sawubona, unjani?
Ilaria Donadoni
volontaria del Centro locale di Bergamo, tirocinante di medicina in Sudafrica
Un'esperienza all'estero non dura per sempre, ma per sempre resta. E porta persone belle come Ilaria a scegliere il più grande ospedale d'Africa per il praticantato da specializzanda in medicina, a quindici anni di distanza dal viaggio Intercultura
Nel 2006 Ilaria ha trascorso un anno scolastico negli Stati Uniti con Intercultura
Rientrata nella sua Bergamo, è diventata subito volontaria, seguendo le attività del suo Centro locale: le selezioni dei nuovi candidati al concorso, l'assistenza ai partecipanti e alle famiglie ospitanti.
Parallelamente, terminato il liceo, si è iscritta alla facoltà di medicina a Pavia. dove è possibile seguire i corsi in inglese “scelta che non avrei mai fatto se non fossi stata via con Intercultura: mi rendo conto, rispetto ai miei colleghi, che questa esperienza vissuta da adolescenti ti fa sviluppare una maggiore propensione verso l’estero”.
Ogni giorno, quando arrivo, vengo accolta da un sorriso e dalla frase “sawubona, unjani?”
Ogni giorno, quando arrivo, vengo accolta da un sorriso e dalla frase “sawubona, unjani?”
Non è un caso che Ilaria, ora specializzanda in medicina di emergenza al San Raffaele di Milano, abbia deciso di trascorrere 4 mesi di praticantato in Sudafrica, a Soweto, presso il Chris Hani Baragwanath Hospital, il più grande ospedale in Africa e tra i più grandi nel mondo.
Le giornate, sempre impegnative, passano veloci. C’è però anche tutta una parte umana che Ilaria si porterà in Italia. La propensione a conoscere altre culture la porta ogni giorno a cercare di apprendere le basi della lingua zulù per riuscire sia a te a parlare in modo basico con i pazienti, ma soprattutto per relazionarsi con le “sisters” le infermiere, abituate ad avere a che fare con medici europei bianchi che raramente si rivolgono a loro.
“Ogni giorno, quando arrivo, vengo accolta da un sorriso e dalla frase “sawubona, unjani?” (Ciao, come stai?): ci beviamo un caffè assieme e la nostra lunga giornata può iniziare”.
Ilaria Donadoni
volontaria del Centro locale di Bergamo, tirocinante di medicina in Sudafrica