Ospitare per far maturare i nostri figli

Stefania, Elton, Martina e Valerio

famiglia ospitante di Karolina dalla Repubblica Ceca

Alla domanda dei volontari di Intercultura: "Siete interessati ad ospitare un ragazzo o ragazza ?", la prima risposta è stata "NO, non possiamo!". Poi i giorni sono passati, abbiamo riflettuto su quel no, ci si è resi conto che No è una risposta perdente ed egoista che preclude qualsiasi tipo di esperienza e di crescita sia per noi famiglia che per i ragazzi, il nostro futuro.

Salve a tutti siamo la famiglia Bulku di Roma, composta da me Stefania, mio marito Elton e i miei figli Martina e Valerio.

Martina è temporaneamente fuori dal giro, al momento si trova a Panama e anche lei è una studentessa impegnata nel programma di scambio di un anno scolastico grazie ad Intercultura.
Alla domanda dei volontari di Intercultura: "Siete interessati ad ospitare un ragazzo o ragazza ?", la prima risposta è stata "NO, non possiamo!".

Poi i giorni sono passati, abbiamo riflettuto su quel no, ci si è resi conto che No è una risposta perdente ed egoista che preclude qualsiasi tipo di esperienza e di crescita sia per noi famiglia che per i ragazzi, il nostro futuro.

E quel no è diventato un timido SI,ma solo per tre mesi, poi solo per sei mesi e poi ti ritrovi ad averne già vissuti 5 di mesi e a pensare che un anno non sarà abbastanza.
Da settembre siamo sempre in quattro, nonostante la partenza di Martina, grazie all'arrivo di Karolina, una ragazza di diciassette anni che proviene dalla Repubblica Ceca.
A guardare indietro, non possiamo raccontare né momenti brutti, né momenti di disagio, né situazioni di conflitto.

Possiamo raccontare quanto siano invece frequenti i momenti di allegria, di gioco, di svago, perché il tempo scorre e non si sciupa, né si dà per scontato: capita spesso qui a casa di assistere a guerre di cuscini, preparazione di pop corn con serate cinema o skin care prima di andare a letto preparata da Karolina per Valerio.
Abbiamo approcciato con Karolina la linea diretta: questa è casa tua e non sentirti mai un ospiteAbbiamo approcciato con Karolina la linea diretta: questa è casa tua e non sentirti mai un ospite: fai tutto quello che faresti a casa tua senza imbarazzo. E lo stesso abbiamo fatto noi.
Certo all'inizio tutti si impegnano per dare il meglio di sé! .... ma dopo qualche giorno si comincia ad essere sé stessi: mio figlio Valerio per esempio ha smesso immediatamente di rifarsi il letto la mattina e di alzarsi e prepararsi per andare a scuola da bravo ragazzo !

Ringrazio iItercultura per averci incoraggiato e sostenuto a diventare una famiglia ospitante, perché ogni giorno è una ricchezza, una scoperta e un cambiamento; l'assetto familiare si smuove e in qualche modo migliora, si rigenera.

Ci si ritrova a vivere una relazione genitore -figlia fratello -sorella che per alcuni aspetti è identica a prima, ma per altri aspetti è diversa, nuova, più attenta e meno scontata.
Per esempio : la sorella "mammina" (Martina) che tutte le mattine svegliava faticosamente il fratello poco collaborativo è stata sostituita dalla sorella "decisa e tosta" Karolina che sta cercando giorno dopo giorno di fare emergere un Valerio più responsabile e autonomo. Ancora sorrido del regalo che lei ha fatto a lui per Natale: una sveglia super colorata e tecnologica !

Oppure un rapporto genitore figlio meno ansiogeno, dove ci si rende conto che questi ragazzi sono veramente autonomi e indipendenti ed è corretto dare loro fiducia.
Ringrazio Karolina di esserci perché ogni giorno mia figlia che è a Panama non ci manca, la lontananza non ci preoccupa, perché vedere l'esperienza di Karolina così semplice, genuina e felice, ci fa stare tranquilli.
Ringrazio Karolina di esserci perché, ogni giorno, mia figlia che è a Panama non ci manca, la lontananza non ci preoccupa, perché vedere l'esperienza di Karolina così semplice, genuina e felice, ci fa stare tranquilli.
Questi ragazzi partono per mete sconosciute con un mix di energie, una carica che coinvolge tutti i componenti della famiglia , di origine e di accoglienza, e invece di poltrire davanti alla tv ti ritrovi zaino in spalla a fare gite fuori porta e a mangiare cucina italiana come se fossi uno straniero anche tu. Stiamo preparando più tiramisù e lasagne in questo anno che in tutta la mia vita e solo per lei e siamo felici di farlo, oppure approcciamo ricette come il goulash nel tentativo di offrire a Karolina un assaggio del proprio paese.
Stiamo programmando viaggi insieme ed è bello perché questo anno sarà un bel ricordo per lei ma anche per noi.

Karolina ha portato a casa nostra il concetto di Intercultura: sfumature di culture diverse dalla nostra che si percepiscono durante la quotidianità a casa o durante gli incontri Intercultura tra famiglie ospitanti e ragazzi provenienti da tutto il mondo, che ti fanno riflettere, che sono spunti di confronto e si spera di miglioramento.

Un consiglio: se qualcuno vi farà la domanda " Siete interessati a diventare famiglia ospitante per il progetto Intercultura?" , rispondete : " e perché no?" e solo allora capirete cosa significa e quanto può offrire Intercultura.

Stefania, Elton, Martina e Valerio

famiglia ospitante di Karolina dalla Repubblica Ceca

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