"Così vedo l'Italia"

AA.VV.

Le foto degli studenti accolti in Italia

Ogni anno a novembre prende il via il concorso fotografico ideato dai volontari del Centro Locale di Ivrea per gli studenti provenienti dai 4 angoli del mondo che partecipano ai programmi annuali e semestrali di ospitalità.


Il concorso è un’occasione per gli studenti provenienti da tutte le parti del mondo di riflettere sull’identità italiana e sull’esperienza che stanno vivendo nel nostro Paese. Inoltre, la ricerca degli scatti più rappresentativi della nostra "italianeità" sono anche un'ottima occasione per le famiglie italiane che accolgono gli studenti, di confronto e conoscenza dei diversi punti di vista in cui si può guardare una cultura.

Il tema del concorso è:

L’Italia e gli italiani visti negli aspetti quotidiani. Le persone e le relazioni, i gesti, le abitudini, le tradizioni ed il folclore, la storia, le contraddizioni del paese, ma anche i paesaggi e i monumenti della tua città ospitante, che ti sono rimasti nel cuore e che vorresti valorizzare e conservare per le prossime generazioni.

I vincitori si aggiudicheranno un viaggio di 4 giorni ad Ivrea, durante il quale prenderanno parte a diverse attività organizzate dai volontari di Intercultura e alla cerimonia di premiazione.

Per maggiori informazioni sull'edizione di quest'anno, è possibile scrivere a: concorsofotografico@intercultura.it

