Vivere in Paraguay
Angelica
Da Conegliano in Paraguay per un anno
Vivere in un paese quasi del tutto sconosciuto, a piú di 10mila kilometri da casa per quasi un anno, é stata la scelta piú costruttiva ed emozionante che io abbia fatto finora. É strano come si sia riempito il mio cuore appena arrivata ad Asunción: un turbinio di felicità mi si é catapultato addosso facendo sembrare questo posto subito casa mia.
Non é stato facile decidere di partire, lasciando tutti i gli amici, la scuola, la famiglia che per tutti questi anni mi ha sempre appoggiata, lasciando la tua vita in Italia, che per un anno si é come bloccata.
Quello che volevo fare era provare una nuova emozione, intraprendere qualcosa di nuovo per poter crescere, maturare e capire quali sono i miei limiti, per poi cercare di superarli con la mia forza e volontá.
Il Paraguay é un paese magico. Tutto mi sembra incantevole: dagli alberi pieni di colori sgargianti, ai tramonti sensazionali che offre ogni sera, dal cambio di temperatura repentino durante una sola giornata all'allegria delle persone quando mi parlano o sto con loro.
Bere tereré la sera dopo una giornata stancante o insieme agli amici per condividere un momento insieme e poter parlare tra di loro, é qualcosa di puramente tipico della cultura paraguaya. Il tereré é una bevanda formata da erbe naturali che si pongono in un bicchiere (guampa). Con un contenitore di acqua fredda, gelida, si versa il liquido nella guampa e si sorseggia attraverso una cannuccia, detta bombilla. A me piace particolarmente, perché é fresco e ti aiuta nelle giornate caldissime che ci sono qui in Paraguay.
La mia famiglia mi ha accolta subito calorosamente, facendomi entrare nella loro vita sin dal primo istante e senza pensarci due volte. Mi vogliono bene e mi fanno sentire come se fossi a casa. Non mi sarei mai aspettata di poter vivere una esperienza cosí piena e felice; qui sto bene, mi piace viverci, mi piacciono le persone che vi abitano e posso chiamare il Paraguay come "Seconda Casa".
Una mia giornata tipo:
Mi sveglio alle 5.30 del mattino per poi fare colazione con latte e cereali, svegliare mio fratello che é solito portarmi a scuola. Usciamo da casa per le 6.30 e arrivo a scuola per le 6.50, ora nella quale inizia la Formación, ossia il momento culturale dove cantiamo tutti insieme l'inno Paraguayo, l'inno Giapponese (il mio Colegio é gemellato con il Giappone), e il lunedí anche quello della scuola. Poi ci sono varie informazioni e infine la parte artistica, dove ragazzi o bambini portano i loro talenti sul palcoscenico della scuola. Le lezioni iniziano alle 7.30 am e finiscono all'una. Una volta a casa, dopo aver preso il colectivo (il bus che gira qui), pranzo con la mia famiglia se é a casa e poi mi metto a studiare o vado a fare la spesa con mio fratello Kevint.
Mi ritiro nel mio letto abbastanza presto, per recuperare le ore di sonno. Il tutto si ripete fino al venerdí! Qui mi sto mettendo in gioco, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Sto formando una band con i miei compagni di scuola, con i quali mi sono esibita per Telethon e a una competizione scolastica di musica. Devo dire che é eccitante dedicarmi a qualcosa che ho sempre amato con persone del tutto sconosciute e che ora sono diventate importanti per me in poco tempo.
Sono onorata di poter stare qui per un anno, passando il tempo con i miei adorati compagni di classe che si sono rivelati sensazionali, con i miei amici di avventura di AFS dal Belgio, dal Canada, dalla Germania e dall'Italia e con la mia famiglia che amo già moltissimo.
Angelica
Da Conegliano in Paraguay per un anno