Finora tutto bene
Caterina
Da Legnano negli USA per un anno
Hello everyone! Mi chiamo Caterina e vengo da Milano. Il 10 agosto ho lasciato l'Italia alla volta degli Stati Uniti. In questo momento mi trovo a Springfield, Ohio.
Vivo con due genitori premurosi, un sorella con cui condivido la maggior parte degli interessi e un fratello appassionato di musica. Ho cominciato la scuola 2 settimane fa e... che dire, è tutto così nuovo e diverso che fatico a stare dietro alle emozioni!
La mia giornata scolastica è composta da sette lezioni da 47 minuti ciascuna e una pausa pranzo di mezz'ora. Ho cominciato il mio primo giorno di scuola studiando storia americana: una materia del tutto nuova ed affascinante per me. Ricordo il test di inizio anno svolto il secondo giorno a scuola come un foglio pieno di domande a me sconosciute. Ed è proprio questo il motivo per cui ho scelto questa materia: per studiare e scoprire la storia da un punto di vista differente da quello europeo.
Dopo il primo periodo (qui le lezioni vengono chiamate così), ho scelto, tra le altre materie, pre-calculus e, anche se i numeri sono uguali, è comunque interessante seguire le spiegazioni in una lingua che non è la mia. Anche se ciò può sembrare difficile non è affatto impossibile. Tuttavia io ho la fortuna di avere la mamma ospitante che insegna proprio matematica e, pertanto, se ho bisogno di un aiuto, posso sempre chiedere a lei. Le altre materie che hanno composto il mio primo giorno scolastico sono state English advanced, French IV, Spanish III e Yoga/Fitness.
Ho scelto di seguire storia americana per studiare e scoprire la storia da un punto di vista differente da quello europeoI periodi si ripetono tutti i giorni in egual modo, tuttavia non è noioso come si potrebbe pensare. Di conseguenza, i compiti vengono assegnati ogni giorno per quello successivo e questo per me è qualcosa di nuovo essendo abituata, frequentando la scuola italiana, a riceverli due o tre giorni prima della consegna.
Inutile dire da quanto tempo aspettavo di poter entrare in una scuola americana. Mi sarei aspettata di vedere tutto con occhi sognanti e di chiedere spiegazioni per ogni singola cosa che avessi visto. Ciò che non mi sarei aspettata è stata però la positiva accoglienza ricevuta da parte dei compagni e delle insegnanti: tutti sono stati molto gentili e pazienti con me, mi hanno spiegato come funziona il sistema scolastico e mi hanno mostrato l'edificio. Gli studenti, in particolare, mi hanno aiutata molto durante i primi giorni, quando chiedevo loro indicazioni per le classi in cui andare. E questa è una delle cose differenti dall'Italia: ad ogni ora gli alunni hanno 4 minuti di tempo per recarsi agli armadietti (altra cosa che in Italia non esiste), cambiare il materiale scolastico e recarsi alla lezione successiva.
La mia giornata scolastica è composta da sette lezioni da 47 minuti ciascuna e una pausa pranzo di mezz'ora. Ho cominciato il mio primo giorno di scuola studiando storia americana: una materia del tutto nuova ed affascinante per me. Ricordo il test di inizio anno svolto il secondo giorno a scuola come un foglio pieno di domande a me sconosciute. Ed è proprio questo il motivo per cui ho scelto questa materia: per studiare e scoprire la storia da un punto di vista differente da quello europeo.
Dopo il primo periodo (qui le lezioni vengono chiamate così), ho scelto, tra le altre materie, pre-calculus e, anche se i numeri sono uguali, è comunque interessante seguire le spiegazioni in una lingua che non è la mia. Anche se ciò può sembrare difficile non è affatto impossibile. Tuttavia io ho la fortuna di avere la mamma ospitante che insegna proprio matematica e, pertanto, se ho bisogno di un aiuto, posso sempre chiedere a lei. Le altre materie che hanno composto il mio primo giorno scolastico sono state English advanced, French IV, Spanish III e Yoga/Fitness.
