Natura, campeggio, Norvegia
Giulia
Da Rovigo per un anno scolastico in Norvegia
Durante i mesi trascorsi in Norvegia ho imparato ad amare la natura. Per i norvegesi è davvero importante trascorrere del tempo all’aria aperta, soprattutto dopo un inverno molto lungo, e poco alla volta mi hanno insegnato ad apprezzare questo lato della vita quotidiana.
Nel tempo libero ho avuto la possibilità di passare molte giornate al cottage di famiglia, dove abbiamo sciato tantissimo, fatto campeggio e trascorso del tempo insieme. Insieme alla famiglia ospitante di una ragazza tedesca ho anche fatto kayak per la prima volta.
Nel tempo libero ho avuto la possibilità di passare molte giornate al cottage di famiglia, dove abbiamo sciato tantissimo, fatto campeggio e trascorso del tempo insieme. Insieme alla famiglia ospitante di una ragazza tedesca ho anche fatto kayak per la prima volta.
I rapporti con la famiglia ospitante non hanno fatto altro che migliorare. Ci sono stati alti a bassi, come penso sia normale in ogni famiglia, ma penso che il legame che si è creato con loro sia molto forte e sarà una delle cose che mi mancherà di più una volta tornata a casa. Uno dei weekend passati al cottage eravamo solo io e i miei genitori ospitanti, siamo andati a sciare nonostante la neve fosse già mezza sciolta. Era a metà maggio, è stato incredibile.
Devo dire che di aspetti negativi non ne ho trovati molti, in questo Paese - forse la freddezza iniziale da parte delle persone. Inizialmente anche io sono molto timida, e quindi trovarmi dall’altra parte qualcuno altrettanto chiuso non è stato sempre facile. Uno stereotipo è la freddezza dei norvegesi nei confronti di quelli che conoscono, ma poi una volta che li conosci trovi qualcuno pronto a darti una mano in ogni occasione.
Credo che un’esperienza del genere sia da fare nella vita per crescita e scoperta personale, per mettere in discussioni sé stessi. Anche se non sono mancate le difficoltà, posso dire che ne è valsa la pena.
Credo che un’esperienza del genere sia da fare nella vita per crescita e scoperta personale, per mettere in discussioni sé stessi. Anche se non sono mancate le difficoltà, posso dire che ne è valsa la pena.
Giulia
Da Rovigo per un anno scolastico in Norvegia