Il mio primo dìa al colegio
Giorgia
da Rionero in Vulture in Argentina per sei mesi
Il mio primo dìa al colegio .. l’ho immaginato e rimmaginato più volte prima della partenza!
La curiosità di conoscere, di studiare le materie di sempre in una lingua diversa e provarne delle nuove, di scoprire pian piano un modo diverso di fare scuola! Sono arrivata qui in Argentina di venerdì, quindi ho avuto un po’ di tempo per prepararmi al gran giorno!
La giornata di domenica l’ho passata oscillando tra felicidad, paura, nerviosismo, voglia di conoscere ed ansia! Passavo da uno stato d’animo all’altro in continuazione e la mia mente era piena di pensieri. La noche è stato un po’ difficile addormentarmi, ma alla fine ce l’ho fatta!
I miei occhi si sono aperti 20 minuti prima dello squillare della sveglia, ma faccio iniziare comunque la giornata! Mi alzo, prendo il telefono, apro whatsapp e trovo tantissimi messaggi di amici e parenti che mi augurano un buon primo dìa al colegio, cercando di tranquillizzarmi e dicendomi che andrà benissimo!
Sono qui, pronta per alzarmi ed affrontare questa aventura!
Inizio a prepararmi, ed in pochissimo tempo sto già scendendo le scale per uscire di casa!
Entro nell’auto, dove il tragitto da casa a scuola sembrava eterno, quando finalmente arriviamo! Scendo dalla macchina, chiudo lo sportello, ed insieme alla mia mamma ospitante, mi dirigo verso l’entrata.
Vedo tanti niños e tanti chicos entrare da quella porta, tutti con la stessa uniforme e con la stessa faccia di chi non ha per niente voglia di iniziare una nuova settimana di scuola! Quelle facce erano completamente diverse dalla mia, che invece era super sveglia e riposata, con un sorriso sul volto che non riuscivo a trattenere e con gli ojos che brillavano per la tanta voglia di conoscere!
Ci dirigiamo verso l’ufficio della direttrice, mentre tutti gli alunni entrano nelle rispettive classi, e mi portano a fare un giro della scuola: una scuola grandissima! Dalla materna con bambini di quattro anni, si arriva alla scuola superiore con ragazzi di diciotto!
Mia mamma insieme alla direttrice mi accompagnano davanti la porta della classe, faccio un bel respiro e ripeto nella mente “Posso farcela!”, mentre sentivo l’agitazione e l’eccitazione nello stomaco ed il corazòn mi batteva fortissimo!
La direttrice apre la porta e mi fa entrare, presentandomi alla classe. Tutti i miei compañeros mi accolgono con un grande applauso ed uno dopo l’altro mi vengono a salutare e si presentano! Mi fanno trovare una colazione al centro dell’aula con una serie di dolci tipici argentini, latte, thè e l’immancabile mate! Un chico inizia a suonare la chitarra e tutti insieme iniziano a cantare una canzone, guardandomi e sorridendomi! Ed ecco che finalmente l’agitazione passa ed arriva la tranquilidad e la felicità di stare così bene in un mondo così diverso!
Adesso, a distanza di un mese, sono ancora più feliz del primo giorno! I miei compagni di classe sono simpaticissimi e super disponibili e mi hanno fatto integrare subito e facilmente!
La scuola argentina è diversissima da quella italiana: il rapporto con i professori è molto meno informale, addirittura vengono chiamati dagli alunni per nome, cosa che in Italia risulta una forma di maleducazione; anche le prove sono diverse, ed alcune di esse vengono svolte in gruppo.
La scuola a cui sono stata iscritta è parrocchiale, e ci sono alcune regole da dover rispettare, a cui non ero abituata! Bisogna indossare sempre la divisa in modo giusto, indossando i pantaloni nei giorni in cui si va in palestra, e la gonna i giorni che rimangono.
Le ragazze non possono truccarsi e devono portare sempre i capelli legati, mentre i ragazzi non devono avere la barba. La cosa positiva è che la mattina sono pronta in pochissimo tempo ed ho la possibilità di dormire di più!
Ringrazio la mia famiglia, Intercultura e tutti i volontari che mi hanno permesso di vivere questa meravigliosa esperienza, in questo meraviglioso paese: l’ARGENTINA!
Giorgia
da Rionero in Vulture in Argentina per sei mesi