"Cittadini dello stesso pianeta" 5 giornate a scuola con i volontari di Trani per scoprisi cittadini del mondo

A.A.V.V.

i docenti e gli studenti dell'Istituto comprensivo“D’Azeglio-De Nittis” di Barletta

5 giornate speciali con gli alunni delle scuole di Barletta.
5 giornate intense, in cui alunni e professori hanno seguito con grande partecipazione il laboratorio "Cittadini dello stesso pianeta" organizzato dai volontari del Centro locale di Trani.
Ecco alcuni tra i commenti scritti a caldo da studenti e professori.
Il mondo di Intercultura torna a fare breccia nei cuori degli studenti dell’Istituto Comprensivo “D’Azeglio-De Nittis” di Barletta, grazie ad un evento dal titolo: “Cittadini dello stesso pianeta”, organizzato dalla Docente di Inglese Falconetti Filomena, volontaria e referente di Intercultura per la nostra scuola. Causa Pandemia, i nostri amici “returnee” hanno raccontato le loro esperienze utilizzando la piattaforma Meet, ma il messaggio è arrivato comunque forte e chiaro: Intercultura permette ai giovanissimi non solo di vivere e studiare all’estero per imparare una nuova lingua, ma offre soprattutto un’opportunità di crescita… insegna a comprendere il mondo!Grazie per la splendida opportunità offerta ai nostri studenti.
Prof.ssa Anna Prisciandaro

