Il mio splendido anno in Ungheria
Beatrice
Da Alessandria in Ungheria per un anno
Ricordo, come se fosse ieri, quel giorno di ottobre quando due volontarie entrarono nella mia classe per parlarci di Intercultura. Catturarono la mia attenzione fin da subito e infatti non appena arrivai a casa ne parlai con i miei genitori. Solo dopo i primi incontri maturò la mia idea di fare questa esperienza. All'inizio pensai di partire solo per un mese durante l'estate ma poi mi convinsi e grazie anche ad una mia amica, Emma (che è stata un anno in Canada), decisi di candidarmi per l’esperienza annuale. I mesi passarono e questa idea si concretizzò sempre di più fino alla comunicazione della mia destinazione: Ungheria.
L'attesa fu tanta e finalmente arrivò il 22 agosto, la data della mia partenza.
Cominciò così, la mia nuova vita in un piccolo paese situato nel sud-est, a 30 km dal confine rumeno. Un paese prevalentemente agricolo, famoso per le angurie, infatti ad agosto si tiene il festival dedicato a questo frutto; dove si conoscono tutti e l'unica pizzeria che c'é, è la pizzeria della mia splendida famiglia ospitante.
I primi mesi sono stati, forse, quelli un po' più difficili, in particolar modo riguardo l'approccio con la lingua ungherese, una lingua difficile. Però accanto a me ho avuto una famiglia che mi ha sempre aiutata, mi ha incoraggiata e sostenuta.
Tra i momenti più importanti ed emozionanti ricordo il Natale e il mio diciottesimo compleanno. I mesi successivi sono, purtroppo, passati molto velocemente fino ad arrivare al giorno più difficile e più triste, l'11 luglio: il giorno della mia partenza e ritorno in Italia.
Si conclude così la mia avventura, in uno splendido Paese, ospitale e semplice.
Ho conosciuto moltissime persone che mi hanno dato tanto e che sono e saranno per sempre nel mio cuore, e che spero di essere riuscita a ricambiare.
Beatrice
Da Alessandria in Ungheria per un anno