春节 (il capodanno cinese)

Elena

da Firenze in Cina per un anno

Le vacanze per lo Spring Festival sono finalmente iniziate venerdì 13 gennaio, dopo aver passato una lunga mattinata in classe ad ascoltare i big boss della scuola (mia sorella li chiama così).
Ecco che appena suonata la campanella delle 11.30 una marea di studenti si dirige verso l’uscita per andare a casa con le loro scatole enormi e le mille buste piene di libri, con i compiti delle vacanze. Le scatole erano talmente pesanti che venivano prese a calci, trascinate o portate in due.

Nei giorni successivi siamo andati in vari negozi e supermercati per comprare gli addobbi da attaccare a porte e finestre. Come a Natale si compra l’albero di Natale, per lo Spring Festival si deve comprare un albero di mandarino che verrà poi addobbato con delle 红包 (buste rosse) e altre decorazioni.

Durante le vacanze siamo andati nella città natale della mamma, per festeggiare il compleanno del nonno e nella città natale del babbo.

La città natale del babbo è un posto magnifico, c’era una pace assoluta e un silenzio interrotto soltanto dalla mia sorellina che urlava Elena guarda le rondini e le farfalle.
La sera del 27 gennaio dopo un’abbondante cena, i cinesi aspettano l’arrivo del nuovo anno guardando la tv. Il programma era di una noia mortale, tutti gli altri afser condividono con me questo pensiero, non vedevo l’ora che arrivasse la mezzanotte.
Arrivata la mezzanotte ci siamo scambiati gli auguri e la mamma ci ha dato delle pre 红包, ovvero erano delle buste simboliche. Prima di andare a letto mia sorella mi ha confessato che il capodanno cinese è po’ noioso e triste anche secondo lei, ma direi non ho mai festeggiato un capodanno senza uno spumante e un tiramisu.

La mattina dopo ci siamo svegliate alle 7.30, per andare a bere il the e la mamma, il babbo, il nonno e la migliore amica della mamma ci hanno dato le 红包. Nel pomeriggio siamo ritornati della città natale del babbo, dove ci siamo divertiti a scoppiare i petardi. A fine giornata stavamo scoppiando da quanto avevamo mangiato, io e mia sorella stavamo implorando di non farci vedere più cibo.

Dal 29 gennaio al 4 febbraio sono andata con la mia famiglia ospitante a 南京 (Nanjing) e 苏州(Suzhou).

Sveglia alle 4.30, partiamo verso 5.10/20 e scendiamo dalla macchina alle 7.20, poiché essendo il primo giorno dello Spring Festival non riuscivamo a trovare posto per la macchina. Io non avevo la minima idea a che ora fosse l’aereo, in seguito scopro che l’aereo sarebbe partito alle 7.50 e la mia famiglia non aveva la minima idea che il check-in chiudeva 45 minuti prima che l’aereo partisse, come in tutti gli aeroporti del pianeta.

Avendo così perso il volo, compriamo altri biglietti e aspettiamo fortunatamente soltanto un’ora.

Una volta arrivati, ci stava aspettando un’amica della mamma, per accompagnarci all’hotel, si sono messe a parlare mandarino e ho capito tutta la conversazione.
Penserete ma che ci sarà di strano, a questo punto dell’esperienza dovresti saper parlare e comprendere il mandarino, invece vi sbagliate di grosso, io sento soltanto a scuola parlare in mandarino e con mia sorella di cinque anni parlo sempre in mandarino.

Il resto del tempo, tranne in alcuni casi speciali, sento soltanto cantonese, che è un’altra lingua, completamente diversa, quindi dovete capire il mio entusiasmo quando dopo tutti questi mesi passati a capire poco o niente, finalmente sono riuscita a capire di cosa stessero parlando
In quel momento ho capito che tutti i miei sforzi quotidiani portano dei risultati concreti.Per arrivare all’hotel abbiamo preso un autobus e poi un taxi, il tassista non conosceva l’indirizzo, si è dunque messo a urlare a Siri, ma Siri sosteneva che l’indirizzo non esistesse. Il tassista si è fermato in mezzo alla carreggiata per mettersi gli occhiali e scrivere l’indirizzo a mano, bloccando di conseguenza tutte le macchine dietro di lui e facendo così partire un concerto di clacson.

Arriviamo finalmente all’hotel e scopriamo che presso questo hotel non possono soggiornare stranieri. Io e il mio babbo ospitante (che è residente a Hong Kong) ci guardiamo disperati. Tutti gli hotel sono pieni e costosi, mia madre ospitante riesce a trovare una stanza di 60 metri quadri in un hotel a cinque stelle con solo un letto, nel quale abbiamo dormito in quattro (io,mia mamma e le due sorelle) e il babbo su un divano.

Abituata alla temperatura del Guangdong, è stato un trauma per me ritrovarmi con una media di 5 gradi, per uscire sembravo un’eschimese.
Abbiamo visitato 南京 in lungo e largo : 中山陵 (Dr.Sun Yat-sen’s Mausoleum),玄武湖公园 (Xuanwu Lake Park),中华门瓮城 (Zhonghuamen Citadel),夫子庙大成殿 (Confucious Temple),中国科举博物馆 (Imperial Examination Museum of China),瞻园 (Zhan Garden),秦淮画舫水上游览 (Boat on the Qinhuai River),总统府 (Presidential Palace),侵华日军南京大屠杀遇难同胞纪念馆 (The Memorial Hall of the victims in Nanjing massacre by Japanese invaders) .

È stata una bellissima vacanza, certo è stato un po’ freddino, ma ha rafforzato il mio legame con questa famiglia.

Elena

da Firenze in Cina per un anno

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