Intercultura è entrata nel mio cuore dal 2015, anno in cui mia figlia Nicoletta è partita per Hong Kong per un programma annuale. Dopo la sua esperienza, sono diventata volontaria e, nel 2017, anche io sono partita con Intercultura, non come exchange student, vista la mia età, ma come docente che accompagnava un gruppo di alunni di scuola secondaria di primo grado in Serbia, grazie al progetto “Scambi di Classe”. E adesso, nel 2021, mi accingo ad affrontare un’altra, sicuramente incredibile, esperienza: quella di mio figlio Domenico, che partirà per la Danimarca.
Tanti sono stati gli eventi organizzati con Intercultura e l’Istituto Comprensivo D’Azeglio-De Nittis di Barletta, dove sono docente di lingua inglese: Giornata Europea delle Lingue, Scambi di Classe Italia-Serbia, International Café, Suoni ed emozioni interculturali…Natale con gli exchange students e l’ultimo, il giorno 11 maggio, Cittadini dello stesso pianeta. Eppure, ogni volta che incontro exchange e returnees, l’emozione è sempre così forte e viva che voglio condividerla con i miei alunni, le loro famiglie e la mia famiglia, e poi amici, conoscenti.
Nell’ultimo incontro è stato bello vedere alunni di scuola secondaria di primo grado interessarsi al mondo di Intercultura attraverso le domande poste ai returnees su tematiche relative alla cittadinanza globale, alla sostenibilità, ma è stato anche sorprendente incontrare nel corridoio della scuola tre ragazzi che mi cercavano, perché già interessati ad avere informazioni sui programmi scolastici internazionali proposti da Intercultura. Ciò significa che stiamo gettando un piccolo seme che, sicuramente, germoglierà e darà frutti fra qualche anno, quando i nostri studenti parteciperanno alle selezioni di Intercultura per diventare veri Cittadini del Mondo e fare incontri che durano per tutta la vita.
Prof.ssa Filomena Falconetti
Stiamo gettando un piccolo seme che, sicuramente, germoglierà e darà frutti fra qualche anno, quando i nostri studenti parteciperanno alle selezioni di Intercultura per diventare veri Cittadini del Mondo e fare incontri che durano per tutta la vita.
INTERCULTURA SPINGE A DIVENTARE “CITTADINI DELLO STESSO PIANETA”
Presso l’Istituto Comprensivo “D’Azeglio-De Nittis” di Barletta, martedì 11 maggio, si è svolto un incontro con l’associazione INTERCULTURA, rappresentata dalla professoressa Falconetti, intitolato “Cittadini dello stesso pianeta”.
Gli studenti delle classi che hanno scelto di partecipare all’evento, hanno potuto ascoltare le esperienze di Massimiliano Lotito e Marina Dibenedetto, returnees dell’associazione, ed affrontare argomenti quali famiglia, alimentazione, istruzione, pari opportunità e uso delle risorse.
Causa Covid l’evento si è svolto rigorosamente in videoconferenza (alunni in presenza e returnees collegati in video), ma ha permesso comunque ai giovani alunni di confrontarsi con tematiche molto attuali e allo stesso tempo conoscere l’esperienza dei due returnees.
Durante l’incontro, Massimiliano e Marina hanno raccontato la loro esperienza con le famiglie ospitanti: brasiliana per Massimiliano e francese per Marina.
Entrambi hanno ricevuto tanta accoglienza e soprattutto hanno potuto vivere la quotidianità di Paesi così diversi dall’Italia, soprattutto dal punto di vista delle abitudini alimentari; ed è proprio quest’ultimo aspetto ad essere stato maggiormente approfondito.
Così da una serie di domande fatte dagli alunni è emerso che Massimiliano durante la sua permanenza ha spesso mangiato fuori casa e ha potuto maggiormente adattarsi a nuove abitudini alimentari fatte di odori e sapori molto diversi da quelli italiani.
Marina invece, dopo una prima difficoltà di adattamento alla nuova realtà, ha potuto vivere un’ esperienza davvero unica confrontandosi con differenti abitudini alimentari.
Entrambi hanno spiegato come all’estero è raro pranzare a casa con la propria famiglia perché la maggior parte di scuole, uffici o fabbriche sono dotate di mensa interna.
Durante il loro soggiorno hanno raccontato di aver mangiato piatti quali: spaghetti con il Ketchup, pasta alla carbonara con la panna e addirittura la pizza con la carbonara.
Dopo aver chiuso il tema dell’alimentazione, gli alunni hanno fatto domande in merito alle difficoltà che Massimiliano e Marina hanno dovuto affrontare dal punto di vista dell’apprendimento scolastico ed entrambi sono stati concordi nel dire che le iniziali difficoltà sono state superate dopo pochi giorni e l’adattamento alla nuova lingua, nuove abitudini alimentari e nuovi stili di vita è stato un gioco da ragazzi.
Con questo evento si è contributo a diffondere e invogliare le nuove generazioni verso un’apertura mentale che solo un’esperienza come quella di Intercultura può offrire ai giovani.
L’Intercultura, infatti, è un percorso educativo ed una esperienza che cambia la vita e l’approccio verso gli altri. Il dialogo interculturale e gli scambi scolastici internazionali permettono, a chi ne fa esperienza, di sentirsi cittadini del Mondo.
Conclusosi alle ore 12:00 AM, questo incontro ha avuto come fine ultimo quello di invogliare le giovani generazioni ad accettare la diversità, di qualsiasi tipo essa sia.
Rosa B., classe 2E