Per ammirare le foto degli ultimi anni è possibile visitare il sito del Centro locale di Ivrea
  • Esplora Italia, troverai la magia dell’arte: Ogni angolo dell’Italia è arte. Questa foto è un esempio di arte Italiana, scattata nella Cattedrale di Trento. Dovunque vado, riesco a riconoscere la bellezza in tante cose. Non sono solo le pitture, ma anche le persone, i paesaggi e tanto altro. Ogni cosa ha la sua propria arte. Ecco perché vivere in Italia mi dà tanto piacere. Sonia, dall’Indonesia a Lovere per un anno.
  • Pagliaccio ha perso: questa foto è scattata a Venezia in Carnevale. Oggi non tanto personi mentenano le tradizioni. Nella foto il pagliaccio è triste e da solo è anche sul ponte nuovo che caratterizza perdere le tradizioni. Lara, dalla Turchia a Rovigo per un anno.
  • Il creatore di Boes: Ogni posto ha delle sue culture e tradizioni che rappresentano il folklore delle sue radici. Le maschere sarde sono un esempio di quello, l’sforzo e la creatività si logra vedere, il loro grande impegno che realizzano per fare queste maschere fatte a mano e quello che più ho ammirato al momento che ho scattato questa foto, e anche la importanza di mantenere in piede le tradizioni di un paese. Juan Domingo, dal Costarica a Terralba per un anno
  • Isa Raquel, dal Brasile a Brindisi per un anno, ha scattato la foto dal titolo 'Dal Finestrino': <em>Primo giorno in Italia, sulla strada per l’Hotel dove era il campo di AFS, a Roma. Questa foto dimostra che qualcosa non deve essere famoso per attirare l’attenzione in Italia. Basta guardare</em>.
  • Melisa, dalla Turchia a Brescia per un anno, ha partecipato con la foto dal titolo 'Il Bummulu': <em>Durante la mia settimana di scambia, a Ribera, Sicilia. Il gruppo della danza folklorica ribarese ballano tarantella per gli studenti di Intercultura. Questo musicista accompagna la balla suonando “il bummulu” che è un strumento tradizionale siciliano. Cosi vedo l’Italia, piccola ma grande. Piena di tradizione e culture speciali nascosti alle diversi regioni dell’Italia, che aspettano essere scoperti.</em>
  • Panna, dall’Ungheria a Cuneo per un anno, ha partecipato con la foto 'Nebbia a Torino': <em>Questa foto è scattata a Torino, a inizio dicembre, quando sono andata con gli altri studenti stranieri per visitare la città. Quel giorno era veramente freddo, le mie mani sono quasi gelati sulla macchina fotografica, ma quella nebbia spessa e meravigliosa, che ha coperto la città, risarcisce tutto. Volevamo mangiare il pranzo ai Murazzi, ma come si vede , anche gli uccelli pensavano cosí. Nebbia, gabbiani, luce di Natale e cioccolata calda- questi fanno di Torino una delle mie città preferite in Italia.</em>
  • Veronika, dalla Russia a Rionero in Vulture per un anno, ha partecipato con la foto 'Dualità «o sopra e sotto»': <em>Non tutta l’Italia è assolata, come al Sud, ci sono i paesi nebbiosi e mistici come al Nord. Mi piace che l’Italia è diversa tra Nord e Sud, diversa non solo nei paesaggi ma anche nel modo di mangiare, parlare, vivere… </em>
  • Maria Isabel Zamora, dalla Bolivia alla Sicilia per un anno, ha partecipato con la foto 'Ecco qui mi nuova casa': <em>Questa è una foto di Noto, il piccolo paese che ormai io considero la mia nuova casa. Dopo cinque mesi qui, posso dire, infatti, che mi considero netina. In questa foto i colori del tramonto risaltano il calore con cui ci avete ospitato, facendoci sentire parte della vostra famiglia. </em>
  • Shyra Coward Kelly, dal Costarica alla Puglia per un anno, ha partecipato con la foto 'Il rito del caffè': <em>In Italia nessun pasto se conclude senza un buon caffè. </em>
  • Fan Li, dalla Cina al Piemonte per un anno, ha partecipato con la foto 'Pomeriggio al lago': <em>Ai miei occhi, gli italiani trascorrono molto tempo con la loro famiglia. Durante la settimana lavorano e sono stanchi ma il fine settimana giocano e chiacchierano con i loro figli e credo che i membri della famiglia siano più uniti che in Cina. </em>
  • <div>Karla Miranda, dal Guatemala a Palermo per un anno, ha partecipato con la foto 'Amicizia per sempre': <em>Da quando sono arrivata in Italia ho capito sul tanto una cosa, ''la amicizia e quella base di speranza che ti porta su in quelli momenti di difficoltà'' e puoi ho visto quelli nonni giocando alle carte e parlando quel dialetto Siciliano che mi fa impazzire.</em></div>
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  • <div>Isabela Torres, dal Brasile a Matera per un anno, ha partecipato con la foto 'Scorcio di tramonto tra le antiche mura': <em>L’apertura del muro che potrebbe essere un segno di abbandono dell’antica storia del paese di Irsina è stato rivalutato in una maniera tipicamente italiana: così come abbelliscono i balconi delle proprie case con vasi di fiori, è stata adottata la stessa cura per rendere più bello un patrimonio di tutti.</em></div>
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  • <div>Mona, dalla Finlandia a Legnano, ha partecipato con la foto 'Pace dell’anima': Fotografato a San Quirico d’Orcia. Le città non sono le uniche cose belle in Italia, anche la natura è incredibile. Si può sentire la pace interiore e atemporalità senza difficoltà.</div>
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  • <div>Rengim Melis, dalla Turchia ad Ivrea, ha partecipato con la foto 'Pane e Vino': <em>la cena in Italia non può essere senza pane e vino</em></div>
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  • <div>Valeria, dalla Colombia a Irsina, ha partecipato con la foto 'Imparare ogni giorno': <em>ogni giorno che sono nella Italia con i miei nonni imparano tante cose su questa meravigliosa cultura che è piena di sapori celestiali perché tutto è cucinato con amore</em></div>
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  • <div>Ozlem, dalla Turchia a Palermo, ha partecipato con la foto 'Cattedrale di Palermo': <em>L’artigiano delle città cotte. Da vent’anni descrive in questo modo le bellezze architettoniche siciliane.</em></div>
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  • <div>Daniel, dalla Bolivia a Latina per un anno, ha partecipato con la foto 'Calcio': <em>Il calcio è senza dubbio un pilare fondamentale della cultura italiana, quasi tutti gli italiani giocano calcio o hanno giocato qualche volta nella loro vita, come si vede nella foto, tutti i posti possono essere un campo di calcio, in questo caso questa foto è stata scattata preso a Villa Borghese, i ragazzini non trovano mai un pretesto per non giocare, possono giocare anche tutti rafredatti ma al calcio non rinunciano mai! </em></div>
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  • <div>Shyra, dal Costarica alla Puglia per un anno, ha partecipato con la foto 'In Italia si parla con le mani': <em>I gesti a volte sono più chiari delle parole.</em></div>
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  • Julia, dalla Romania a Bergamo per un anno.

"Così vedo l'Italia": le foto degli studenti partecipanti al concorso fotografico

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