Ho scelto di seguire storia americana per studiare e scoprire la storia da un punto di vista differente da quello europeoI periodi si ripetono tutti i giorni in egual modo, tuttavia non è noioso come si potrebbe pensare. Di conseguenza, i compiti vengono assegnati ogni giorno per quello successivo e questo per me è qualcosa di nuovo essendo abituata, frequentando la scuola italiana, a riceverli due o tre giorni prima della consegna.
Inutile dire da quanto tempo aspettavo di poter entrare in una scuola americana. Mi sarei aspettata di vedere tutto con occhi sognanti e di chiedere spiegazioni per ogni singola cosa che avessi visto. Ciò che non mi sarei aspettata è stata però la positiva accoglienza ricevuta da parte dei compagni e delle insegnanti: tutti sono stati molto gentili e pazienti con me, mi hanno spiegato come funziona il sistema scolastico e mi hanno mostrato l'edificio. Gli studenti, in particolare, mi hanno aiutata molto durante i primi giorni, quando chiedevo loro indicazioni per le classi in cui andare. E questa è una delle cose differenti dall'Italia: ad ogni ora gli alunni hanno 4 minuti di tempo per recarsi agli armadietti (altra cosa che in Italia non esiste), cambiare il materiale scolastico e recarsi alla lezione successiva.
Il rapporto tra insegnanti e alunni è molto più amichevole rispetto a quello del sistema scolastico italiano e i professori sono molto più vicini ai bisogni degli alunni. Nello stesso tempo però le regole, sotto alcuni punti di vista, sono più rigorose: per esempio, mi ha colpito il fatto di non poter saltare più di 6 giorni di scuola per semestre.
Durante la pausa pranzo si sta tutti assieme a socializzare. Le high schools americane dispongono di mense proprio come quelle che abbiamo in Italia all'interno delle scuole elementari o delle materne. Un'altra grande differenza, che personalmente trovo molto interessante, è l'importanza data allo sport e alle attività extra scolastiche. Premettendo che una delle particolarità dell'Ohio State sono le marching bands e io ho fatto una scelta che sta facendo diventare la mia esperienza ancora più bella ed emozionante: ho deciso di far parte della marching band della mia scuola dal primo momento in cui l'ho vista in azione. Ho sentito di volere entrare a far parte di questo gruppo così unito e divertente e dunque eccomi nella mia divisa pronta per il mio primo show, tenutosi giusto pochi giorni fa prima e durante la pausa della partita di football giocata presso la mia attuale scuola: la Kenton Ridge High School.
Durante la pausa pranzo si sta tutti assieme a socializzare. Le high schools americane dispongono di mense proprio come quelle che abbiamo in Italia all'interno delle scuole elementari o delle materne. Un'altra grande differenza, che personalmente trovo molto interessante, è l'importanza data allo sport e alle attività extra scolastiche. Premettendo che una delle particolarità dell'Ohio State sono le marching bands e io ho fatto una scelta che sta facendo diventare la mia esperienza ancora più bella ed emozionante: ho deciso di far parte della marching band della mia scuola dal primo momento in cui l'ho vista in azione. Ho sentito di volere entrare a far parte di questo gruppo così unito e divertente e dunque eccomi nella mia divisa pronta per il mio primo show, tenutosi giusto pochi giorni fa prima e durante la pausa della partita di football giocata presso la mia attuale scuola: la Kenton Ridge High School.
Essere parte della marching band ha reso la mia esperienza ancora più bella ed emozionanteÈ passato quasi un mese dalla mia partenza ma tutto è trascorso così velocemente che ancora ricordo alla perfezione la sensazione di profonda gioia provata sentendo parlare una lingua completamente diversa dalla mia, o scattando le foto del primo giorno di scuola assieme alle mie amiche prima di recarsi effettivamente all'istituto. Personalmente non ho trovato molto difficile l'impatto con la mia famiglia o con la lingua. Certo, molte volte chiedo di ripetermi ciò che è stato appena detto ma è assolutamente normale, dunque non mi faccio problemi riguardo ciò. Detto questo, posso affermare che finora la mia esperienza sta andando a gonfie vele e spero davvero possa continuare di questo passo.
Caterina
Da Legnano negli USA per un anno