Non fatemi scendere!
Antonietta
Da Bari in Repubblica Ceca per un anno
La prima domanda che tutti gli abitanti di questo Paese mi pongono non è: "Come ti chiami?", ma: "Perché hai scelto la Repubblica Ceca?"Ed ogni volta la mia mente si riempie di pensieri, di ricordi, di interrogativi, che mi portano a quel novembre 2014, quando ho dovuto prendere una delle decisioni più importanti della mia vita compilando il fatidico fascicolo di Intercultura. Tante sono state le ragioni per cui ho stilato la mia lista in un certo ordine, per cui il Paese in cui sono ora compariva al primo posto. È stata la Repubblica Ceca a scegliere me, non il contrario, è quello che rispondo. Ed è vero.
Ormai vivo qui da otto mesi, e non potrei immaginare la mia vita diversamente da com'è adesso. Questa terra mi ha insegnato tanto, non posso negarlo, e qui ho scoperto chi sono, ho conosciuto me stessa. Sono cambiata, ma in meglio, sono cresciuta, maturata, ho imparato ad amare l'Italia, ho compreso l'importanza della famiglia e, ultimo ma non meno importante, ho stretto amicizia con ragazzi provenienti dall'altra parte del mondo, con cui scambio opinioni e idee pacificamente.
Questo è un Paese dalle mille contraddizioni, caratterizzato da un popolo che ha sofferto, ma che sta cercando di risorgere e di emergere, riuscendoci pienamente; è un Paese ricco di storia, che si manifesta negli innumerevoli castelli di Boemia e Moravia; è un Paese pieno di natura, di tradizioni, di cibo gustoso, e sono fiera di chiamarlo la mia seconda casa.
È stata la Repubblica Ceca a scegliere me, non il contrario, è quello che rispondo. Ed è vero.
Mi piace paragonare l'anno all'estero a delle montagne russe: la corsa è pericolosa, ma allo stesso tempo divertente, è piena di alti e bassi, ci si sente sicuri quando si è in cima, ma sembra di morire mentre si cade. Ma non ci si diverte senza rischiare e non si è soddisfatti senza un po' di sacrificio. Sarò eternamente grata ad Intercultura per avermi venduto il biglietto per le montagne russe più entusiasmanti di sempre, che continuano a stupirmi ad ogni curva e discesa.
Sarò eternamente grata ad Intercultura per avermi venduto il biglietto per le montagne russe più entusiasmanti di sempre, che continuano a stupirmi ad ogni curva e discesa.A tutti i futuri partecipanti: godetevi quella corsa perché capita una sola volta nella vita. Sorridete, piangete, gridate, state in silenzio, divertitevi. Dopo tutto questo, la vita continua. Sarete persone diverse rispetto a quelle che avevano paura di salire su quel pazzo trenino. Ma non preoccupatevi: cambiare è sempre una buona idea.
Cosa state aspettando? Andate a comprare quel biglietto!
Antonietta
Da Bari in Repubblica Ceca per un anno