persone al di fuori dell'aula. Terminate le lezioni, con gli altri exchange students ci ritroviamo a pranzo nel centro commerciale per poi andare insieme al corso di portoghese oppure, in alcuni giorni della settimana, ognuno si dedica alla propria attività extra-scolastica, io ad esempio vado ad allenarmi.

L’ABC del calcio!
Qui a Natal c'è una squadra professionistica di Serie C, l'ABC, e spinto dalla voglia di continuare a coltivare il sogno di diventare calciatore, mi sono messo letteralmente in gioco facendo un provino per entrare nel settore giovanile e... ce l'ho fatta! Quando ho ricevuto la notizia ero al settimo cielo e subito ho condiviso le mie emozioni con la mia famiglia brasiliana, quella italiana, e con i miei amici. Per la prima volta nella mia vita facevo parte di una squadra professionistica. In Brasile!
Le attività con gli altri studenti di scambio
Siamo andati a Genipabu, una delle spiagge più belle che io abbia mai visitato ed ho avuto l'opportunità di fare sandboard (snowboard sulla spiaggia) e di vedere i cammelli... si, erano in spiaggia! Poi al Parco Das Dunas, dove tutti noi di AFS Brasile abbiamo fatto un pic-nic, giocato ed alla fine abbiamo condiviso le nostre prime impressioni ed emozioni.

Tanti auguri a me!
Il 20 settembre è stato il mio compleanno. Ho avuto la possibilità di parlare con la mia famiglia e con i miei amici italiani ed anche quest'anno, nonostante la distanza, sono riusciti a prepararmi una sorpresa stupenda ritrovandosi tutti a casa mia e festeggiando questo mio 16° compleanno via Skype. E' stato strano, è vero, ma indimenticabile. Non ho sentito nostalgia o mancanza del mio Paese, ho fatto un pieno di felicità e, sentendo tutti più vicini, ho “ricaricato le batterie”, pronto ad affrontare gioie, dolori, ostacoli e tutto ciò che ha in serbo per me questa esperienza. La mia stupenda famiglia brasiliana ha organizzato una festa per il mio Aniversàrio invitando alcuni amici di classe, la famiglia, gli exchange students e i volontari di AFS Brasile. Ero felice, davvero. Avrei voluto che quella serata non finisse mai. Mi sono sentito davvero brasiliano e questa sensazione non la dimenticherò mai. Quando tra i regali ho visto la maglia della Seleçao Brasiliana, poi, ero alle stelle!


La mia famiglia brasiliana
Sono felicissimo di esser capitato a Natal, in una famiglia che non cambierei per nessun motivo al mondo. Sarà che sotto molti aspetti è vicina alla mia famiglia italiana, sarà che i brasiliani sono una popolazione calorosa, ma io fin da subito li ho sentiti davvero vicini a me. Con i miei genitori posso parlare di tutto: politica, calcio, studio e ragazze. Sono sempre disponibili e anche nei momenti di difficoltà mi hanno dato un grosso aiuto, riuscendo a capire quando avevo bisogno di star solo e quando, invece, avevo bisogno di loro. Con mio fratello ospitante sto pian pianino costruendo un rapporto. Probabilmente il mio arrivo avrà fatto scattare un pizzico di gelosia in lui anche perché prima del mio arrivo era figlio unico e l'arrivo di un fratello significa dividere e condividere gli spazi. L’esperienza di Intercultura è stupenda sotto mille sfaccettature, ma ti mette anche a dura prova, sia per chi, come me, arriva e sia per chi ospita. Sono sicuro che il mio rapporto con lui migliorerà, perché capirà che non sono arrivato qui per 'rubargli i genitori', ma per imparare, conoscere, vivere un Paese di cui giorno dopo giorno mi innamoro sempre di più. Atè logo, tchau!
  • foto di Davide Olivieri
  • foto di Davide Olivieri
  • foto di Davide Olivieri
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Il racconto fotografico di Davide

Sono passati solo 3 mesi, ma noto in me qualcosa di diverso. Il modo di relazionarmi, di aiutare qualcuno, di dare consigli e soprattutto di prendere decisioni, giuste o sbagliate che siano, con la MIA testa.
Crescere non vuol dire non commettere errori. Crescere, a mio parere, è sbagliare guardando l'errore con altri occhi. Crescere è prendersi le proprie responsabilità in ogni occasione. Con Intercultura sto crescendo più di quanto mi aspettassi.
OTTOBRE: IL MESE DELLA CRESCITA

