Forza dieci, una storia dieci storie

I volontari del Centro Locale di Sciacca

insieme alle mamme invianti dei ragazzi all'estero

I volontari del Centro Locale di Sciacca ci raccontano la testimonianza, gli aneddoti e le emozioni delle mamme dei dieci ragazzi partiti la scorsa estate ed ora all'estero per frequentare il quarto anno di liceo in Paesi di quattro continenti.
Forza dieci. È la forza del mare in burrasca. Una metafora che può essere adottata nei momenti più duri dell’esperienza di vita lontano da casa. Dura ma molto gratificante per i genitori che hanno i propri “pulcini” sedicenni a migliaia di chilometri di distanza.
Forza dieci! È l’incoraggiamento che come volontari del Centro locale di Sciacca di Intercultura abbiamo dato alle mamme dei dieci ragazzi partiti dal nostro Centro Locale: Mara e Rebecca in Danimarca, Rosita e Chiara in Brasile, Costanza e Giulia negli USA, Sofia (vincitrice della borsa I.L.S.O. di Michele Vincenzo Sarullo di Ribera) in Portogallo, Martina in Belgio Fiammingo, Giorgia in Argentina e Davide in Russia.

Nell’incontro, davanti a bricchi di tè fumante, torte e dolcetti, sono emerse riflessioni sull’esperienza non proprio scontate. Alla domanda “Siete fiere dei vostri figli e perché?”, la risposta unanime è stata “Certamente, siamo molto orgogliose”. Le motivazioni, però, sono state varie: determinazione, forza, consapevolezza di sé e delle proprie forze, capacità di sostenere la famiglia lontana nei momenti di nostalgia delle “mamme italiane”, maturità, crescita.
Nelle parole delle rispettive mamme, tutte fiere dei loro figli, scopriamo qualcosa di molto profondo: “Giorgia è molto determinata, seria, responsabile, ed è cresciuta grazie a questa esperienza in Argentina” chiosa mamma Audienza; “Martina ha dimostrato che la decisione di affrontare questa avventura non era soltanto frutto di un capriccio adolescenziale ma voglia di fare un consapevole percorso di crescita con determinazione e volontà.” afferma mamma Gabriella della sua piccola in Belgio Fiammingo; “Non sapevo che Chiara avesse un carattere così forte. Per tutte le esperienze che ha vissuto, ha fatto cose molto più grandi di lei.” fiera mamma Paola, rivolgendo il suo pensiero al Brasile.

“Rebecca è forte; è stata sempre una donnina giudiziosa e determinata, ed è stato abbastanza naturale per noi appoggiarla nella sua scelta di recarsi in Danimarca.”emozionata mamma Mirella; “Costanza ha dimostrato di sapersela cavare e mostra una maturità superiore a quello che pensavo, perché noi i figli li consideriamo sempre bambini” confessa mamma Mariella, ma pensando all’ultima conversazione con la figlia in USA, racconta: “Di recente Costanza ci diceva che ci sono “momenti difficili durante l’esperienza di scambio, ma bisogna sapersi adattare e non mollare mai, perché poi si scopre che spesso questi sono finti problemi, facilmente superabili.”

Mamma Giusi spiega: “Mara, attualmente in Danimarca, oggi ha una marcia in più. I nostri figli sono abituati a noi che li coccoliamo e li accompagniamo dappertutto e li sosteniamo sempre. In una situazione diversa, non protetta, Mara ha dimostrato carattere perché è molto orgogliosa e vuole cavarsela da sola. Certo l’avere accolto a casa nostra una studentessa turca per un anno, sempre con l’Associazione Intercultura, l’ha preparato all’esperienza.”
Come in un fiume in piena, le mamme continuano a raccontare i cambiamenti dei loro figli. Mamma Enza, parlando della sua “americana” evidenzia come “Giulia oggi si mette in gioco in un mondo così diverso, e comunque ha voglia di sperimentare.”; Forte anche la testimonianza di mamma Saveria: “Rosita nei primi mesi in Brasile ha incontrato delle difficoltà obiettive, ma mi diceva: Mamma, lascia fare a me: stai tranquilla. Ha dimostrato molta maturità e vedo che sta cominciando a osservare la vita con altri occhi. Questa esperienza l’ha cambiata e preparata ad affrontare le difficoltà della vita.”

Visibilmente colpita del figlio in Russia, anche mamma Marinella: “Davide ha anche oltrepassato le mie aspettative per come era il suo stile di vita ed i suo modo di fare in famiglia. Lì si è rimboccato le maniche ed ha affrontato le varie esperienze positive e negative. Anche nell’affrontare le conseguenze di un incidente da passeggero di uno slittino, ha mostrato decisione di continuare a vivere in pieno l’esperienza.” Maggiormente consapevole mamma Rosanna: “Sofia è stata sempre autonoma, sin da piccola, e spesso un sostegno per noi, consapevole che sia io che mio marito purtroppo non abbiamo potuto avere il sostegno delle nostre famiglie. In Portogallo, Sofia ha messo a frutto tutto quello che le abbiamo insegnato ed ha anche dimostrato quanto è fiera di noi.”
"Questa esperienza l’ha cambiata e preparata ad affrontare le difficoltà della vita"
Il forte legame con la famiglia naturale, e un dialogo intenso e profondo con i ragazzi lontani, sono tra le cose che molte mamme hanno scoperto in questi sette mesi.“Sofia e noi abbiamo scoperto l’immenso amore nella nostra famiglia, cosa che a volte diamo per scontato” e per la mamma di Martina “la solidità del rapporto tra genitori e figli va al di là delle distanze. Si riesce a mantenere un dialogo colloquiale e confidenziale. Dispiace non esserle vicini, ma in alcuni momenti è come se lei fosse poco distante da casa e solo per poco tempo.” Un'altra voce: “Anche se Costanza è lontana è sempre presente nella nostra vita e noi nella sua perché ci fa partecipi delle sue esperienze. E un anno passa prima di quanto non pensassimo.”
La mamma di Giulia afferma: “Ora so che sono riuscita a trasmetterle la voglia di affrontare situazioni diverse e questo mi dà la tranquillità che se la caverà sempre e potràspiccare il volo in modo autonomo e con discernimento.” La mamma di Rosita ha scoperto che “noi famiglie stiamo facendo un percorso inatteso a cui non siamoabbastanza preparati.” Conferme, invece, per la mamma di Rebecca che “dimostra una grande concretezza.” Ma c’è anche chi ha potuto verificare la piena genitorialità della famiglia ospitante “il papà ospitante, non solo si è attivato perché Davide fosse curato e assistito nel migliore dei modi, ma mi ha scritto per primo una mail affettuosa (in russo!) per rassicurarmi.”
In attesa per altre mamme è la propria capacità di gestire la lontananza con serenità. Per la mamma di Giorgia “non è facile, soprattutto a Natale; però, me ne sono fatta una ragione perché Giorgia ha lottato per raggiungere questo obiettivo, è lei che mi ha dato coraggio e ce l’ho fatta!” Aggiunge la mamma di Mara: “Sono stata brava perché non mi aspettavo di riuscire a gestire la distanza e il lungo periodo di lontananza.” E conclude la mamma di Chiara: “Il tempo passa e siamo già alla fine, e tra poco la rivedrò!”

I volontari del Centro Locale di Sciacca

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