Un viaggio alla scoperta di me stessa
Camilla
Da Vicenza in Messico per un anno
Non si può raccontare un anno così con poche righe.
Le cose non sempre sono belle, non sempre sono facili. Non è il fatto di viaggiare che ha scavato in me la certezza di aver preso una delle miglior decisioni della mia vita iscrivendomi al concorso di Intercultura, bensì quello che sta cambiando dentro di me.
Avere sedici o diciasette anni e lanciarsi in un'esperienza del genere è temerario, ma è una di quelle cose che ti formano e ti modellano la mente, perché ti scaraventano in una dimensione che mai nella vita avresti potuto pensare.
Il Messico non è stato facile per me, ma è stato istruttivo, è stata la miglior scelta alla fine, è stato ciò di cui avevo bisogno. Il Messico, per me è stato quell'ostacolo che non avevo mai avuto il coraggio di affrontare e che, per forza di cose, sono stata obbligata a saltare.
Il mio Messico è anche la tranquillità e la felicità di conoscere le persone che hanno un cuore grande, anche senza i soldi, anche senza nulla, ma hanno il cuore di poter accogliere qualsiasi persona, senza troppi pregiudizi, senza troppe domande.
Il mio Messico è stata la spensieratezza delle feste di paese caratterizzate dagli imponenti costumi tipici coloratissimi e i sorrisi delle persone che vogliono trasmettere le proprie radici e la propria cultura. Il viaggio per me è solo cominciato, questo è solo l'inizio, il viaggio alla scoperta di me stessa.
Il Messico non è stato facile per me, ma è stato istruttivo, è stata la miglior scelta alla fine, è stato ciò di cui avevo bisogno.
Camilla
Da Vicenza in Messico per un anno