Ore 7:05 - Non una sola preoccupazione

Marta

Da Monza in India per un anno

Siamo i primi a salire, alle 7:05. L’uomo con gli occhiali che funge da porta scende per liberare l’ingresso, e salgo i tre alti gradini con l’aiuto di due manici laterali. Quarta fila, lato finestrino, zaino sulle gambe e Varnika alla mia sinistra. Come sempre. Anche se è Luglio, ho quasi freddo a causa dell’obbligatoria doccia mattutina combinata con il vento e il clima monsonico indiano, ma non per questo rinuncio all’aria donatami dal finestrino semiaperto.

La mia mente viaggia libera come mai prima d’ora. Non un solo pensiero di preoccupazione la intimorisce né la disturba dal piacevole viaggio quotidiano casa-scuola. Osservo il contrasto tra le auto unicamente bianche e il colore della città che è alimentato dalle vesti dei passanti o dalle mura delle case, come quelle della Pink City, pitturate solo di varie sfumature di rosa.

Tengo la lingua salda in bocca, evitando attentamente di posizionarla tra i denti che a causa delle continue buche e zone terrose (ma probabilmente anche per gli ormai inesistenti ammortizzatori dell’autobus) potrebbero mordermela da un momento all’altro. Sorrido, con la mano destra sempre salda sulla grata esterna al finestrino. Ogni giorno noto qualcosa di nuovo che il giorno prima avrei giurato non esserci. Ogni giorno la mia mente parte per le sue vie e fa ritorno dopo qualche minuto, ripercorrendo successivamente lo strano percorso che mi ha portato da una riflessione ad un’altra. Sorrido di nuovo, provando una sensazione di libertà mai provata fino ad ora. Osservo ogni cane randagio appisolato in mezzo alla folla, ogni mucca che mangia indisturbata, ogni bambino scalzo che gioca per strada fuori dalla casa che noi definiremmo capanna, ogni venditore di poha, jalebi e somosa che di giorno in giorno diventano parte di un panorama ormai quasi familiare. Un passatempo divertente è contare le persone in moto in meno di tre e con il casco, riuscendo ad arrivare a fine tragitto con qualche dito di una sola mano alzato.

Sale sempre più gente che siede come me sempre nello stesso posto. Ormai sono diventati volti conosciuti cosi come la loro fermata e il loro posto. C’è un silenzio tomba, eccetto qualche bisbiglio tra le ragazzine dietro di noi. Dopo 30 minuti di tragitto giungiamo alla strada principale decentemente asfaltata da permetterci di poggiarci sul sedile anteriore utilizzando il braccio sinistro a modi cuscino e chiudere gli occhi per una quindicina di minuti nel tentativo di recuperare un po’ di sonno.

L’autobus incrocia innumerevoli altri suoi simili, che saluta con un suono di clacson che però si disperde nel costante frastuono presente in città.

Arrivati finalmente a scuola, alziamo la testa dal sedile, ci ridiamo scherzosamente il buongiorno e scendiamo per un’altra giornata di scuola.

Scatti dalla vita di Marta in India

Marta

Da Monza in India per un anno

  • Prossima Storia

    Catracho de exportaciòn

    “Mira ah Honduras con otros ojos que esta es tu tierra, descubrí que al mirarla con otros ojos vas a merecerla. Mira ah Honduras con otros ojos tienes que quererla, descubrí que al mirarla con otros ojos vas a merecerla” --...

    Alessandro

    Da Potenza in Honduras per un anno

  • Prossima Storia

    Ho preso una cotta per il Ghana

    Com'è andata? Domanda apparentemente molto semplice, apparentemente. Come spiegare con quanta potenza ho avuto l'onore di entrare in contatto nell'arco di circa un anno? Come spiegare le lacrime versate su quel suolo straniero? Come spiegare...

    Virginia

    Da Torino in Ghana per un anno

  • Prossima Storia

    Una Borsa di studio per il mondo

    Prima di partire era molto titubante e un po' spaventata… ancora non sapevo che avrei vissuto l’esperienza migliore della vita. Intercultura, TA Italia S.p.A. e la mia famiglia mi hanno, infatti, offerto la possibilità di...

    Annalisa

    da Imola al Galles per un'estate

  • Prossima Storia

    La mia esperienza Intercultura in Croazia

    Ciao sono Stefano e nel 2013 sono partito per un programma trimestrale in Croazia, una delle esperienze più belle della mia vita. Ho sempre desiderato fare un anno all'estero, così appena ho visto la pubblicità di Intercultura...

    Stefano

    Da Torino in Croazia per tre mesi

Welcome to Intercultura (AFS Italy) website! Where do you want to go?
- If you want to know more about Intercultura, click here
- If you want to know more about studying in Italy with Intercultura, click here
- Sprechen Sie Deutsch? Hier Klicken
- If you want to visit the full website (Italian only), click here