Con Elif e Yumi
che bello riscoprirsi famiglia

Silvia e Luciano

Genitori ospitanti di Yumi dal Giappone e Elif dalla Turchia

Quando Giovanni, nostro figlio naturale, ha cominciato il percorso di selezione per il programma annuale all’estero, ci siamo resi conto che senza la disponibilità di famiglie cha e a titolo volontario e gratuito decidono di ospitare, tutti questi ragazzi non potrebbero vivere la loro esperienza.
Abbiamo quindi deciso di proporci come famiglia ospitante, anche per vivere in parallelo l’avventura di Giovanni, per capire più da vicino cosa avrebbe vissuto, compiendo noi stessi un’esperienza speculare e simile. Inoltre abbiamo pensato che sarebbe stato un ottimo modo per colmare il vuoto che avrebbe lasciato in casa a noi e alla sorella minore Arianna, nonché la possibilità di distogliere la nostra attenzione continua verso di lui.

E così nella nostra famiglia è arrivata Yumi dal Giappone, con il suo delicato sorriso, la sua innata eleganza, la sua formalità, il suo rispetto verso gli adulti, il suo coraggio e la sua caparbietà. Non ce li aspettavamo, non avevamo aspettative nei confronti della nostra nuova figlia e nemmeno nei confronti dell’esperienza in generale, avevamo solo molto entusiasmo e molta voglia di farle conoscere la nostra cultura, il nostro modo di vivere, il nostro territorio. E così è stato.
Insieme a lei abbiamo fatto di tutto! Siamo andati a mostre, concerti, abbiamo fatto giri in bicicletta, marce, abbiamo sciato, fatto escursioni con le ciaspole, siamo andati in slitta…
Yumi era molto aperta a nuove esperienze, si fidava di noi e voleva provare a fare tutto. Contemporaneamente sentivamo meno la mancanza di Giovanni, che in Norvegia stava vivendo la sua esperienza, perché eravamo concentrati su Yumi e su come accompagnarla nella sua, di esperienza!

La maggiore difficoltà è stata accettare il suo modo silenzioso di stare in famiglia, che spesso non ci faceva comprendere i suoi sentimenti e le sue emozioni. Crediamo che la grande differenza culturale non ci abbia favorito nel capire il suo modo di comunicare, ma abbiamo superato questo scoglio con l’affetto e la fiducia nei suoi confronti. Grazie a Yumi abbiamo riconosciuto il grande rispetto dei ruoli: a differenza dei nostri ragazzi italiani, Yumi è molto rispettosa di noi genitori e degli adulti in generale, sia in quello che dice, ma soprattutto in come si comporta: sempre due passi indietro, molto educata, attenta a non sfiorarci… Abbiamo poi imparato che si può stare bene con gli altri anche se si sta in silenzio.
Per noi diventare famiglia ospitante è stata “una botta di vita”: ha portato grande novità, ha ampliato i nostri orizzonti guardando le cose da un’altra prospettiva.Dopo questa esperienza ci sentiamo più aperti mentalmente e affettivamente, più disponibili ad accettare e ad accogliere il diverso e più flessibili nel gestire i cambiamenti; l’avventura ha indubbiamente richiesto un grande impegno da parte di tutta la famiglia, una dedizione quotidiana nel cercare i mezzi per comunicare, per capire Yumi e per trovare una nuova sintonia famigliare. Purtroppo l’esperienza di Yumi è finita in anticipo a causa del Covid, proprio nel momento in cui stava riuscendo ad aprirsi e a mostrarci le sue emozioni… Lo fa ora, a distanza: ha passato l’esame per entrare all’università per il turismo e ci ha detto che è merito nostro se ha trovato la sua strada.

