Frenesia e tranquillità
Claudia
Da Trani a Hong Kong per un anno
Apro gli occhi e trovo grattacieli, li chiudo e trovo templi. La città opposta alla tranquillità, il traffico opposto al silenzio. Credo sia il modo migliore per descrivere Hong Kong. Frenesia contro relax.
Vivo qui da più di sei mesi ormai. In questo periodo ho fatto tante cose, ho visto posti bellissimi, ho conosciuto tanta nuova gente. Ho respirato questa cultura in cui ogni giorno mi immergo e di cui ormai vivo. Questo posto mi affascina e mi coinvolge, trovare templi Taoisti o Buddisti fra i grattacieli e osservare quanto queste due culture, antica e moderna, siano perfettamente incatenate, credo sia la cosa più bella di questo Paese. Le due diversità si incastrano in un puzzle dai colori vivaci, dagli odori forti e dalla realtà in cui nulla è impossibile. Ho visitato alcuni di questi templi, ne ho sentito i profumi e le tradizioni ancora perfettamente vivi fra i colori stupendi che li accomunano. Adoro osservare l'entusiasmante Skyline del Victoria Harbour di sera, le luci dei grattacieli riflettersi nell'acqua e la gente intenta nel fotografarsi con la speranza di avere lo scorcio migliore sul panorama. Ho scelto Intercultura per scoprire una nuova cultura, volevo una meta lontana e diversa perché Intercultura non è solo imparare una nuova lingua, è principalmente vivere una nuova nazione, un nuovo mondo e sapersi immergere e adattare allo stesso. È una crescita personale, forse questo era il mio obiettivo principale e credo che giorno per giorno stia riuscendo a raggiungerlo.
Nel primo periodo ho vissuto uno "shock culturale" notevole, iniziando dalla lingua! Ad Hong Kong tutti conoscono l'inglese ma la gente parla il cinese cantonese, io tra l'altro studio in una scuola di cinese mandarino!
È una crescita personale, forse questo era il mio obiettivo principale e credo che giorno per giorno stia riuscendo a raggiungerloIn questi mesi ho vissuto delle esperienze fantastiche, sei mesi mi sembrano così pochi per tutte le attività che ogni giorno hanno riempito il mio tempo libero!
Ci sono state molte festività come il Mid Autumn Festival a Settembre, una festa molto particolare da trascorrere con la famiglia e amici in cui si organizzano barbecue o si cena tutti insieme. Ricordo la città in quei giorni decorata da lanterne colorate ovunque e la famosa Moon Cake, un tortino dal sapore stranissimo!
Il capodanno è stato anche molto bello sotto i fuochi d'artificio e il conto alla rovescia in cantonese sulla Skyline!
L'ultima festività appena conclusasi è stato il Capodanno Cinese, l'anno della Capra è appena iniziato e posso dire che per quanto Hong Kong sia sempre definita una metropoli internazionalizzata, io riesco a sentire perfettamente la cultura asiatica e cinese che la circonda soprattutto da questa festività in cui la famiglia si riunisce per il “bai nian” (cene di famiglia e visite a casa di vecchi amici).
Dal primo momento in cui sono arrivata mi sono resa conto che la maggior parte delle cose qui funzionano diversamente dall'Italia e dal primo momento ho cercato di convincermi che tutto quello che ogni giorno vedo non è "strano", ma semplicemente "diverso". Diverso non significa peggiore o migliore, significa semplicemente "altro" (un'altra cultura). "Altro" è mangiare ogni giorno con le bacchette; camminare scalzi in casa; indossare ogni giorno l'uniforme scolastica e cantare l'inno della scuola nel cortile la mattina; andare a scuola nei mesi caldi anche quando sembra impossibile, anche quando appena uscita di casa la pelle diventa umida per il caldo; camminare a passo veloce, sempre, per non fare tardi a scuola o ad altri impegni e passare molto tempo nella metro, qui chiamata MTR che collega perfettamente tutta Hong Kong.
Diverso non significa peggiore o migliore, significa semplicemente "altro"La scuola occupa la maggior parte della mia giornata, ma il weekend sono spesso organizzate attività di AFS Hong Kong, che ha organizzato anche un bellissimo viaggio a Pechino a Novembre a cui ho partecipato.
La cosa che mi entusiasma di più di questa esperienza è che quando tornerò potrò vedere tutto con occhi diversi da due differenti prospettive: quella occidentale e quella asiatica.
Claudia
Da Trani a Hong Kong per un anno