Un viaggio nel polmone verde del mondo

Cristiana

Da Lecce in Brasile per un anno

Hai presente quando alle scuole medie nell'ora di geografia studiavi la foresta Amazzonica come il polmone del mondo, l'immensitá di verde che ci fornisce ossigeno?! E hai presente cosa si prova nel momento in cui la vivi per davvero quell'immensa foresta, la osservi da vicino, la esplori e la respiri?! Io si, e vorrei proprio raccontare come madre natura ha rapito il mio cuore e una compagnia di studenti da tutto il mondo che condividono culture ed emozioni hanno reso questo viaggio, alla scoperta del luogo piú prezioso del Brasile, indimenticabile.

Eravamo un gruppo numeroso di 50 ragazzi provenienti da tutto il mondo che come me stanno transcorrendo il loro anno all'estero qui in Brasile da 8 mesi. Abbiamo trascorso 10 giorni navigando sul Rio Negro, alla scoperta di nuovi popoli, costumi, culture e animali che padroneggiano la grande foresta Partendo da Manaus, la capitale dello stato dell'Amazzonia, abbiamo attraversato verso Nord il grande Rio Negro, visitando entrambe le sponde, a bordo di 3 battelli che sono stati la nostra casa per un po' di giorni.
Tra le escursioni previste quelle che mi hanno emozionato di piú sono state le visite ai principali padroni della foresta: le tribú indigene e gli animali che solo lí si possono incontrare. La tribú che noi abbiamo visitato é 100% civilizzata, il che vuol dire che ha contatti con la cittá e interagisce con estranei. Ci hanno accolti con i loro rituali con danza e musica, mostrandoci la loro vita quotidiana e spiegandoci le loro origini.

Essendo una tribú civilizzata, i loro figli frequentano la scuola normalmente, ma il mezzo di trasporto utilizzato per raggiungere la cittá é una piccola barchetta, mezzo di trasporto comune tra gli abitanti del Rio Negro.

La cosa che piú mi ha sorpreso é stata la semplicitá della loro vita quotidiana e il loro esser sempre felici pur sostanzialmente non avendo molto. Ció ci ha fatto riflettere a tutti noi studenti AFS ma non solo, ci ha arricchiti permettendoci di conoscere un altro stile di vita che era molto diverso rispetto ai nostri.

Abbiamo anche conosciuto una comunitá che viveva piú a nord del Rio, la quale assomigliava ad una vera e propria piccola cittá, con scuola, ospedale, piccoli bar e anche um campo di calcio, dove noi studenti AFS abbiamo avuto l'onore di perdere contro gli indigeni locali molto piú esperti a riguardo.
Avventurandoci anche di notte nella foresta e dormendo nella stessa su delle amache, l'abbiamo potuta vivere e osservare in prima persona capendo che l'immensa foresta non dorme mai! Abbiamo toccato con mano animali che mai avrei pensato di poter vedere in vita mia come il delfino rosa, abitante delle acque del Rio Negro, il tucano, le scimmiette, l'alligatore, il bradipo e un'anaconda vera e propria!!
Ho conosciuto abitanti locali semplici, sorridenti e felici di quello che avevano, una umile casa nella boscaglia, una barchetta per spostarsi e una foresta che offriva loro tutto ció di cui avevano bisogno. Pur non sapendo leggere né scrivere, avevano un bagaglio pieno di esperienze e coscenze sulla natura, sulle piante velenose e quelle medicinali, sul sole, sapendo l'ora esatta soltanto guardando la sua posizione e aiutandosi con esso a entrare ed uscire dalla foresta senza perdersi.

I paesaggi che ho osservato, gli odori, le sensazioni che ho provato (anche piantando un semplice albero) credo che siano state uniche e irripetibili, mi sono davvero innamorata di quel posto, delle persone che sin dal primo momento ti fanno sentire a casa, della natura che dobbiamo preservare e rispettare, di ogni tramonto e di ogni singolo intercambista che mi ha accompagnato in questa spedizione.

Sono davvero felice di aver avuto l'opportunitá di conoscere il cuore del Brasile e non solo: del mondo intero, che mi ha fatto riflettere emozionare e scoprire.
Valeu Amâzonas, obrigada por tudo!

Cristiana

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