Impressioni indonesiane
Raja
Da Lodi in Indonesia per un anno
Già prima del risveglio, i respiri vengono scanditi dal calore delle prime ore del giorno. L'alba preme insistente sull'oscurità, quasi a voler catturare lo splendore delle mille stelle che popolano i cieli e rendersi ogni giorno più luminosa, ogni giorno diversa.
Le strade si animano di affollata solitudine e, dalla via che conduce al villaggio più vicino, compare una ragazza dai lunghi capelli neri, destinati ad essere preda dei raggi di un sole sempre più invadente. Si fa largo tra i vicoli stretti, attendendo il passaggio di motorini inafferrabili. L'uniforme del lunedì le sta stretta e pare imbarazzata mentre si sistema la lunga gonna color indaco. Alza lo sguardo, scoprendo gli occhi a mandorla contornati da folte ciglia e si appresta ad osservare quell'angolo di vita che ormai conosce a memoria. Non si rassegna però, brilla di stupore e meraviglia mentre scruta i muri deteriorati e i banchetti alimentari appena aperti. Le spezie piccanti, l'odore di fritto e il carbone fumante della griglia si perdono nell'aria: un nuovo ossigeno dal retrogusto di erbe aromatiche e fragranze mistiche.
I viali sconnessi accolgono le forme più varie di trasporti: gli angkot blu da cui straboccano studenti di tutte le età, i pullman turistici più eleganti, le biciclette malmesse, le carrozze guidate da signori dalla pelle scura e il sorriso incastrato in una smorfia. Il cielo cristallino incornicia e contrasta questo vivere policromo, attenuando il disordine.
L'uniforme del lunedì le sta stretta e pare imbarazzata mentre si sistema la lunga gonna color indaco.
Esistenze cullate dalla mano calda di una spiritualità tenace e salda, tra templi imponenti e moschee dalle cupole ricamate, tra pratiche esoteriche, superstizioni e canti in lingue antiche. L'elevarsi di foreste pluviali ai margini di metropoli contaminate, le risaie senza fine interrotte da omini colorati, il fascino di vulcani da cui si odono lamenti e sussulti, l'oceano increspato e delirante, dall'acqua umile, preziosa e casta.
Indonesia, terra magica filtrata dal chiarore di un lume ancora debole, ma ricco di abbagli taciuti.
Raja
Da Lodi in Indonesia per un anno