Il sogno di una vita

Vincenzo Morlini

volontario di Reggio Emilia, ex Direttore esecutivo di Intercultura e ex Presidente di AFS Intercultural Programs

Da New New York a San Francisco in bici.
Il coast to coast per festeggiare i 70 anni di compleanno e i 50 anni dall’esperienza di scambio negli Usa ma anche per raccogliere lungo il percorso i fondi per una borsa di studio che permetta ad uno studente statunitense di trascorrere un’esperienza di scambio in Italia.

Questo viaggio è la realizzazione di un sogno: il coast to coast fa parte del mito americano, ma intraprenderlo in bici a settant’anni è decisamente un’impresa folle! È un progetto che sia io che altri 5 amici reggiani culliamo da molti anni e che abbiamo sempre rimandato a quando saremo stati in pensione. E quindi eccoci qui!

Dopo un anno di preparazione, fisica e logistica, siamo partiti il 2 settembre da New York e l’arrivo è avvenuto il 5 ottobre a San Francisco, dopo aver percorso 160-170 km al giorno, quando le strade sono prevalentemente pianeggianti, molti meno invece quando le strade sono in alta montagna. Alcuni trasferimenti sono stati fatti in auto, perché il progetto poteva durare al massimo 40 giorni e anche per rifiatare...in fondo abbiamo tutti 70 anni!

Per l’occasione abbiamo progettato insieme a AFS USA un crowdfunding, per dare la possibilità a uno studente o a una studentessa degli Stati Uniti di venire a studiare in Italia un anno... proprio come era successo a noi 50 anni fa: tutti e quattro siamo partiti, infatti, grazie a una borsa di studio totale di AFS e attraverso questo progetto vogliamo anche testimoniare la nostra gratitudine per ciò che abbiamo ricevuto a suo tempo.

Il gruppo:
  • Vincenzo Morlini, ex partecipante ad un programma annuale negli USA nel 1966-67 /Ohio;
  • Valerio M., ex partecipante ad un programma annuale negli USA nel 1967-68 /Ohio;
  • Claudio C. (per gli amici Fabrizio), ex partecipante ad un programma annuale negli USA nel 1965-66/ Illinois;
  • Marco C., ex partecipante ad un programma annuale negli USA nel 1966-67 /Ohio (in auto);
  • Giovanni T. e Adriano B.

Da New York a San Francisco in bici: 1000 Km al mese per 12 mesi per prepararsi; 40 giorni totali di viaggio; 31 tappe; 4000 km in bicicletta; oltre 8.000€ raccolti per una Borsa di studio.

Nel corso del nostro viaggio, abbiamo dormito in albergo oppure abbiamo contattato le famiglie che già conoscevamo per chiedere alloggio, ma non sono mancati gli incontri casuali, come quello accaduto in Pennsylvania, con una signora mennonita che ci ha accolto nella sua casa per mangiare e per scoprire qualcosa su di noi, sul nostro progetto, sull’Italia...uno splendido scambio interculturale.


In questi 50 anni alcune cose sono cambiate profondamente, a partire dalla presenza di internet e dei telefonini, e la costa orientale è completamente diversa: gli Stati del centro e le piccole città sembrano, invece, essere sempre gli stessi, a dispetto degli anni trascorsi.

Abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria che rimarrà nella nostra anima per il resto della nostra vita, proprio come l’esperienza AFS fatta negli anni giovanili.
Il viaggio è metafora della vita, in particolare un viaggio in bicicletta: si sale con fatica, si scende con piacere, si assapora il paesaggio, si fanno incontri inaspettati, ci si chiede ripetutamente perché mai si è intrapreso un viaggio di questo genere, si affrontano gli imprevisti, ci si demoralizza e poi ci si riprende, si consolida l’amicizia con i compagni di viaggio, ci si arrabbia, si gioisce del sostegno di tanti amici lontani…. e tante altre cose.


Abbiamo pedalato per quasi 4000 Km, visitato luoghi meravigliosi, incontrato tante persone interessanti, nella pancia dell’America. La cosa che forse ci ha colpito maggiormente è che l’America, nonostante sia un paese di enormi contraddizioni (sociali ed economiche) rimane un esempio dove la multiculturalità ha trovato un modo decente di convivere, dove la diversità viene accettata come risorsa e non come un ostacolo alla convivenza comune. Vi sono molte eccezioni, certamente, le sacche di intolleranza esistono anche in questo paese, ma nei piccoli paesi del centro America, nei ristoranti, nei motel ove abbiamo soggiornato, nei fast food dove abbiamo mangiato, nei negozi, nella gente per strada ove scambiato opinioni, ovunque abbiamo percepito una accettazione del diverso molto maggiore che nella nostra vecchia Europa. Questa accettazione è accompagnata da una autorità generalmente molto rispettata, che fa rispettare le regole della convivenza comune e che genera un senso civico che a noi Italiani rimane ancora un valore ancora da conquistare.


Desideriamo ringraziare tutti dal profondo del cuore per i tanti messaggi di incoraggiamento ricevuti durante le scorse 6 settimane e per il sostegno economico alla borsa di studio AFS. Abbiamo raccolto più di quanto ci aspettavamo…. Anche se è sempre possibile fare qualcosa di più (per maggiori informazioni, clicca qui).

AFS è per sempre, lunga vita ad AFS.

Vincenzo e amici

Vincenzo Morlini

volontario di Reggio Emilia, ex Direttore esecutivo di Intercultura e ex Presidente di AFS Intercultural Programs

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