È BELLO SENTIRSI “CITTADINI DELLO STESSO PIANETA”
Come, quando, dove, chi e perché. Ogni buon articolo deve contenere queste indicazioni per consentire al lettore di comprendere appieno la situazione, e quindi, anche in questo caso, non mi sento di tradire le aspettative dei miei lettori. E’ per questo che vi dirò che, anche quest’anno si è ripetuto l’incontro con i ragazzi di Intercultura nell’ I.C D’Azeglio-De Nittis di Barletta. La pandemia, si sa, ha cambiato il modo di relazionarci ed anche in questo caso, si è dovuto fare ricorso alla piattaforma MEET per garantire il distanziamento sociale e tutelare il bene comune della salute ( tra l’altro, diritto garantito dalla nostra amata Costituzione). Martedì 11 maggio tutto era pronto, pronto per modo di dire….ci sono stati all’inizio, poi superati, i soliti problemi di connessione a cui oramai siamo abituati e che non suscitano neanche più risatine (mi sentite? mi vedete?) descritti benissimo dalla comica Teresa Mannino quando l’anno scorso parlava di DAD ( vi consiglio di vederlo su youtube).
Dopo, quindi, alcuni minuti di preparazione, è partito l’incontro, sotto la guida della professoressa Falconetti, referente di Intercultura, tra gli alunni di alcune classi dell’Istituto Comprensivo ed i due ragazzi italiani che hanno vissuto per un anno la loro esperienza di Intercultura all’estero: Massimiliano è stato in Brasile, mentre Marina, in Francia.
Il tema scelto per le classi seconde è stato l’alimentazione, quindi, di questo si doveva discutere. Gli alunni hanno compreso e centrato in pieno l'obiettivo, proponendo domande sulle abitudini alimentari nei rispettivi paesi.
Per gli Italiani, si sa, ( e per noi del Sud ancor di più) il momento del pranzo è un affare di Stato. Noi discutiamo tutto attorno ad una tavola: parliamo di lavoro ( pranzo/ cena di lavoro), consolidiamo i rapporti familiari ( pranzo di famiglia) e così via…
Quindi parliamo di un tema per noi importante.
A seguito della conversazione, si sono subito riscontrate delle differenze tra la cucina italiana, a cui i ragazzi erano abituati e quella straniera. Massimiliano riferisce: “ Mangiavamo sempre fuori, non cenavamo mai a casa”, mentre Marina dice” La mattina a scuola avevamo la mensa e l’unico modo per stare un po’ insieme era la cena”.
Concluso l’argomento alimentazione, l’interesse si è spostato sulla scuola.
Marina ci dice fin dall’inizio che ci sono delle differenze sostanziali tra la scuola francese e quella italiana, ad esempio a seconda della facoltà che si sceglie ci sono materie diverse e gli studenti possono anche scegliere delle materie che poi saranno essenziali in seguito, come ad esempio diritto, italiano, tedesco…
Mentre in Brasile bisogna sostenere alcuni esami con scadenza settimanale, che se non vengono superati, si rifanno a pagamento .
Dopo quest’ultima domanda l’incontro si è concluso.
Le esperienze di Massimiliano e Carmela non hanno lasciato indifferenti gli studenti che hanno compreso l’importanza di sentirsi “cittadini dello stesso pianeta”.
Matilde B., 2 E
Le esperienze di degli studenti che hanno partecipato a un programma all'estero con Intercultura non hanno lasciato indifferenti gli studenti che hanno compreso l’importanza di sentirsi “cittadini dello stesso pianeta”.

Il giorno 11 maggio abbiamo vissuto una bellissima esperienza: una videoconferenza con la presidente del centro locale di Trani, Antonella Porcelluzzi, e Carmela Daloia e Francesca Tota, due ragazze che sono partite per l’Argentina e la Danimarca con Intercultura.
Grazie a questa esperienza ho imparato ciò che non sapevo su questi due paesi, in particolare il modo in cui utilizzano le risorse, la parità di genere e il rispetto dell’ambiente.
La Danimarca e l’Argentina sono due nazioni completamente diverse… Per esempio, la donna in Danimarca viene più rispettata rispetto alle amiche argentine: i Paesi scandinavi, infatti, sono sempre all’avanguardia per le pari opportunità.
Mi sono anche resa conto di quanto sia importante viaggiare e visitare nuovi posti perché solo viaggiando possiamo crescere e acquisire informazioni importanti sul mondo. Spero che anche io, un giorno, possa avere la possibilità di provare questa bellissima esperienza con Intercultura.
Ilary I. Classe 3^B

Mi sono anche resa conto di quanto sia importante viaggiare e visitare nuovi posti perché solo viaggiando possiamo crescere e acquisire informazioni importanti sul mondo. Spero che anche io, un giorno, possa avere la possibilità di provare questa bellissima esperienza con Intercultura.

A.A.V.V.

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