Celebrare la "Festa dell'Europa" ragionando sulla cittadinanza globale e sulle ferite della Guerra assieme ai volontari di Catanzaro

AAVV

I docenti e gli studenti dell'IC "Don Milani" di Catanzaro

Il giorno della "Festa dell'Europa" ha rappresentato per gli studenti dell'Istituto Comprensivo "Don Milani" di Catanzaro un momento per ragionare assieme ai volontari di Intercultura su che cosa significa essere cittadini europei e riflettere sull'eredità che ci hanno lasciato "le ferite della Guerra".
Le testimonianze di docenti e ragazzi.

Cosa significa per me Intercultura?
Intercultura significa viaggiare, conoscere, parlare più lingue ma soprattutto farlo nel rispetto di ciò che e di chi ci circonda. Intercultura significa saper vivere in un mondo in cui ognuno abbia la consapevolezza di essere parte di un tutt’uno, in cui è giusto essere ancorati alle proprie abitudini, alla propria terra, ai propri usi e costumi ma imparando ad apprezzare, valorizzare e mettere a confronto ciò che lo riguarda con ciò che caratterizza il diverso, gli altri popoli e le loro culture, siano esse simili o completamente diverse dalla propria, abbattendo così le barriere dei pregiudizi.

Intercultura vuol dire imparare a saper guardare a 360° da una finestra che si affaccia sul mondo e che ci fa vedere sia ciò che è più bello ma anche ciò che è più brutto di ogni popolo, ma che deve sempre essere rispettato. Intercultura è … allargare le proprie vedute e i propri orizzonti.

La parola chiave a cui Intercultura è strettamente legata, secondo me è: RISPETTO. E’ dal senso di rispetto di ognuno che deriva il senso di civiltà, di tolleranza e di sana e pacifica convivenza con gli altri. Quando impari a rispettare gli altri, impari a rispettare te stesso, hai maggiore consapevolezza di te e di ciò che ti circonda, acquisisci maggiore autostima e impari contemporaneamente a saper vivere e quindi puoi considerarti “vero” cittadino del mondo.
Prof.ssa Paola Pugliese
Intercultura vuol dire imparare a saper guardare a 360° da una finestra che si affaccia sul mondo
L’educazione all’interculturalità, avviato nella scuola secondaria di I grado dell’’IC Don Milani dalla prof.ssa Paola Pugliese, è stato un progetto rivolto ai ragazzi, i quali, attraverso un percorso laboratoriale, hanno potuto sperimentare la realtà grazie al confronto e allo scambio fra le culture direttamente nelle aule. In tal senso la scuola diventa sicuramente il trampolino di lancio per la nascita di una società attenta al pluralismo delle culture e della pace, sempre più impegnata nell’accoglienza di alunni provenienti da altre realtà e nella gestione delle diversità. Gli studenti hanno compreso che le differenze culturali diventano valori e che le diversità si devono integrare attraverso la loro conoscenza e valorizzazione. I ragazzi sono chiamati a diventare cittadini globali attraverso la partecipazione attiva. Alla luce di questa esperienza, per me Intercultura è valorizzazione delle diversità chiamate a convivere, a confrontarsi e a produrre uno spazio politico e sociale.
Prof.ssa Teresa Cimino
Intercultura è valorizzazione delle diversità chiamate a convivere, a confrontarsi e a produrre uno spazio politico e sociale.

"Per me Intercultura è": i cartelli degli studenti che hanno partecipato ai laboratori

I laboratori di Intercultura sono stati per alunni ed insegnanti una preziosa opportunità di riflessione sulla possibilità di arricchimento che nasce dal confronto sincero tra culture e persone diverse. La presidente veramente eccezionale, dagli ampi orizzonti, ha coinvolto i ragazzi con racconti del suo vissuto e della grande avventura in Intercultura. Anche i volontari molto bravi, preparati ed empatici. I nostri ragazzi, ciascuno ovviamente con il proprio grado di percezione e sensibilità, hanno partecipato con interesse e coinvolgimento. Valida iniziativa!
Prof.ssa Livia Perri

Intercultura, non sempre è stato così, accogliere e accettare le culture di altri popoli è cosa moderna, con la globalizzazione, da quando credo l’uomo è diversamente conquistatore. l’Intercultura per me è l’accoglienza e la condivisione delle esperienze, la conoscenza delle altre lingue e culture per uno scambio favorevole che accresca positivamente i diversi popoli. Io insegno arte e l’influenza delle altre culture come quella dei popoli orientali già si vedeva nella civiltà Romana con il ricostruire o l’importare oggetti dall’Egitto, come gli obelischi o ricostruire una piramide; nell’impressionismo l’arte Giapponese, nell’espressionismo e nel Cubismo l’arte Africana, adesso vanno di moda i Mandala, arte meditativa Indiana. Anche nel vivere quotidiano, si apparecchia alla Giapponese con tanto di bastoncini, o si mangia sul divano come gli Americani Hamburger e patatine o il Kebab come gli Arabi. Io ho una famiglia multietnica, una figlia africana e due indiani, e noto la diversità dei caratteri e degli interessi, dei modi di fare ma anche il loro desiderio di mantenere per alcuni versi la loro cultura come acconciature, musica, cibi ecc. Io sono del Nord e vivo nel Sud anche questo è intercultura.
Prof.ssa Miriam Cristina Caglio

