Laboratorio "Lingue e Linguaggi": l'esperienza degli studenti di Parma
AA.VV
Studenti della 2G dell'IPSIA “Primo Levi” di Parma
Noi alunne della 2^G della scuola Ipsia “Primo Levi” di Parma abbiamo partecipato al laboratorio "Lingue e Linguaggi per il dialogo interculturale" proposto dai volontari di Intercultura. È stata davvero un’occasione che il nostro Preside e la nostra docente d’inglese ci hanno regalato!
Nella giornata del 25 febbraio, noi alunne della 2^G della scuola Ipsia “Primo Levi” di Parma abbiamo partecipato ad un progetto di “educazione interculturale” scelto dalla nostra docente d’inglese, Elisabetta Bussolati. È stata davvero un’occasione che il nostro preside ci ha regalato, aprendo le porte della scuola ad Alicia e Simone, due volontari di Intercultura, che ci hanno aiutato ad aprire le nostre menti parlando di linguaggio e di lingua.
Tutto è avvenuto, ovviamente, nel rispetto delle norme anti-covid 19, con mascherine e distanziamento, ormai nostri compagni di vita da mesi.
Come prima attività ci è stato chiesto di presentarci brevemente usando tutte le lingue che ognuna di noi conosceva. Abbiamo ascoltato presentazioni in spagnolo, italiano, inglese, filippino e tunisino. Questo ci ha fatto prendere coscienza di quante culture diverse si possano trovare in una sola classe, quante tradizioni, lingue, stili di vita racchiusi in mezzo ai banchi di scuola!
Successivamente due domande apparentemente facili hanno suscitato tante risposte diverse tra loro, seguite dalla definizione “ufficiale” fornita da Alicia e Simone:
- Cos’è il linguaggio?
- Cos’è la lingua?
Questi concetti risultano preziosi per noi soprattutto in questo periodo in cui, non potendo vedere le espressioni del viso delle persone con cui parliamo, cerchiamo di capire solo attraverso gli occhi o il tono della voce, ed è molto complicato perché ci siamo rese conto che quando si parla è più linguaggio che lingua quello che facilita la comprensione.
Un esempio chiarificatore è senza dubbio il viaggio all’estero: chi di noi non si è mai trovato a doversi esprimere in un paese di cui non conosce la lingua? In quei casi si fa appello “disperato” alla gestualità e all’uso del linguaggio corporeo.
Anche la nostra prof. è stata coinvolta personalmente nelle attività: a lei Alicia ha riservato un’intervista, chiedendole perché avesse deciso di studiare una lingua straniera e per di più di insegnarla. Ci ha raccontato di come durante il liceo abbia preso a cuore l’inglese grazie alla passione trasmessa dalla sua insegnante, e al desiderio di leggere testi letterari in lingua originale. Le lingue straniere le hanno inoltre permesso non solo di viaggiare in piena autonomia, di fare incontri ed ospitare studenti di altri paesi, ma anche di lavorare prima come commerciale estero per un’azienda e poi come insegnante. Abbiamo quindi capito che è importante avere ambizioni nella vita, avere audacia e lottare per i propri sogni.
L’ultimo gioco interattivo ci ha dapprima incuriosito e poi entusiasmato: lo sapevate che esistono parole “intraducibili” perché non esiste un unico vocabolo corrispondente? Pensate che per tradurre termini come “Cafunè”, “Palegg”, “Tingo”, per citarne solo alcuni, è necessario usare intere perifrasi!
È stato veramente interessante e stimolante riflettere sulla diversità di tradizioni dei tanti paesi del mondo e sull’importanza di creare reti di conoscenze e amicizie con ragazzi che non usano il nostro linguaggio e la nostra lingua: un passo necessario per diventare cittadini del mondo.
Grazie Alicia e Simone per questo indimenticabile viaggio virtuale nel mondo delle lingue!!!
AA.VV
Studenti della 2G dell'IPSIA “Primo Levi” di Parma