Il mio ricordo del Paraguay
Maya
Da Piacenza in Paraguay per un anno
“Mba’e ňaňandùva ndopìri jepèmo ňanemombyry”
“La distanza non impedisce i sentimenti”
“La distanza non impedisce i sentimenti”
Uno dei miei ultimi giorni in Paraguay un mio amico mi ha detto che quello è il mio paese e loro sono la mia famiglia. È stata una delle migliori esperienze della mia vita se non la migliore. Vivere in una cultura così diversa dalla mia mi ha fatto capire quanto sia grande il mondo e di quanto sia importante viaggiare e conoscere persone nuove, luoghi nuovi e storie nuove. Quello che noi impariamo a scuola o attraverso internet o la televisione non è neanche un millesimo di quello che si apprende con un’esperienza del genere.
Vedi il mondo come non l’hai mai visto prima, conosci una parte della storia che a scuola non ti insegnano, guardi il cielo notturno e vedi nuove stelle, che dal tuo emisfero non si vedono.
È un’esperienza mozzafiato.
È come se vedessi per la prima volta. Impari a parlare e a leggere in una lingua che non è la tua, senti nuovi odori e conosci nuovi sapori.
In Paraguay ho imparato a parlare spagnolo e Guaranì, ho imparato a cucinare piatti tipici, a ballare passi della danza tradizionale e a tessere Ňandutì.
Ho visto il cielo con gli occhi degli antichi Guaranì, i nativi americani, ho conosciuto le loro tradizioni e ho letto le loro leggende nella lingua nativa.
Ho visto il cielo con gli occhi degli antichi Guaranì, i nativi americani, ho conosciuto le loro tradizioni e ho letto le loro leggende nella lingua nativa.
Ma oltre ad essere ricco culturalmente il Paraguay è un paese con una flora e una fauna incantevoli, con tantissimi fiumi e cascate, boschi rigogliosi, e dei tramonti da cartolina.
E le persone rendono il tutto ancora più meraviglioso con la loro presenza: sono gentili, amichevoli e aperti, amano festeggiare in ogni occasione.
Amo il Paraguay, amo la sua gente e le sue tradizioni.
Ho amato ogni momento nel mio paese: il profumo dei fiori che riempiva le strade in primavera e i dolci frutti che crescevano sugli alberi, la scuola e le uscite con gli amici , ho amato e amo ancora la mia famiglia ospitante e mi sono goduta ogni istante.
Ho instaurato rapporti con persone indimenticabili che hanno reso la mia esperienza unica e irrepetibile.
Non ci sono abbastanza parole nel dizionario per aiutarmi a descrivere tutto ciò che ho provato durante questa esperienza e credo che l’unico modo per capirmi sia viverla personalmente perché è meglio vedere una cosa una sola volta con i propri occhi piuttosto che sentirne parlare mille volte attraverso la bocca di qualcun altro.
Maya
Da Piacenza in Paraguay per un anno