Volete sapere com’è il primo giorno di scuola negli USA?

Arianna

da Ravenna negli USA per un anno

Buona sera e buon mercoledì a tutti!! Ebbene sì, ormai una settimana e mezzo fa è iniziata la scuola! Finalmente, non ne potevo più di stare in casa ad annoiarmi, adesso sì che avrò un bel po’ di roba da fare!

In ogni caso ora sono qui e prima di raccontarvi un po’ com’è andata, volevo riportarmi le prime pagine del mio diario del primo giorno di scuola.

Tra l’eccitata e il terrorizzata lunedì 24 agosto mi sono alzata presto (alle 6.00!), preparata, ho preso il mio zaino e… alla volta della fermata del bus! Circa dieci minuti di camminata immersi nel bosco (abito in un quartiere fantastico, in mezzo alla natura: ci sono un sacco di alberi e di animali, spesso scoiattoli, uccellini o addirittura cervi, ti attraversano la strada!) con un’assonnata Malia al mio fianco, ecco finalmente l’angolo di strada dove possiamo accovacciarci e aspettare il nostro mezzo. Dopo poco, un rumoroso e vecchio bus giallo fa la sua comparsa dietro la curva e l’autista (una signora di colore supersimpatica!) ci fa salire e ci saluta “Goodmorning!”, troppo stanca per rispondere faccio il più bel sorriso possibile e salgo su. Malia saluta un paio di persone, si passa alle consuete presentazioni e poi finalmente posso accasciarmi su uno dei sedili liberi e appoggiare lo zaino accanto a me.

Svegliarsi, fatto. Arrivare alla fermata, fatto. Prendere il bus, fatto. Trovare un posto, fatto.

Ripasso per un po’ la mia lista mentale, ma poi sono troppo stanca, troppo entusiasta, troppo nervosa. Cerco di rilassarmi guardando fuori dalla finestra, studiando le persone che vedo ai lati della strada o i ragazzi che salgono alle fermate successive. Poi mi incanto davanti a una palla rossa e incandescente che si alza prepotente oltre i tetti delle case… e sì, è l’alba… qualcosa mi dice che vederla tutti i giorni mi farà passare la voglia di tirare fuori il cellulare e scattare un paio di foto, comunque è davvero un bello spettacolo.

Una curva, un ponte, un’altra curva, ed ecco finalmente l’edificio basso ed esteso della Mt. Hebron High School che si presenta davanti ai nostri occhi. Il parcheggio è pieno di macchine e davanti all’entrata principale una fila ordinata di bus gialli mi impedisce di vedere gli studenti che si affannano verso l’entrata. L’autista parcheggia e tutti scendono veloci. Io mi affretto a rimettere il telefono nella tasca davanti e controllo ancora una volta di aver in mano la mia schedule (orario con professori, materie e classi), poi mi alzo e cerco goffamente di mettermi lo zaino mentre avanzo per il corridoio stretto del pullman. Diciamo che non ci riesco proprio del tutto e colpisco un paio di ragazzi attorno a me….ops. Cerco di non cadere mentre scendo e..finalmente fuori.

Famiglia, amici, scuola, divertimento: gli ingredienti dell'anno magico di Arianna negli USA

Mi aggrego a Malia e alle sue amiche e insieme entriamo nel fiume di studenti che stanno entrando. Sono le 7:00, le lezioni non inizieranno prima delle 7:20, quindi ho tutto il tempo per cercare una mappa e per recarmi nella prima classe.

A malincuore saluto Malia, l’unica persona familiare in questo marasma infinito, e mi dirigo verso la reception dove spero di trovare quello che cerco. Con mia grande gioia vedo un banchetto con una pila di cartine della scuola, ne prendo un paio e cerco un angolo tranquillo per consultarle.

La stanza 101….no questo è il secondo piano! Volto il foglio scocciata, dov’è, dov’è?? Eccola! Beh, è anche abbastanza vicina all’entrata, devo solo andare giù di qua, poi svoltare di là e… ma questo corridoio da dove sbuca, non c’è sulla mappa! Oh cavolo, ma dove sono finita?!

Corridoi tutti uguali, studenti tutti uguali, nessun punto di riferimento. Il mio incubo peggiore.

Per fortuna trovo un inserviente scolastico (hanno la maglia della scuola, sono facilmente riconoscibili!) a cui chiedo informazioni. Praticamente devo tornare indietro, al punto di partenza! Ho sbagliato ad orientare la cartina e quindi ho girato dalla parte sbagliata!! Vabbé, poco male, ho ancora 10 minuti. Ritorno sui miei passi e poi seguo le istruzioni appena ricevute e eccola! È proprio lei, la classe 101.

Sistemo i capelli, mi aggiusto il vestito, raddrizzo la schiena, abbasso le spalle. Poi tiro un grosso sospiro, mi faccio coraggio e… Cavolo Ari quanto ti ci vuole?! La classe è vuota, c’è solo la prof. e un’altra tizia in fondo, devi solo allungare la mano e far girare la maniglia, su!!

Apro la porta ed entro.

