Una luce sul particolare
Sara
Volontaria del centro locale di Ivrea
“Così vedo l'Italia” è il titolo del concorso fotografico che il Centro locale di Ivrea bandisce ogni anno, da sedici anni ormai.
Le sei fotografie più belle – scelte, da una giuria di esperti e volontari, fra le centinaia che tutti i ragazzi stranieri in Italia con Intercultura possono liberamente spedire - vengono proclamate a Ivrea, e i ragazzi vincitori sono premiati con un breve soggiorno in questa cittadina, ospitati dalle famiglie del Centro Locale.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella Sala Dorata del Comune di Ivrea giovedì 5 Maggio, alla presenza degli Assessori Comunali Augusto Vino e Laura Salvetti, della Presidente Nazionale di Intercultura Alda Protti e di un nutrito pubblico di famiglie ospitanti, di ragazzi di Intercultura, returnèe e in partenza, e di tanti volontari.
La prima classificata e' Isa Raquel, dal Brasile a Brindisi per un anno: la sua foto si intitola “Dal Finestrino”, uno scatto del suo primo giorno in Italia. Come dice lei stessa: “Questa foto dimostra che una casa, un paesaggio non deve essere per forza famoso per attirare l’attenzione, in Italia. Anche i particolari più semplici possono essere bellissimi: basta guardare.”
Cosi vedo l’Italia, piccola ma grande. Piena di culture e tradizioni speciali nascoste nelle diverse regioni dell’Italia, che aspettano di essere scoperte
Seconda classificata è Melisa, dalla Turchia a Brescia per un anno: la sua foto si intitola “Il Bummulu” che ha per soggetto un anziano signore intento a suonare uno strumento tradizionale, il bummulu, appunto. Lo ha fotografato a Ribera, in Sicilia, mentre un gruppo folkloristico ballava la tarantella per gli studenti di Intercultura. Ha scelto di stampare la foto in bianco e nero spiegando che “era una foto molto colorata, ma l'attenzione si sarebbe posata troppo sui colori, distraendo l'osservatore. Io volevo portare lo sguardo sulla persona”. Che in effetti risalta in tutta la sua intensità, sembra suonare davvero.
Poi c'è Giulia, terza classificata, dalla Russia ad Alba per un anno, con la foto “La finestra sul passato”, che ritrae un a porzione di muro, ad Aosta, in cui si vedono, tutti mescolati, finestre ed elementi architettonici appartenenti a diverse epoche storiche. Uno dei giurati ha spiegato così la motivazione del premio: “Prima di tutto perché trovo la foto bellissima, con un’angolazione splendida. Si vede un tratto di muro pieno di storia in cui si riflettono il cielo e altri palazzi. Ma l’ho scelta perché l’Italia è questo: la storia antica, che si intreccia con il contemporaneo senza rinnegare nulla e senza la prevalenza di una fase sull’altra, in una perfetta convivenza”.
Ci sono infine le tre foto menzionate: quella di Panna, dall’Ungheria a Cuneo per un anno, dal titolo “Nebbia a Torino”, quella di Veronika, dalla Russia a Rionero in Vulture per un anno, autrice di “Sopra e sotto”e quella di Silvan dall’Austria a Putignano per un anno, con la foto “Tramonto del sole”. Le prime due hanno lo stesso elemento caratteristico: la nebbia. Come spiega Veronika “non tutta l’Italia è assolata, come al Sud, ci sono i paesi nebbiosi e mistici come al Nord. Mi piace che l’Italia è diversa tra Nord e Sud, diversa non solo nei paesaggi ma anche nel modo di mangiare, parlare, vivere…” nessuno in Italia ama la nebbia, che a tutti ricorda i freddi e umidi inverni del Nord. Eppure in queste foto diventa un elemento di pura bellezza che sfuma i contorni, come un filtro naturale posto davanti all'obiettivo. L'ultima foto è una conclusione perfetta: il tramonto del sole fra due trulli che formano, con le linee dei loro tetti, un angolo verso il basso in cui il sole scende, proprio nel mezzo.
L'Italia è tutta “belisssima”, non solo i posti famosi e turistici. Basta guardare
Queste fotografie, insieme alle tante che come ogni anno sono arrivate ad Ivrea, mettono in luce particolari inaspettati e insoliti, visti con altri occhi, attraverso lo sguardo di chi non è abituato a guardare l'Italia. Occhi nuovi, appena arrivati da terre anche molto lontane, liberi da pregiudizi, e, per una volta, anche dai soliti stereotipi: la pasta, la pizza, baffo nero e mandolino.
Una luce sui particolari, su cose inconsuete, a prima vista poco importanti e di sicuro non ricorrenti, fino a diventare logore e abitudinarie. Come ha detto col suo accento portoghese la vincitrice: “L'Italia è tutta “belisssima”, non solo i posti famosi e turistici. Basta guardare.”
Raccoglie ed esprime il sentire di tutti il commento di Melisa: “Cosi vedo l’Italia, piccola ma grande. Piena di culture e tradizioni speciali nascoste nelle diverse regioni dell’Italia, che aspettano di essere scoperte.”
Sara
Volontaria del centro locale di Ivrea