Un Natale diverso
Andrea
Da Belluno in Cina per un anno
Due sono i motivi per cui questo sarà un Natale speciale: il primo è che lo vivrò lontano da casa, dalla mia famiglia, dai miei amici e dalle tradizioni ed abitudini che contraddistinguono questo periodo, mentre il secondo è che il mio paese ospitante, la Cina, non lo festeggia minimamente.
In verità i Babbi alle finestre dei negozi ci sono, vedo anche qualche albero addobbato in alcune strade della città, alcune catene di ristoranti occidentali propongono perfino un piatto speciale per l’occasione.
Il Natale commerciale qui non manca: è infatti un ottimo pretesto per aumentare le vendite e spingere qualche famiglia ad importare la tradizione dello scambio dei doni. Non si riesce però a percepire lo spirito natalizio del quale qui non se ne conosce né il valore né il messaggio.
Per questo il venticinque dicembre lo passerò fra i banchi di scuola, seguendo le solite lezioni di cinese e di cultura cinese. In uno dei giorni più importanti dell’anno, nemmeno l’etichetta di “留学生 - studente internazionale” riuscirà a salvarmi.
Non si riesce però a percepire lo spirito natalizio del quale qui non se ne conosce né il valore né il messaggio
La giornata dovrebbe essere salvata dalla cena con gli altri studenti stranieri e i loro fratelli/sorelle ospitanti che ci tengono a rendere un po’ speciale questa nostra festa, che sanno essere molto importante.
Sarà sicuramente strano viverlo in questo modo, sapendo che nello stesso momento le nostre famiglie italiane staranno brindando dall’altra parte del globo, ma in fondo anche questo fa parte dell’esperienza e siamo orgogliosi di viverla così! Dovrà essere semplicemente un Natale diverso, che aggiungeremo alle pagine di questa nostra avventura, assieme alle altre decine di cose diverse che stiamo vivendo e che sempre porteremo con noi.
Abbiamo deciso di festeggiare il Natale e di conseguenza, fra una fetta di panettone italiano e una tazza di cioccolata calda, ci impegneremo per passarlo al meglio e in verità anche per farlo un po’ invidiare ai nostri amici cinesi…
Andrea
Da Belluno in Cina per un anno