La spinta al cambiamento
Marica
da Irsina in India per un programma scolastico annuale
Gli studenti che partecipano ai programmi di Intercultura hanno un punto di vista privilegiato sul mondo ed è per questo che abbiamo chiesto loro di raccontare un aspetto della cultura del loro Paese ospitante che li ha colpiti, in merito al ruolo della donna, ai diritti umani, all'ambiente, alla povertà, all'accesso all'istruzione ma anche a ciò che davano per scontato.
Un modo per riflettere sugli obiettivi dell’Agenda 2030 promossi dall’ONU e in Italia portati avanti anche dall’ASviS, l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, a cui la nostra Associazione aderisce.
Marica, di Irsina, si trova in Gujarat, in India. Il subcontinente indiano si sta espandendo a ritmi vertiginosi, con i conseguenti risvolti negativi dal punto di vista dell’impatto ambientale. Il premier nazionalista Modi, tra le tante iniziative di cui si fa promotore, ha pensato di sensibilizzare il suo immenso popolo anche su queste tematiche.
Attualmente, l’India è il terzo Paese per il consumo della plastica e si stima che i rifiuti di plastica si aggirano intorno ai 4.5 milioni di tonnellate all’anno. Inoltre, anche le sacre mucche sono vittime dei rifiuti di plastica. Tuttavia, l’India ha da poco adottato una legge nazionale che abolisce l’utilizzo della plastica monouso e per realizzare il sogno di Mahatma Gandhi di un'India pulita e igienica, il primo ministro indiano Shri Narendra Modi ha dato il via alla pulizia, facendo di Swachh Bharat Abhiyan un movimento di massa in tutta la nazione e diffondendo il famoso mantra “Na gandagi karenge, Na karne denge" ossia "non sporcheremo né lasceremo che gli altri sporchino".
Io stessa ho partecipato a una protesta che riflette la determinazione e lo spirito di cambiamento in molti studenti al fine di vivere in un mondo migliore. La protesta era organizzata da molte istituzioni scolastiche aveva il nome di “Clean city, green city”. Noi studenti che, muniti di guanti e busta riciclabile, abbiamo pulito il parco pubblico. Non hanno partecipato solo i giovani ma è dai giovani che è partita la spinta al cambiamento. Tanti insegnanti e genitori con cartelloni in mano hanno preso parte alla protesta allo scopo di trasmettere quanta più consapevolezza ambientale e far riflettere chiunque non pensi prima di aprire un pacco di patatine e gettare la carta per terra e per sensibilizzare la gente a un uso responsabile della plastica, materiale irrinunciabile per la sua grande versatilità, ma altrettanto dannoso se disperso nell'ambiente.
Marica
da Irsina in India per un programma scolastico annuale