Un Natale a sorpresa
Syria
Da Roma in Thailandia per un anno
Quest’anno ho passato un compleanno ed un Natale fantastico.
Venerdì 22 dicembre, i miei amici mi hanno fatto una festa a sorpresa con l’anticipo di due giorni. Mentre stavo aspettavo l’inizio della competizione di canto mi sono venuti a chiamare e mi hanno mandato con una scusa in una classe.
“Syria devi vedere cos’è successo.” Mi urlavano.. ed io, preoccupata che fosse successo qualcosa, li seguii. Una volta entrata nell’aula, dove l’unica luce visibile nella stanza erano le mie candeline rosse di compleanno, tutti i miei amici hanno iniziato a cantarmi “Happy birthday” ed io ormai emozionata non riuscivo a smettere di sorridere.
Il giorno dopo, Sabato 23 dicembre, io e mia sorella coetanea abbiamo scalato una montagna e abbiamo passato la notte lì in compagnia di alcuni amici. Il 24 dicembre, la vigilia di Natale ed il mio compleanno, siamo tornate a casa per le 16:30 del pomeriggio dopo esserci fermate a mangiare un gelato. Mentre mi riposavo ascoltando la musica sul mio letto, convinta che ormai la giornata fosse finita, la nonna e la vicina di casa sono entrate nella mia stanza e mi hanno detto di andare nel giardino dietro casa. Mi hanno fatto sedere al buio davanti al tavolino e dopo aver visto arrivare verso di me mia sorella con una torta di compleanno realizzai. Fu così che mi venne fatta anche una seconda festa a sorpresa da parte dei parenti e dai vicini di casa. Mia sorella e mia madre mi hanno cucinato la pasta, la carne, patatine fritte e tante altre cose buone da mangiare e ho passato la serata a ballare con gli invitati. Mi sono divertita tantissimo e mi sono sentita a casa.
La mattina di Natale sono andata da mia sorella e le ho dato un regalo impacchettato. Dopo averle consegnato il pacchetto, sapendo che i thailandesi non scartano i regali davanti ad altre persone, sono andata nel bagno a finire di prepararmi. Uscita dal bagno mia sorella mi viene incontro e mi abbraccia dicendomi che il regalo le è piaciuto tantissimo. Sapendo che i Thailandesi non abbracciano perché gli abbracci non fanno parte della loro cultura, mia sorella mi ha resa felice, più di quanto già non lo fossi.
Il resto della giornata l’ho trascorso a scuola. Qui in Thailandia le scuole rimangono aperte e sono gli studenti stessi che si impegnano ad addobbare con tantissimi alberi, luci e decorazioni fatte a mano i corridoi, le aule e i giardini. Arrivata a scuola per le 08:00, dopo l’inno nazionale e scolastico, i professori thailandesi e stranieri si sono esibiti sul palco scolastico ballando e cantando. Finito lo spettacolo mi sono diretta all’edificio dedicato alla lingua inglese e fu lì che iniziò la vera festa. Noi studenti iniziammo ad esibirci sul palco, a cantare, ballare, mangiare e farci tante foto.
Ricorderò queste giornate e questi sorrisi per sempre.
Con tutto l’amore del mondo, dalla Thailandia, Syria.
Syria
Da Roma in Thailandia per un anno