Jessica ed Ekaterina: Usa e Russia, due cuori uniti in un'unica famiglia con Intercultura
Cornelia e Norberto
famiglia ospitante di Katya dalla Russia e di Jessica dagli USA
Ekaterina (Katya come le piace essere chiamata), giovane studentessa russa avrebbe voluto trascorrere il suo anno all'estero negli USA. Destino ha voluto che le fosse assegnato un programma in Italia, destinazione che ora non cambierebbe per nessun motivo al mondo.
Destino, sempre lui, ha però voluto che Cornelia e Norberto, i suoi genitori ospitanti bolzanini, avessero accolto in passato una studentessa statunitense.
Jessica, questo il suo nome, ora ha 24 anni. Un lavoro, e una maturità di cui Cornelia va orgogliosissima. Il rapporto tra la giovane donna americana e la sua famiglia Intercultura di Bolzano non si è mai interrotto, tant’è che recentemente è venuta a trovarli.
Una bellissima occasione di incontro per i tre, e di scoperta per Katya che, nel giro di poche ore, è diventata come una sorta di sorella minore di Jessica.
“Come famiglia abbiamo qualche problema con gli aerei, evidentemente - scherza Norberto - sia Katya, quando è arrivata a ottobre per il suo anno scolastico in Italia, sia Jessica, quando è venuta a trovarci, hanno perso il loro volo. Nel caso di Jessica, continua Norberto - siamo andati tutti e tre a Bologna a prenderla. Ci siamo andati col camper. Beh, nel giro di due ore, le due ragazze condividevano già lo stesso letto e non la finivano mai di parlare!”
Ponti di dialogo e di pace tra i popoli: Jessica e Katya sono l'esempio emblematico di come un’accoglienza in famiglia possa scardinare ogni stereotipo e pregiudizio
Ponti di dialogo e di pace tra i popoli: Jessica e Katya sono l'esempio emblematico di come un’accoglienza in famiglia possa scardinare ogni stereotipo e pregiudizio
“Katya era molto agitata all’idea di conoscere Jessica, che è stata la nostra prima ospitalità, abbiamo le sue foto in casa - aggiunge Cornelia - All'inizio si sono studiate e noi stavamo attenti alla questione delle gelosie, perché possono nascere questi momenti, e invece c'è stata subito sintonia. Ci ha colpito che Jessica ha rilevato la gioventù acerba di Katya, questa sua indecisione su cosa essere e l’ha sicuramente aiutata a soddisfare molte curiosità”.
Ponti di dialogo e di pace tra i popoli: Jessica e Katya sono l'esempio emblematico di come un’accoglienza in famiglia possa scardinare ogni stereotipo e pregiudizio, paure legate al conflitto che in questo momento è alle soglie dell’Europa tra Russia e Ucraina.
Norberto: “Eravamo preoccupati perché sappiamo che in questo momento alcune persone hanno atteggiamenti ostili verso tutto il popolo russo. Un momento delicato è stato quando Katya ha saputo che in classe avrebbe avuto uno studente ucraino. I professori cos’hanno fatto? Li hanno messi nello stesso banco e ora sono amici: lui l'ha aiutata soprattutto i primi tempi con la lingua e la matematica”.
Katya ha stretto amicizia con un'altra ragazza russa di Intercultura che sta a Trento e con altre due ragazze ucraine conosciute in città. La lingua, ma anche la loro adolescenza hanno fatto da collante per una bella amicizia.
Conclude Cornelia: “Nel corso di questi mesi, tra non poche difficoltà, Katya si è trasformata: vuole parlare solo in Italiano, ha tantissime amicizie e sta progettando l'università a Bologna” “Il dono più grande che abbiamo ricevuto prosegue - è stato vederla fiorire e anche per noi, come famiglia, è stato un modo per crescere e imparare, perché le difficoltà ti mettono in discussione, e se ci si lascia mettere in discussione il mondo cambia”.
Cornelia e Norberto
famiglia ospitante di Katya dalla Russia e di Jessica dagli USA