Abbracciare il cambiamento

Aurora

da Perugia alla Costa Rica per un programma scolastico annuale

A due mesi dal mio rientro in Italia, posso dire come sia stato importante uscire dalla mia zona di comfort per vivere a pieno la mia esperienza all'estero. Mi ha permesso di aprire gli occhi verso una realtà differente, e di osservare il mondo circostante da un’angolatura ben più ampia. Ho assistito ad un vero e proprio sviluppo della mia personalità, il mio bagaglio culturale è diventato più grande e soprattutto ho acquisito maggiore consapevolezza di questa grande “avventura”.

Considero il cambiamento come parte essenziale e necessaria della mia persona. Mi sono difatti sempre sentita particolarmente attratta dalle novità, e ho sempre cercato di allontanarmi il più possibile dalla monotonia della vita di tutti i giorni. Forse questa è stata una delle principali motivazioni, che spinsero l’Aurora sedicenne, a “buttarsi” verso questa nuova avventura, intorno alla quale il tema del cambiamento gioca decisamente un ruolo chiave, insieme a quello dell’adattamento, che possono essere considerati fra loro strettamente collegati.


Nel corso di quei dieci mesi, che nonostante a volte mi siano sembrati infiniti, oggi non sono che un ricordo, ho assistito e affrontato in prima persona davvero numerosi cambiamenti, più di quanti io stessa immaginassi. Non solo mi sono ritrovata “catapultata” a più di novemila chilometri di distanza da casa, in un nuovo paese, con persone inizialmente sconosciute, in mezzo ad una cultura differente e lontana da quella vita a cui mi ero ormai abituata per ben oltre sedici anni, ma ho anche dovuto superare quel tanto “temuto” cambio famiglia e cambio scuola, a cui non mi ero assolutamente preparata e che mi hanno colto completamente alla sprovvista.

Non è stata assolutamente una “passeggiata”, ma guardandomi indietro, non potrei che essere più che grata. In fondo, infatti, sono stati proprio questi mutamenti a permettermi di vivere un’esperienza indimenticabile nel suo genere, circondata da persone e paesaggi, che segneranno fino all’ultimo il mio cuore.

Contemporaneamente ho proseguito, e approfondito, quello che forse potrei definire come il cambiamento più interessante, seppur difficile e a volte confusionale: sto parlando di una vera e propria evoluzione, ancora in atto, nonostante sia ormai rientrata da oltre due mesi, della mia persona. Quest'anno, mi ha permesso infatti di crescere in maniera esponenziale, e maturare sotto numerosi punti di vista. Mi ha permesso di aprire gli occhi verso una realtà differente, e di osservare il mondo circostante da un’angolatura ben più ampia. Ho assistito ad un vero e proprio sviluppo della mia personalità, che ogni mese andava man mano costruendosi e fortificandosi. Mi sono messa alla prova quotidianamente, affrontando ogni giorno delle vere e proprie sfide, fatte di distanze, mancanze, responsabilità, nuove culture e mille emozioni. Ho imparato a dedicare del tempo a me stessa, a osservare attentamente quanto accadesse intorno a me, a trarre lezione di vita e insegnamenti dalle esperienze, che i “ticos”, ovvero le persone del posto, avessero il piacere di condividere con me. Questo mi ha consentito di accrescere notevolmente il mio bagaglio culturale e soprattutto la mia consapevolezza, parola di grande significato, che mi ha accompagnata durante tutta la mia “avventura”.

L'anno all'estero mi ha permesso di aprire gli occhi verso una realtà differente, e di osservare il mondo circostante da un’angolatura ben più ampia.

Mi sento dunque di affermare che è proprio merito di questi cambiamenti, dei quali inizialmente avevo grande timore, se sono stata in grado di vivere a pieno l’esperienza, andando al passo con lo scorrere delle cose, apprendendo ad adattarmi a qualsiasi situazione mi capitasse di fronte e scoprendo a trecentosessanta gradi la mia persona.


Quello che dunque mi porto dietro, insieme ai mille ricordi di momenti lì vissuti, sono sicuramente tanti insegnamenti, uno dei quali mi ha permesso di sviluppare una grande fiducia nei confronti delle trasformazioni, da cui anche quando non sembra, riusciremo sempre a trarre del positivo.

Concludo perciò affermando quanto sia importante cambiare il nostro modo di osservare gli avvicendamenti che incontriamo lungo il nostro cammino, affrontandoli con una maggiore flessibilità, nonché un grande spirito di adattamento, e accettandone le conseguenze. Solo così facendo, saremo in grado di scoprire costantemente nuovi aspetti di noi stessi e del nostro carattere, di uscire dalla nostra zona di comfort, e di evolverci sotto molti punti di vista.

Quello che dunque mi porto dietro, insieme ai mille ricordi di momenti lì vissuti, sono sicuramente tanti insegnamenti, uno dei quali mi ha permesso di sviluppare una grande fiducia nei confronti delle trasformazioni, da cui anche quando non sembra, riusciremo sempre a trarre del positivo.

Ascolta la testimonianza di Aurora mentre era in Costa Rica




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