La mia high school americana: fra sogno e realtà, a un passo dai film!

Giada

Da Lecce negli USA per un anno

La scuola Americana? Un’esperienza tutta da vivere!
Parola di Giada, studentessa Leccese di 18 anni che sta trascorrendo il suo quarto anno di liceo negli Stati Uniti con Intercultura, ospitata da una famiglia presso Bexley, un paesino di 13.000 abitanti situato in Ohio.
Bexley è un sobborgo di Columbus, la capitale dell’Ohio, Stato situato a nord-ovest degli USA.
La scuola che frequento, insieme ad altri 800 altri studenti circa, si chiama “Bexley High School” e, a detta dei cittadini, è una scuola “old” solo perchè costruita nel 1907, ma per il resto è tutt’altro che “old”. Infatti è dotata di computer, laboratori, lavagne interattive e ingegni di ultima generazione, palestre coperte e scoperte superattrezzate, sala pesi, teatri, biblioteca, aule per lo studio autonomo e mense superorganizzate per colazione e pranzo. Un italiano, al contrario di loro, la definirebbe molto moderna e all’avanguardia. Le differenze con la scuola italiana sono innumerevoli ed evidenti, cosi come tutti immaginano vedendo dei film americani.
Quanti di voi si sono mai chiesti se la scuola Americana fosse veramente come quella di High School Musical, il celebre film musicale statunitense? Inutile nascondere che gli armadietti blu, la squadra di football, le cheerleaders, il ballo della scuola, i gruppi e i club della scuola, i bei ragazzi, le coppie di fidanzati e tanto altro siano stati i sogni di tutti gli adolescenti. Vista in un film, la scuola Americana sembra proprio essere un sogno. Ma com’è nella realtà? Beh, vi posso assicurare che è proprio come quella dei film, a parte qualche minima differenza.
Gli armadietti ci sono davvero e percorrono i lati di tutti i corridoi. Servono a lasciare i libri, che molto spesso non servono a casa, ma anche per custodire il giubbotto e l'abbigliamento sportivo per il pomeriggio.

La scuola superiore dura quattro anni. Si inizia all’età di 14 anni e si termina a 18 anni. Il primo anno corrisponde con il 9th grade, o freshman year, il secondo anno è il 10th grade, o sophomore year, il terzo anno è l’11th grade, o junior year, e il quarto anno è il 12th grade, o senior year.
L'orario scolastico, quello chiamato “schedule”, è uguale giorno dopo giorno. È composto da sette “periods”, o ore: quattro nella mattina e, dopo la pausa pranzo, tre nel pomeriggio. Ognuno di essi dura 50 minuti, dopo i quali si hanno 4 minuti per spostarsi da una classe all'altra. Tra i sette periods è compresa un'ora di studio individuale, da trascorrere in biblioteca o in una classe. È per questo che solitamente non ci sono compiti per casa, ma bisogna comunque impegnarsi, soprattutto se le classi frequentate sono difficili. Infatti, ognuno puo’ decidere il proprio orario scolastico, e di conseguenza il livello di difficoltà. Le classi AP sono il livello più alto che si possa frequentare, poiché sono classi di preparazione al college. alla fine delle quali si fa un esame. La valutazione è costituita da lettere: A, B, C, D, F. Alla fine del semestre si fa un esame per ogni classe. Se lo si supera, si può continuare con il livello successivo, altrimenti bisogna rifare la stessa classe. Ciò, comunque, non influisce con la ricezione del diploma. Per la scelta delle classi da frequentare, il counselor è a disposizione per indicare quelle giuste per ogni alunno. Il counselor è il tutor di ogni studente, e ci si rivolge a lui, privatamente, per discutere di eventuali problemi o per chiedere consigli.

Come nei film, i professori sono molto disponibili e amichevoli, non sono severi, e sono molto permissivi. In classe si può mangiare, ci si può sedere comodamente, scherzare, e fare commenti su quello che viene detto, senza comunque mancare mai di rispetto. Il rapporto fra studenti e insegnanti è molto stretto.

Il metodo di studio degli americani è totalmente diverso dal nostro. Loro memorizzano con le esercitazioni e le spiegazioni in classe. Lo studio a casa e l’approfondimento non esistono! Il loro impegno nello studio autonomo è minimo, anzi, non è necessario, perchè loro sostengono solo dei test generalmente strutturati con domande a scelta multipla e che richiedono solo poche risposte aperte. Infatti, ripassando l’argomento del compito il giorno prima, si è in grado di passare il test a testa alta. Non esistono neppure le interrogazioni orali, e solo raramente bisogna scrivere dei temi. La loro preparazione, a mio avviso, è incomparabile alla nostra.
Cosa succede se non si rispetta il regolamento? Esistono veramente le detenzioni, come quelle che spettano sempre a Bart Simpson? Si, esistono! La detenzione si riceve quando si arriva in ritardo a scuola o in una classe, ma consiste nel restare in classe durante il pranzo o dopo il termine delle lezioni.

A un passo dai film!

Durante il pranzo, si ha la possibilità di farsi aiutare dai professori con i compiti, oppure di partecipare ai club, che sono i più svariati: di arte, di lettura, di giardinaggio, di spagnolo, di latino, di francese, ambientale, di sci, di scacchi, di pingpong, di pesca, e tanti altri.