Beh, sì ecco l’inizio è andato all’incirca così, ero molto nervosa! Comunque alla fine è andata molto bene, mi sono presentata ai vari professori all’inizio di ogni lezione, ho capito praticamente tutto, anche se in realtà oggi ci hanno perlopiù presentato il programma e consegnato miliardi di moduli riguardanti il regolamento e il comportamento scolastico da compilare e firmare assieme ai genitori. In ogni caso… com’è la scuola americana?! Esattamente come nei film, solo senza gente che inizia a cantare a caso e senza troppa divisione tra i vari gruppi sociali (tipo quelli famosi, i nerd, gli asiatici, i musicisti, ecc.).

I professori sono simpatici e disponibili, sempre pronti ad aiutare e a renderti il lavoro più leggero e divertente. Si cambia classe ogni ora, e quindi si cambiano anche compagni, e questo è un po’ un casino, ma col tempo mi ci abituerò.

Poi c’è la mensa, qui chiamata "Cafeteria", una sala luminosa piena di voci, colori e trambusto! La scuola offre anche la possibilità di comprare il pasto lì in mensa, ma quasi nessuno usufruisce del servizio perché è costoso e non proprio salutare, quindi anch’io mi porto il pranzo da casa.

Le materie sono tante e variegate: c'è inglese (il nostro italiano), matematica, scienze, geometria, biologia fisica, chimica, storia degli Stati Uniti d'America, studi sociali (che vanno da studio del governo americano a sociologia), psicologia, lingue (spagnolo, francese, tedesco e latino), teatro, arte, musica, danza (sì, ci sono classi con gli specchi e la sbarra!!), coro, educazione fisica, e molto altro! Insomma la scuola è il polo della vita dei ragazzi, è il loro punto di riferimento, di divertimento e di crescita! In Italia, appena usciamo da scuola non siamo più "sotto la loro responsabilità", sì magari ogni tanto c'è un professore un po' più disponibile che ti risponde alle mail o ti scrive su Edmodo, ma qui è molto diverso, qui la scuola non vuole farti uscire mai! Finite le lezioni infatti ci sono gli sport offerti dalla scuola dal lacrosse al football (football americano), dal soccer (calcio) alla pallavolo. Poi per chi vuole ci sono i club, da quello di scacchi a quello del trono di spade, da matematica a teatro e da quello della band a quello che si occupa dell’ambiente o di fare volontariato!

Insomma non è inusuale qui tornare a casa alle 6.00 p.m.!!

Comunque io ho scelto delle materie che mi piacessero e che potessero più o meno corrispondere a quelle italiane e poi alcune me le ha consigliate il mio counselor, quindi le ho dovute mettere per forza. Faccio Storia del Governo Americano, Teatro, Storia degli Stati Uniti, Matematica, Anatomia e Fisiologia, Inglese e Latino!! Per ora non ho trovato grandi difficoltà a seguire le lezioni, ovviamente ci sono materie che mi richiedono più lavoro a casa (anche solo per memorizzare termini o date) e altre che me ne richiedono di meno ma richiedono grande partecipazione a scuola (per giochi o discussioni), insomma mi sto divertendo e sto imparando un sacco di cose e facendo un sacco di attività divertentissime!!

Nel corso di teatro facciamo giochi e “bans”, un po’ come agli scout (alcuni sono molto simili!!). Con inglese leggiamo testi di autori, scriviamo nostri racconti, facciamo poster sulle nostre filosofie di vita, il tutto discutendone sempre in classe!! Poi per scienze andremo spesso in laboratorio, osserveremo e sezioneremo animali e piante!!

Insomma mi sembra di essere nella scuola dei sogni, quella che tutti vorrebbero. Ovviamente però ci sono anche gli aspetti negativi, come la stanchezza di dover sostenere sei ore di scuola in una lingua straniera, la frustrazione quando durante i pranzi fai fatica a inserirti nella conversazione delle tue compagne di corso (a volte fai persino fatica a seguire e a capire quello che dicono!), il dover tradurre un po’ di cose mentre fai i compiti, il tornare a casa alle 3.00…

Ma non lamentiamoci troppo, sta andando veramente tutto alla grande!

Venerdì poi sono stata alla “Back to school dance!” e mi sono divertita un sacco!! Il tema era la Hula, il ballo hawaiano, e quindi tutti erano vestiti con camicie variopinte e fiori in testa…è stato davvero fantastico!! Quando sono arrivata ho consegnato il biglietto all’entrata e poi ho superato il bancone e… sono entrata in un tunnel fatto di stelle filanti e foglie di palma ai lati del quale c’erano un sacco di ragazzi e professori che applaudivano e ti salutavano, alcuni mi hanno anche dato il cinque, il tutto per darti il benvenuto!! Poi si entrava in palestra…luci soffuse e musica a palla!!

Poi nel week end abbiamo fatto un barbecue con tutti gli amici dei miei genitori ospitanti (e ovviamente i relativi figli), è stato divertente e interessante perché sono entrata nel vivo di una tipica esperienza americana…tra hot dog, hamburger e insalata di pollo ho passato davvero una bella giornata!! Ovviamente ho anche chiacchierato con svariate persone e ho fatto amicizia con un sacco di ragazze della mia età, e anche con alcune più piccole. Il momento più bello è stato poi quando abbiamo acceso il fuoco e ci siamo messi ad cuocere marshmallow!!

Ora devo proprio andare perché ho un appuntamento con la mia Liaison, Susie, dobbiamo parlare un po’ di come sta andando la mia esperienza fin ora, quindi andiamo a fare due chiacchiere in un bar.

Ciao a tutti!

Arianna

da Ravenna negli USA per un anno

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