Anche Giovanni quest’anno ha iniziato l’università e quindi non è a casa durante la settimana. La gioia più bella è stata sentire Arianna chiederci: visto che Giovanni è via, perché non ospitiamo ancora?
E così ora con noi c’è Elif, dalla Turchia. È tutta un’altra storia e la stiamo vivendo con lo stesso entusiasmo, la stessa gioia, ma con una maggiore consapevolezza.
Come Yumi, anche Elif è sempre sorridente: è felice di essere qui e sta cercando di vivere appieno la sua esperienza. Ha caratteristiche molto diverse da Yumi: è estroversa, le piace chiacchierare, raccontare di sé e del suo Paese, cerca il contatto fisico, esprime facilmente le sue emozioni, sia positive che negative, e tutto questo ci permette di vivere un rapporto familiare più completo.

Anche noi siamo diversi, grazie alla consapevolezza acquisita durante l’esperienza con Yumi e nei mesi successivi alla sua partenza: stiamo affrontando questa nuova avventura con maggiore pazienza, maggiore attenzione all’ascolto, maggior leggerezza...
Siamo convinti che alla base di tutto sia necessario accogliere con affetto. È questo il principale consiglio che ci sentiamo di dare alle famiglie che vogliono intraprendere questa esperienza,insieme alla voglia di mettersi in gioco, senza timori e senza troppi dubbi, anche perché le famiglie ospitanti non sono sole. I volontari ci hanno accompagnato passo passo nel corso dei mesi, dandoci i suggerimenti giusti e trasmettendoci serenità anche nei momenti di difficoltà che inevitabilmente fanno parte del gioco.

Dopo quasi due anni di chiusura, di paure, di tristezza e di ansia a causa della pandemia, accogliere Elif è stata una ventata d’aria fresca. Il suo modo gioioso e vitale di stare in famiglia ci sta distogliendo dai soliti discorsi e dai soliti pensieri, e ha riacceso forte in noi la speranza di un rapido ritorno alla normalità di cui tutti abbiamo bisogno.

Silvia e Luciano

Genitori ospitanti di Yumi dal Giappone e Elif dalla Turchia

  • Prossima Storia

    Incontro inatteso

    Come al solito, arrivo all’inizio dell’estate e non ho ancora deciso cosa farò nelle vacanze. E’ cosi da sempre, un po’ perché non riesco a decidere e un po’ per pigrizia. Ogni anno a luglio affermo...

    Aurora

    Mamma ospitante di Guo, dalla Cina in Italia per un anno

  • Prossima Storia

    Essere ospitati e ospitare... al tempo del Covid

    La pandemia non ha chiuso le porte di tante famiglie che coraggiose hanno deciso di intraprendere un’esperienza di ospitalità. Mamma Francesca, Pietro e Giulia quest’anno hanno deciso di condividere la loro casa di Como con...

    Martìn Nico con Francesca, Pietro e Giulia

    da Salta (Argentina) a Como per un anno con la sua famiglia ospitante

  • Prossima Storia

    Tre mesi con Anna in assenza di Marco

    Settembre. Abbiamo accompagnato Marco a Roma e lo abbiamo lasciato nelle mani dei volontari dell'Associazione... un abbraccione veloce perché le lacrime sono in agguato e nessuno di noi ha voglia di lasciarsele scappare, un ultimo bacio...

    Monica

    Mamma ospitante di Anna, dalla Russia a Jesi per tre mesi

  • Prossima Storia

    Da studentessa accolta a Milano a sorella ospitante in Polonia

    Sono Aleksandra e vengo da Lubin, una cittadina nell’ovest della Polonia. Nel 2020 ho preso una decisione che ha cambiato tutto nella mia vita. Ho deciso di andare in Italia e viverci per 10 mesi. Ho scelto AFS completamente per caso,...

    Aleksandra

    studentessa polacca accolta a Milano e sorella ospitante di una studentessa italiana

Welcome to Intercultura (AFS Italy) website! Where do you want to go?
- If you want to know more about Intercultura, click here
- If you want to know more about studying in Italy with Intercultura, click here
- Sprechen Sie Deutsch? Hier Klicken
- If you want to visit the full website (Italian only), click here