Chi te lo fa fare?!
Mariella
Mamma ospitante di Marin, dal Giappone a Pianella, TO per un anno
Quando, nell’ottobre del 2015, mio figlio maggiore Davide partecipa alle selezioni di un viaggio studio offerto con una borsa di studio dall’azienda del papà Thales Alenia, conosciamo da vicino la realtà di Intercultura.
La curiosità è forte e i ragazzi mi incitano a contattare il centro locale più vicino a noi per informarci sull’ospitalità. Sono sincera, ho agito d’impulso per “accontentare” i ragazzi in un periodo difficile. È stata invece una decisione che ha inciso in modo molto positivo nella nostra famiglia.
Appena la referente di zona ci ha presentato il fascicolo di Marin, ci ha colpito il suo dolce viso. Non nego le molte perplessità iniziali dovute alle opinioni generali sugli stereotipi degli orientali. Molto vicina si è dimostrata la responsabile che ci ha aiutato a superare queste prime perplessità mettendoci in contatto con una famiglia che stava ospitando un ragazzo giapponese.
È stata una decisione che ha inciso in modo molto positivo nella nostra famigliaDal momento in cui lo scorso settembre è entrata nella nostra casa, Marin è diventata membro della nostra famiglia. Ha 16 anni ed è molto gentile e cordiale.
Questa esperienza ha cambiato il nostro modo di pensare. Spesso crediamo che una persona che viene da un altro Paese sia troppo diversa da noi. È sorprendente scoprire che siamo tutti uguali, non importa da dove veniamo: gli adolescenti fanno le stesse cose, nonostante le nostre diverse culture e stili di vita.
La curiosità è forte e i ragazzi mi incitano a contattare il centro locale più vicino a noi per informarci sull’ospitalità. Sono sincera, ho agito d’impulso per “accontentare” i ragazzi in un periodo difficile. È stata invece una decisione che ha inciso in modo molto positivo nella nostra famiglia.
Appena la referente di zona ci ha presentato il fascicolo di Marin, ci ha colpito il suo dolce viso. Non nego le molte perplessità iniziali dovute alle opinioni generali sugli stereotipi degli orientali. Molto vicina si è dimostrata la responsabile che ci ha aiutato a superare queste prime perplessità mettendoci in contatto con una famiglia che stava ospitando un ragazzo giapponese.
È stata una decisione che ha inciso in modo molto positivo nella nostra famigliaDal momento in cui lo scorso settembre è entrata nella nostra casa, Marin è diventata membro della nostra famiglia. Ha 16 anni ed è molto gentile e cordiale.
Questa esperienza ha cambiato il nostro modo di pensare. Spesso crediamo che una persona che viene da un altro Paese sia troppo diversa da noi. È sorprendente scoprire che siamo tutti uguali, non importa da dove veniamo: gli adolescenti fanno le stesse cose, nonostante le nostre diverse culture e stili di vita.
Il commento di mia figlia Arianna: "Ho trovato una sorella che vivrà un giorno a 15 ore d’aereo di distanza da me, ma io non lo vedo come un problema, in realtà penso che sia fantastico. Ci vogliamo molto bene, dorme nella mia camera da letto e frequenta la mia stessa scuola, quindi passiamo tutto il tempo insieme. In serata abbiamo tempo per discutere del nostro giorno e per confidarci su ciò che è accaduto. Ho anche la possibilità di imparare molto sulla sua cultura e sul suo stile di vita così, per esempio, ora sono brava a fare l’origami. Penso che questa sia l'esperienza di una vita e io non lo dimenticherò mai".
Penso che questa sia l'esperienza di una vita e io non lo dimenticherò mai
Penso che questa sia l'esperienza di una vita e io non lo dimenticherò mai
La cosa più bella per me è quella di vivere la quotidianità con Marin senza imbarazzi, senza paure di silenzi da colmare con frasi banali. Tutto si svolge con normalità e con risate spontanee tra noi... proprio come con i miei figli.
Ecco cosa racconto a chi mi chiede "Chi te lo fa fare?!"
Ecco cosa racconto a chi mi chiede "Chi te lo fa fare?!"
Mariella
Mamma ospitante di Marin, dal Giappone a Pianella, TO per un anno