Il Brasile: un mix di cibo e culture
Andrea
da Bari in Brasile per un anno
Spiagge, carnevale, samba e calcio… Sono queste le prime parole che vengono in mente se si parla del Brasile! Ma com’è realmente il Brasile?
Mi chiamo Andrea, ho 17 anni, e sono da otto mesi in Brasile con il programma annuale di Intercultura.
Vivo ad Assu (o Açu), una “piccola” città nello stato del Rio Grande do Norte, la cui temperatura media giornaliera è di circa 35°C!
Nei primi mesi non è stato facile adattarsi a queste temperature, ma col tempo ci ho fatto l’abitudine; per me, ora, è diventato normale andare in giro con t-shirt e pantaloncini in qualsiasi mese dell’anno!
Il Brasile è un paese meraviglioso e c’è molto di più oltre i soliti stereotipi. Tanta è la cultura, come le tradizioni e le feste, che da secoli si tramandano tra le generazioni di un popolo che vive in un territorio grande quanto l’Europa!
Così come l’Italia ha il suo dialetto in ogni regione, anche qui ci sono alcune differenze, linguistiche e non, che caratterizzano i vari stati! Ad esempio, nel Rio Grande do Norte, dicono che si parli un portoghese “pulito” perché ci sono stati in cui prende un accento differente o altri in cui alcuni suoni come la “s” sono molto marcati.
Una delle altre tradizioni brasiliane è la musica e la danza! Entrambe variano a seconda dello stato in cui ci si trova. Nel nord-est del Brasile è molto diffuso, amato e ballato il “Forró” una danza di coppia sensuale (anche se abbastanza ritmata) che ricorda un mix tra Samba e Merengue, i cui artisti più importanti sono Wesley Safadão e Aviões! La loro musica è ovunque: in macchina, per strada, nelle feste, in spiaggia… I “nordestini” sono molto legati a questo genere musicale e non possono farne a meno!
La mia vita da exchange student è abbastanza normale: a scuola dal lunedì al venerdì, pallavolo di pomeriggio e nel week-end ne approfitto per viaggiare o fare attività con il mio Centro Locale. Il sistema scolastico qui è molto diverso da quello italiano. La scuola comincia alle 7 e finisce alle 12:20. Ci sono 6 ore da 50 minuti e 20 minuti di intervallo! Ci sono scuole pubbliche e private che però, a differenza delle scuola italiane, non permettono di “specializzarsi” in un determinato settore una volta iniziata la scuola superiore. La scuola superiore o “ensino medio” è di soli 3 anni, mentre la scuola media o “ensino fundamental” dura 5 anni.
Esiste anche una scuola federale, il cui accesso è riservato solo agli alunni che superano un esame, che permette di avere una “specializzazione” in un campo lavorativo a partire dai 16 anni, età di inizio della scuola superiore qui.
Da grande amante della cucina italiana, parlare della cucina brasiliana è un tasto dolente; in un pranzo normale non possono mancare: riso e spaghetti sconditi, fagioli, carne o pesce, cous cous, insalata e frutta. Cosa c’è di strano? Tutti questi sono mischiati nello stesso piatto, come se fosse un grande minestrone, frutta inclusa. Mettendo la maggior parte del cibo esistente in un pranzo solo, si mangia la stessa cosa tutti i giorni… L’unica cosa che varia, forse, sono i succhi di frutta preparati in casa con frutti esotici!
È sicuramente una esperienza fantastica, a prescindere dalla destinazione, e si imparano tantissime cose che sono utili nella vita, sia personale che lavorativa! Se state per partire per il Brasile vi consiglio di approfittare di ogni momento che avrete a disposizione e di non abbattervi alla prima difficoltà perché solo così ne uscirete con un ricordo fantastico della vostra esperienza interculturale.
Andrea
da Bari in Brasile per un anno