Malesia: una terra, tre (e più) religioni
Daniele
Da Savona in Malesia per un anno
Il Ganesha Chaturti è una festa induista che si celebra ad agosto o settembre, in base al calendario lunare indù. La festività è dedicata al dio Ganesha, uno dei più venerati e durate la giornata si svolgono rituali che omaggiano la divinità.
La mattina, mio padre ospitante si è svegliato presto per portare al tempio le statue di Ganesha presenti in casa. Intanto, io e mia mamma, mentre tornavamo da scuola, siamo andati da un'amica di famiglia che ci ha dato dei dolcetti. Arrivati a casa, abbiamo trovato le statuette pulite, decorate e agghindate con abiti colorati. Mia mamma ha preparato dolci tutto il giorno, poi li ha fatti benedire e li abbiamo mangiati tutti insieme. Molti dolcetti, e anche frutta e bevande sono state offerte alla statua del dio. Il dolce più buono era sicuramente il riso dolce! Dopodiché, io, la mamma e i miei due fratelli più piccoli siamo andati ad un tempio. Abbiamo fatto i vari rituali e abbiamo mangiato lì: ci hanno servito riso e varie salse, tutto vegetariano (gli induisti di solito non mangiano carne nei giorni sacri) ma molto buono.
La mattina, mio padre ospitante si è svegliato presto per portare al tempio le statue di Ganesha presenti in casa
Beh, dopo aver passato questa festività con dei veri induisti, devo dire che forse la maniera indù di festeggiare è più semplice di quella italiana, o per lo meno, più presa alla leggera: i bambini, per esempio, non attendono la festa con la stessa trepidazione con la quale i bambini italiani attendono la befana o il coniglietto di Pasqua. Agli appassionati sfegatati della cultura orientale e agli hippie piace dire che "l'induismo non è una religione ma uno stile di vita" (viene detto lo stesso del buddhismo). Ovviamente non è corretto, ma è sicuramente vero che l'approccio che hanno gli induisti con la religione è meno rigido di, per esempio, quello dei musulmani, dei cristiani ecc.
La maniera indù di festeggiare è più semplice di quella italianaPer molti versi, gli induisti assomigliano ai cattolici italiani moderni, i cristiani per definizione che "credono ma non praticano". È un po' una generalizzazione ovviamente, ci sono gli integralisti in tutte le religioni. Inoltre, "induismo" è un termine collettivo che in realtà riguarda centinaia di correnti diverse, e da sempre ad esse si è affiancata una grande produzione filosofica, con innumerevoli interpretazioni e spiegazioni di maestri, alcuni magari considerati santi. La ricchezza di filosofia è un'altra differenza con le religioni occidentali, che, molto dogmatiche, hanno sempre represso le correnti di pensiero che non aderivano ad esse. Come si può capire l'induismo è qualcosa di molto complicato, e perciò è molto difficile trovare un induista che conosca appieno la propria religione. In ogni caso è una cultura bellissima ed estremamente ricca che merita di essere esplorata, per quanto articolata.
Daniele
Da Savona in Malesia per un anno