Al termine delle lezioni, le attività sportive sono tante. Tutti gli sport sono legati alla scuola e gli allenamenti sono molto intensi. Gli sport variano in base alla stagione. I più comuni sono football, cheerleading, cross-country, pallavolo, calcio, tennis, track and field, hockey, lacrosse, baseball, softball ed altri ancora. Poi ci sono la banda, l’orchestra, il musical, il coro, e i gruppi di volontariato. Ogni squadra si allena per tutto l’anno. Durante la stagione, le competizioni fra le varie scuole sono molto frequenti.

Nonostante le attività extrascolastiche siano molto impegnative, anche io mi sono data allo sport, e sono entrata a far parte delle squadre di cross country, softball, e track and field. Gli allenamenti si tengono subito dopo la scuola e durano circa tre ore. La giornata è molto faticosa, richiede molte energie, e si torna a casa tardi, considerando che si cena alle 19.00. La partecipazione alle attività sportive è fondamentale per fare amicizia, dal momento che durante le lezioni non si ha tanto tempo per socializzare perchè si cambiano compagni un’ora dopo l’altra. E inoltre, ci si diverte da matti. Nonostante la stanchezza, infatti, c’è sempre il tempo per scherzare e giocare, e il divertimento non manca soprattutto dopo la vittoria di una partita! Gli americani sono molto competitivi, e, per loro, una vittoria significa tanto. Inoltre, facendo parte delle squadre sportive, si acquista una certa popolarità nella scuola. Ma cosa si intende con popolarità? Non quello a cui state pensando. Infatti non è assolutamente vero che ci sono i gruppi esclusivi, i cui ragazzi e ragazze che nefanno parte ricevono tutta l’attenzione, e sono visti come delle celebrità. Per popolarità si intende essere conosciuti nella scuola perché molto attivi, in quanto partecipanti a numerose attività.
In realtà, infatti, non ci sono i gruppi esclusivi. Al contrario, tutti i ragazzi sono molto aperti e socievoli. Tutti sono amici di tutti, sempre molto gentili ed attenti a non escludere nessuno. Proprio perché molto attenti all’integrazione, si svolgono spesso incontri sulla storia degli ebrei o degli afroamericani al fine di abbattere le barriere della discriminazione.

Perché allora la scuola americana appare unica nei film? A mio parere lo è, nonostante le differenze suddette. Cosa mi piace di più? Dov’è il divertimento? Il divertimento è il venerdi sera, quando ci sono le partite di football o di basketball, quando tutti gli alunni vanno a vederle e a tifare per la propria scuola. Quando si organizzano i cori, quando ci si veste a tema. Quando ci si trucca e si perde la voce per aver gridato troppo.
L’unicità della scuola americana è anche data dai balli della scuola, che sono proprio come quello di High School Musical. Magari non tutte le coppie saranno così perfette come Troy e Gabriella, ma si sa che nei film tutto è reso migliore. I balli della scuola sono tre: il “Fall Homecoming”, nel mese di ottobre, il “Winter Homecoming”, a febbraio, e il “Prom”, ad aprile. I primi due balli sono informali, quindi le ragazze indossano un vestito corto, e le proposte da parte dei ragazzi sono semplicemente a voce. Il ballo che si vede in HSM 3 è il Prom, per cui ragazzi e ragazze sono in fermento e in ansia sin dall’inizio della scuola. Questo è il ballo a cui si va in coppie, solitamente. Qualche settimana prima del grande evento, il ragazzo fa la “promposal” alla ragazza. Le chiede, cioé, in maniera originale, se vuole essere la compagna di ballo. Solitamente si tiene in una location elegante e raffinata e ci si veste in modo altrettanto elegante. E’ anche usanza riunirsi prima del ballo a casa di qualcuno per le foto di gruppo.

L’ultimo evento più importante, quello conclusivo della high school, è la consegna del diploma, o graduation. Anche la graduation è presente in vari film, e come si vede in essi, consiste in una cerimonia per la quale gli alunni seniors indossano il tocco e la toga. In essa, i professori consegnano ad ognuno di loro il diploma e fanno un breve discorso sul ragazzo, elogiandone le positività.

Come vengono documentati tutti questi eventi? Durante l’anno c’è il giornalino della scuola, realizzato da ragazzi che frequentano una classe destinata solo ad esso. Il giornalino della mia scuola si chiama “The torch”. E’ un mensile, ed è molto interessante. Giornalmente vengono fatte delle interviste, questionari e reportage delle partite o eventi in corso. Le fotografie pubblicate sono a carico di un’altra classe, chiamata Bexleo. Quest’ultima si occupa anche della realizzazione dell’annuario, o “Year book”, che viene pubblicato alla fine dell’anno e include tutti i momenti salienti dell’anno scolastico.

Sarà che sono stata accecata dalla scuola statunitense, ma questo è uno degli aspetti che mi piace di più di questo Paese. Il suo sistema consente di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno, tenendo conto di quelli che sono i suoi interessi, le sue propensioni, le sue passioni, i suoi hobby. Credo, quindi, che consenta davvero di sviluppare le proprie potenzialità.

Le mie parole, tuttavia, non potranno mai essere in grado di descrivere l’esperienza al massimo. L’unica chiave per poter provare ciò che ho provato io è viverlo! A voi che ora state leggendo, non posso dire altro che una cosa: cogliete l’occasione, partite ora, o rimpiangerete di non averlo fatto. Se potessi tornare indietro, rifarei questa esperienza senza ombra di dubbio. E non ha importanza il Paese che scegliete. Ciò che importa è la possibilità di vivere un’esperienza straordinaria. Più insolita è, più emozionante e unica sarà!

Giada

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