Vi racconto il mio Natale portoghese!
Dalisia
Da Marsala in Portogallo per un anno
Inizierò dicendo che, essendo una siciliana che non ha mai visto la neve nella sua vita e che adora così tanto il Natale, tanto da desiderare di andare con Intercultura in un Paese dell'Europa del Nord, l'unica cosa che mi turbava del Portogallo era il periodo natalizio.Ho subito pensato: "Ok, sarà un Natale simile a tutti gli altri!" Mi sbagliavo: è stato un Natale completamente diverso. L'atmosfera natalizia era differente, sarà per i 20 gradi, sarà perché non stavo nella stessa città di sempre, con la solita famiglia. Sarà perché sembra ieri che sono arrivata qua, in questo posto in cui mi son sentita a casa sin dal primo giorno, e adesso sono già a metà percorso.
Il cenone di Natale è stato a casa con tutti i parenti. C'erano tantissime cose da mangiare, tra cui baccalà e circa venti tipi di dolci differenti, sia italiani che portoghesi. E poi si dice che si mangia tanto in Sicilia… non avete visto niente! Ammetto che quella sera mi è venuta un po' di saudade, per la prima volta da quando sono qua, ma il tempo di metterci a tavola tutti insieme e iniziare la serata e già mi era passato tutto. Alle undici e mezza abbiamo iniziato a scambiarci i regali e a mezzanotte i parenti sono andati via ed era già finito tutto.
Per il giorno di Natale, qui in Portogallo non c'è il "pranzo", ma il lanche, cioè la merenda con i parenti. Non avrei potuto desiderare un Natale migliore di cosìPer il giorno di Natale, qui in Portogallo non c'è il "pranzo", ma il lanche, cioè la merenda con i parenti. Non avrei potuto desiderare un Natale migliore di così. Ringrazio Intercultura e il MIUR per avermi permesso di fare questa incredibile e magica esperienza.
Dalisia
Da Marsala in Portogallo per un anno