Hong Kong: la città che mi stupisce ogni secondo di più.
Martina
da Altamura (BA) ad Hong Kong per un anno
Oggi sono esattamente quattro mesi e due settimane da quando sono arrivata ad Hong Kong e, ora come ora, sono convinta del fatto che non potrei trovarmi in un posto migliore.
All'inizio ho avuto una sorta di shock culturale. Però adesso tutto è diventato parte della mia quotidianità, dal mangiare riso ogni giorno al dover correre, sempre.
Hong Kong è freneticità, Hong Kong è luminosità, Hong Kong è vitalità, Hong Kong è camminare per strada ed imbattersi in persone di molteplici nazionalità che come me hanno dato una possibilità a questo magnifico territorio situato nel Sud Est della Cina; a questo territorio che ha conosciuto sia la cultura occidentale che quella orientale.
Sono qui solo da quattro mesi ma sembra che mi ci trovi da una vita. Ho mangiato cose che non avrei mai pensato di mangiare ( zampe di gallina, zuppa di squalo, zuppa di serpente, il cuore dell'anat...) così come ho fatto cose che non avrei mai immaginato di fare.
Hong Kong è freneticità, Hong Kong è luminosità, Hong Kong è vitalità, Hong Kong è camminare per strada ed imbattersi in persone di molteplici nazionalità
Hong Kong è freneticità, Hong Kong è luminosità, Hong Kong è vitalità, Hong Kong è camminare per strada ed imbattersi in persone di molteplici nazionalità
Partiamo con la Dragon Dance. La Dragon Dance è una danza tradizionale cinese eseguita durante le celebrazioni di alcune festività.
Cimentarmi in questa attività mi ha permesso di fare un'esperienza unica e irripetibile: esibirmi davanti ad un sostanzioso pubblico di cinesi tradizionali. Ricordo ancora l'adrenalina che c'era nell'aria quel giorno. Tutti erano eccitati, non vedevamo l'ora di esibirci. Al nostro arrivo delle signore ci hanno addirittura ridefinito l'acconciatura!
Questa è stata una di quelle giornate che ti fanno rendere conto di quanto sia interessante la cultura asiatica. È una cultura intrigante, una di quelle che non smettono mai di stupirti.
Un'altra esperienza che mi ha segnato molto è stato conseguire il DSE, l'esame che ogni anno gli alunni hongkonghesi sono chiamati a sostenere. Inizialmente ero in panico, non volevo fare questi esami! Ma poi, il primo giorno, mentre facevo l'esame di LiberalStudies, mi sono fermata a riflettere e ho sorriso. Ho sorriso perché ho realizzato quanto fossi fortunata a star sostenendo quell'esame.
Insomma, chi avrebbe mai immaginato che un giorno avrei provato in prima persona le emozioni che avvertono gli studenti hongkonghesi quando sono chiamati a dare i difficili esami necessari per conseguire il diploma.
Tutto ciò non ha fatto altro che farmi rendere conto che ciò che è diverso non è peggiore o migliore, è semplicemente nuovo.
Martina
da Altamura (BA) ad Hong Kong per un anno