La partita
Il 7 Ottobre, con mio fratello ed i miei zii, ho assistito per la prima volta in vita mia alla partita della Seleçao Brasiliana, contro la Bolivia. Non potete capire quanto mi sono sentito fortunato: il Brasile non giocava a Natal, la mia città, da 34 anni! Fuori dallo stadio c'erano migliaia di "puntini gialli" che cantavano, ballavano e bevevano sorridenti in attesa della partita. Io, invece, ero tesissimo. A momenti sembrava quasi che dovessi scendere in campo. Quella partita, per me, non era una semplice partita. Quel match rappresentava molto, molto di più. Per la prima volta nella mia vita avevo la possibilità di vedere campioni come Neymar, Coutinho, Casemiro, Daniel Alves, che hanno coltivato un sogno fin da piccoli e ce l'hanno fatta. Per un momento son tornato bambino, ripensando a quel sogno (che ancora oggi una parte di me ambisce) di diventare calciatore. La partita si è conclusa con un ampio 5-0 a favore del Brasile: insomma, non potevo chiedere di meglio.


Pizzaiolo per un giorno
Mi sono trasformato in pizzaiolo. Si, un pizzaiolo che faceva le pizze per la prima volta in vita sua e per di più in Brasile! Finalmente mi ero deciso a portare un po' di cultura Italiana qui a Natal. Non posso sorvolare sul fatto che tutto il procedimento, dall'impastare fino al mettere le pizze in forno, l'ho passato con il fiato sospeso. Ero ansioso di portare qualcosa di italiano qui, ma allo stesso tempo avevo paura che qualcosa andasse storto, perché a cena sarebbero venuti anche i miei zii con la mia cuginetta ed i miei nonni. Così, dopo una breve consultazione "sull'asse mamma-nonna italiana", mi sono sentito più tranquillo e sicuro di me. Impastare 2kg di massa è stata una faticaccia eh, ma mi son goduto ogni secondo di quei momenti, perché mi riportavano alla mente quando con mia madre e mia nonna facevo la pasta fatta in casa oppure la focaccia. Insomma, un mix tra nostalgia e soddisfazione. AVVISO AI LETTORI ITALIANI: la testimonianza che segue non è per i puristi della pizza! Da buoni brasiliani, i miei familiari hanno deciso di trasformare la classica pizza Italiana in un mix di ingredienti a parer mio messi lì a caso. Ho visto pizze con pollo e formaggio cremoso; pizze con uovo, prosciutto, mais e mozzarella... insomma un vero e proprio disastro. In fondo, però, ero soddisfatto lo stesso: vederli sorridenti, uniti e gioiosi era il mio obiettivo. E le pizze non erano neanche così male. E' stato un successo!


Attività con AFS Brasil
Nel weekend dal 21 al 23 ottobre, ad Açu (Assu), con gli exchange students di vari Centri locali vicini, c'è stato un incontro di orientamento. Con l'aiuto dei volontari di AFS Brasile, abbiamo svolto varie attività sugli stereotipi, sul rapporto con la nostra famiglia ed abbiamo riflettuto su una frase: “Is not right, is not wrong, is just different”. E' proprio vero. Non è giusto, non è sbagliato, è semplicemente diverso. Intercultura mi sta insegnando a non giudicare e/o criticare le persone, guardandole solo dal mio punto di vista.Ho conosciuto persone stupende che mi hanno fatto passare un weekend praticamente sempre con il sorriso stampato in faccia. C'erano studenti da tutte le parti del mondo: Nuova Zelanda, Belgio, Argentina, USA, Ungheria. E' stato incredibile riuscire ad instaurare un rapporto così forte con loro, nonostante li conoscessi da poco tempo, ma probabilmente possono comprendermi più di tutti gli altri. Porterò sempre nel cuore queste persone!
La mia esperienza
Questo mese è stato pieno di giornate stupende passate con persone speciali! Il rapporto con la famiglia e i miei compagni di classe va sempre meglio. Giorno dopo giorno mi sento sempre più brasiliano, soprattutto perché la mia padronanza del portoghese sta crescendo! A scuola mi sto ambientando sempre di più e le spiegazioni dei professori stanno diventando man mano più chiare e comprensibili. Anche con mio fratello le cose stanno migliorando, il tempo ci sta dando ragione. Riguardo la cucina brasiliana, anche sotto quel punto di vista va molto meglio, anche se i fagioli ancora non li mando giù. Sto vivendo al massimo ogni momento, utilizzando anche un solo secondo libero per imparare cose nuove e ciò mi rende ancor più orgoglioso di me stesso

Até logo!

Davide

da Matera in Brasile

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