Un regalo speciale dalla mamma americana di mio figlio
Vanessa
mamma di Angelo, da Monza agli USA per un anno
Nella vita si fanno incontri di persone meravigliose nei modi più incredibili.
La mia storia inizia a gennaio 2022 quando ci viene confermato che Angelo, mio figlio, è vincitore di un programma di studi all’estero Intercultura con destinazione Pennsylvania.
In seguito, ad aprile, arriva anche l’abbinamento con una famiglia americana, la famiglia di Nikki Stryker.
I contatti tra noi e gli Stryker sono iniziati subito, anche con elevata frequenza. Immediatamente abbiamo rilevato le grandi affinità che caratterizzano le nostre tanto simili quanto lontanissime famiglie, facendoci sentire subito tutti componenti di un’unica grande famiglia transoceanica.
E poi è giunto il giorno tanto atteso e allo stesso tempo tanto temuto ed Angelo è partito. Quello stesso giorno durante un turbinio di emozioni, mi è arrivato un pacco dagli Stati Uniti d’America, precisamente da Los Angeles.
Nessuno dei miei “parenti” americani mi aveva avvisato dell’arrivo di un regalo da parte loro e non capivo chi potesse mandarmi qualcosa dalla West Coast, zona così tanto lontana dalla destinazione di Angelo.
Dopo qualche tentennamento ho comunque deciso di ritirare quella misteriosa scatola.
Il pacco conteneva dei fiori bellissimi, fiori che mi erano stati spediti dall’altro capo del mondo e che erano stati sottoposti ad un trattamento che li avrebbe fermati nel tempo per 365 giorni.
E poi c’era un biglietto per me della sua nuova mamma, che diceva:
“Each time you pass this, think of your son and the adventures he is having because of the opportunities you provided him with and know that before these flowers die, he will be back in your arms.”
Ho pianto!
Ho pianto perché mio figlio era partito.
Ho pianto perché è vero che era partito e che non l’avrei tenuto con me per tanto tempo, ma ho pianto per la gioia di avere la conferma che la donna, che avevo imparato a conoscere nei mesi che avevano anticipato l’inizio di questa incredibile avventura e che lo stava aspettando, era una donna meravigliosa e sensibile e lo avrebbe accolto veramente come un figlio suo.
Non potevo immaginare che la decisione di far partire Angelo per l’Exchange Student potesse regalare così tanto anche a me.
Ho trovato un’amica, una sorella, e un’altra famiglia dall’altro capo del mondo e sono grata per questo.
Grazie a questa esperienza ho avuto la conferma che l’amore e l’amicizia non dipendono dallo spazio né dal tempo e superano tutte le difficoltà linguistiche perché si nutrono di anime simili che si riconoscono anche oltre oceano.
Sono passati due mesi da quel giorno e i miei fiori sono sempre freschi come quando mi sono stati consegnati.
Vanessa
mamma di Angelo, da Monza agli USA per un anno