I miei primi mesi a Jakarta

Mariasia

Da Napoli in Indonesia per un anno

Ciao, sono Asia. Ho 16 anni e vengo da Napoli, ma fondamentalmente non so chi sia la persona che sta scrivendo. Di una cosa sono sicura: sono una persona migliore rispetto solo a tre mesi fa. Il mio migliorare lo devo a quest'esperienza. Intercultura mi ha dato tanto: una borsa di studio sovvenzionata in parte da un'agenzia che prima non conoscevo minimamente (Nuova Erreplast Srl), ma in parte anche da una raccolta fondi ''In Memoria di Tullia Ciotola'', perché Tullia è nella memoria di tutti coloro che le volevano bene, e adesso lo è anche nella mia. È grazie a loro se mi ritengo tra le persone più felici al mondo. Dall'Italia mi ritrovo a vivere il mio anno all'estero in Indonesia. Quando mi chiedono come me la passo mi limito a rispondere ''Benissimo'', perché in realtà potrei iniziare a raccontare ora e finire dopo domani, per questo vi racconterò brevemente le mie prime impressioni.

Parto dal fatto che, qualunque sia il paese in cui si va, lasciare la propria famiglia, i propri amici e il proprio posto non é per niente facile, sono stati moltissimi i momenti di forte nostalgia, ma è qui che mi vedo crescere a poco a poco. Tutto ciò che bisogna fare è lasciare alle cose il tempo di fare il loro corso, è tutta una questione di abitudine. Mi ci é voluto un po' ad abituarmi certo, però ora questa è la mia routine: sveglia alle 5, colazione con la mia famiglia e alle 6:30 si entra a scuola. Le scuole qui sono veramente bellissime, spero che le foto rendano la realtà.

Il primo giorno di scuola non è andato affatto bene: 7 agosto, nel bel mezzo dell'estate italiana. Avevo una gran nostalgia di casa. Il primo periodo qui non ho fatto molto a scuola a causa del mio non capire la lingua, ma adesso grazie all'aiuto dei volontari, della famiglia e dei miei amici, mi risulta più facile stare al passo con la mia classe. Ora a scuola ci vado con piacere, le lezioni terminano alle 15 e ci sono sempre tantissime attività extracurricolari da fare. Io prendo parte a quelle di danza tradizionale e di badminton.
  • Mariasia al momento della consegna delle Borse di Studio
  • Mariasia incontra sua sorella ospitante per la prima volta

Alcuni scatti dalla vita di Mariasia in Indonesia

La scuola indonesiana è molto diversa da quella italiana, qui ci sono le differenze principali:

1. L'uniforme, ogni giorno diversa, abbastanza comoda perché la mattina non perdi tempo a scegliere cosa indossare.

2. Il programma di studi, diviso solo in quello sociale e quello scientifico.

3. In Indonesia ci sono tre classi alle scuole superiori, a differenza delle cinque in Italia.

4. Le numerose attività extracurricolari, vanno dal corso di giapponese a quello di inglese e dal calcio alla danza tradizionale.

5. La ''cerimonia della bandiera'', che nella mia scuola si tiene ogni lunedì. Consiste nel riunirci tutti in giardino a cantare l'inno nazionale, è un momento molto bello.

6. La struttura delle scuole qui é molto diversa, ma sicuramente più bella di quella italiana. Adoro la mia scuola.

7. Ci sono due principali pause nella giornata: una alle 9:30 e un'altra alle 12:30, dopo esserci divisi in tutta la scuola per religione ed aver svolto l'attività religiosa, un momento molto divertente in cui conosci molte persone.

Il rapporto con gli insegnanti? Molto amichevole ma anche molto rispettoso, insomma il giusto.

Mi ricorderò per sempre dell' Indonesia come il posto il cui le persone non perdono mai il controllo e fanno tutto con la massima calma, che hanno trasmesso anche a me.
Beh, non vorrei rivelarvi altre cose su questo bellissimo Paese tutto da scoprire e da capire. Sappiate che ci sono moltissimi motivi per cui metterlo tra la vostra lista di Paesi. Nella mia lista era al primo posto ed é anche per questo che sono felicissima di questa grande opportunità e non ringrazierò mai abbastanza tutti coloro che hanno contribuito, ma un grazie vorrei anche farlo a me stessa e alla mia grande forza di volontà.

Mariasia

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