Fieri della nostra Martina!

Laura

volontaria del Centro locale di Pesaro-Urbino

"Trovarsi dall’altra parte del mondo a soli 17 anni per un’esperienza di vita e di studio all’estero è già un’avventura foriera di emozioni forti. Se poi, durante la permanenza in India, diventi anche la miglior studentessa partecipante al programma di scambio, la questione inizia ad avere sfumature davvero sorprendenti".


Quando abbiamo appreso la notizia che Martina, studentessa pesarese attualmente a Rajkot (Gujarat) in India con la formula "Boarding School", era stata premiata come miglior studentessa del trimestre, all'interno del Centro locale di Pesaro-Urbino ci siamo sentiti davvero fieri!

Dal momento delle selezioni, a novembre, fino alla preparazione di metà giugno, noi volontari abbiamo avuto il tempo di conoscere meglio gli studenti in concorso e creare con loro un legame molto forte. Sapere che Martina si stia impegnando tanto a creare un ponte tra culture così diverse, non solo ci motiva ma ci regala una prospettiva diversa del mondo.

È stato proprio il partner indiano di Intercultura ad individuare Martina come “studentessa del trimestre”, in seno ad un progetto che ha lo scopo di motivare gli studenti a scrivere le loro riflessioni sull’esperienza di scambio e a congratularsi con gli studenti che hanno dimostrato un eccellente spirito di adattamento e positivitàLe riflessioni di Martina ci hanno colpito molto: “L’India mi ha insegnato così tanto. Mi ha insegnato ad apprezzare ogni piccola cosa dell’ambiente che mi circonda, ogni dettaglio. Qualche volta ho avuto la sensazione che l’India mi avesse già dato tutto ciò che stessi cercando, ma subito dopo mi accorgevo di aver scoperto già un nuovo colore, una nuova fragranza, un nuovo sapore, che mi facevano cambiare idea. Lungo la strada ho incontrato persone fantastiche: i miei genitori indiani, i miei nuovi amici e due studenti stupendi che stanno condividendo queste "montagne russe" con me. Ho avuto l’opportunità di vivere in un mondo completamente diverso e ne sono molto riconoscente. Se solo fosse possibile, vivrei nuovamente quest’esperienza altre mille volte”.
  • Martina al Festival Navratri nello stato del Gujarat
  • Martina è stato premiata come <em>Studente del Trimestre</em> da AFS India!

L'ottima esperienza di Martina era già nota a noi volontari. Ad ottobre, scrisse una bellissima testimonianza su uno dei momenti che le sono rimasti più nel cuore e che l’hanno fatta sentire parte di questa nuova cultura e che credo possa essere da stimolo anche per altri studenti desiderosi di partire: Navratri, il festival di musica e danza celebrato solitamente nello stato del Gujarat (India), finalizzato all’adorazione degli dei attraverso la danza, chiamata Garba.

Martina, infatti, era emozionata quando ci ha raccontato di aver preso parte al festival: "Ho preso parte alla seconda sera di festival, insieme al gruppo di amici che mi ha accompagnato durante tutta la mia esperienza. Mia sorella Nidhi ha impiegato due ore a prepararmi: mi ha aiutato ad indossare il Chaniya Choli prestato da mia zia, mi ha acconciato i capelli, prestato i gioielli e truccata. Una volta pronta mi sentivo come una vera Principessa Indiana! Una volta li, ho iniziato ad agitare i miei Dandiya a ritmo di musica ancora prima di entrare! Ma di sicuro, in tutta la mia vita, non dimenticherò un singolo istante di quello che è successo non appena ho varcato il cancello d’ingresso: Immaginatevi un giardino grande quanto un campo da calcio. Fatto? Bene, ora riempitelo di luci e di colori. Come ultimo passo, immaginate un’enorme folla che, come fosse una persona sola, si muove armoniosamente allo stesso ritmo, con gli stessi passi.

E ancora: "Non conoscevo i passi della Garba prima di quella sera ma questo non mi ha fermato dall’unirmi al primo gruppo alla prima occasione possibile. Fortunatamente uno dei miei amici, Rajdeep, è un esperto di Garba ed è stato il mio insegnate per tutta la sera. Ho imparato cinque diverse coreografie nell’arco di tempo di tre ore e quanto avrei voluto che il tempo si fosse fermato quella notte. Avrei voluto rimanere lì, a ballare, per il resto della mia vita. Perché mi sono sentita parte di un qualcosa di più grande, di un gruppo che condivide non solo dei passi di danza, ma una connessione più profonda. Mi sono sentita parte dell’India in ogni sua forma, in ogni suo pregio e in ogni suo difetto. Ma soprattutto mi sono sentita viva. Questo è il sentimento che mi rimarrà nel cuore per sempre, il motivo per cui i miei occhi brilleranno ogni volta che penserò a quella sera e la ragione per cui mi sento di ringraziare l’India con tutta me stessa”.

Come non essere felici per Martina e per tutti i nostri studenti attualmente all'estero e le loro famiglie, che seppur con tanti sacrifici, permettono ai loro figli di spiccare il volo? Noi lo siamo e siamo anche fieri del percorso che questi ragazzi stanno facendo in terre lontane e del nostro piccolo contributo affinché tutto questo possa realizzarzi ogni anno.


Laura

volontaria del Centro locale di Pesaro-Urbino

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