Per me intercultura è…
un mondo dove non solo s’incrociano e s’incontrano nuove e differenti culture, ma si scoprono anche sogni e ideali comuni. Un mondo dove ci si sente diversi e uguali allo stesso tempo; dove distanze e confini si annullano.
Intercultura è un ponte attraverso cui veicolano valori di uguaglianza e rispetto; è fare spazio all’altro e attraverso di lui riflettere meglio su se stessi. Un viaggio educativo di accoglienza e di conoscenza, nel corso del quale le titubanze iniziali lasciano il posto alla meraviglia dell’incontro e alla scoperta di nuove realtà.
Intercultura è la possibilità di dar vita ad una società multiculturale e multirazziale più aperta e consapevole che nella diversità si accrescono e si arricchiscono le personali esperienze degli individui. Intercultura non è un semplice percorso formativo, ma anche e soprattutto un’esperienza umana da vivere e condividere.
Prof.ssa Mara Concetta Cirimelli
Intercultura è un ponte attraverso cui veicolano valori di uguaglianza e rispetto
Per me parlare di intercultura nelle scuole è una cosa molto bella, perchè molti pensano che tutti siamo diversi, ma non è così, perchè in realtà siamo tutti uguali.
Magari non per l'aspetto fisico, magari non ci assomigliamo, ma siamo tutti umani, siamo tutte persone dello stesso pianeta, magari veniamo da città e paesi diversi ma facciamo parte tutti dello stesso mondo.
È stata un'esperienza molto bella anche se è durata poco, vorrei sapere delle cose in più quindi penso di fare alcune ricerche e magari chissà da grande, come molte altre persone, mi ritroverò nelle scuole a parlare di questo.
Mi piacerebbe quindi penso di farlo per fornire nuove conoscenze a studenti e insegnanti...
Nicole Daneli, 1A

La nostra società, si può definire interculturale?
L’Italia ha le proprie tradizioni, ma approva e lascia la libertà d’espressione a chi ha culture e tradizioni diverse dal paese in cui risiede. L’Italia ha come religione prevalente il Cristianesimo, ma in Italia ci sono tante altre religioni, libere di essere professate ovviamente nei limiti della legalità.
Specialmente nell’ultimo secolo, grazie soprattuto all’emigrazione si è riusciti a importare culture, stili, tradizioni e usanze diverse.
Purtroppo, però, molti posti opprimono le tradizioni altrui, non lasciando ai propri cittadini la libertà d’espressione, molti paesi danno privilegi a chi appartiene alla propria cultura, discriminando e ripudiando gli estranei.
L’Unione Europea (UE) permette ai giovani cittadini Europei di poter viaggiare in Erasmus, per studiare, integrarsi e responsabilizzarsi, in paesi diversi dal proprio, portando sempre le nostre culture, ad esempio l’Italia è famosa per il cibo e gli eccessivi modi di fare. In ogni posto del mondo le persone hanno stili diversi, culture diverse, che vengono sempre diffuse all’estero.
Cosimo Marino, 2 C
Intercultura è un mondo senza barriere
Intercultura per me è conoscere non solo la propria cultura , ma anche quella di un altro paese , è uno scambio di tradizioni , abitudini , piatti tipici … Il progetto “Intercultura” , fatto a scuola , è stato molto interessante e coinvolgente . I ragazzi che sono venuti ad esporlo ci hanno raccontato le loro esperienze di quando loro sono partiti in altri paesi, conoscendo altre famiglie ed abitudini diverse . A me è piaciuto molto e mi piacerebbe tanto poter partecipare direttamente perché , oltre ad essere molto utile , è bello poter conoscere altre lingue , tradizioni , abitudini … Ricordo che Giovanni era andato in Sud-Africa e Natalia in Portogallo e sono stati lì 3 mesi , frequentando lì la scuola , mangiando i piatti tipici dei paesi …
Irene Passarelli, 2C

Per me INTERCULTURA vuol dire parlare, conoscere: culture, storie, abitudini e religioni diverse. L’intercultura è una cosa molto importante per tutto il mondo, affinché le distinzioni fra le persone e il razzismo non ci siano più.
Quando abbiamo partecipato al progetto dell’intercultura, mi hanno colpito molto tutte e tre le storie, mi è piaciuto sentire come due persone di lingua e abitudini diverse potessero relazionarsi così bene. Abituarsi ad abitudini e culture diverse dalle nostre è difficile, ma allo stesso tempo FANTASTICO. Più cose sappiamo del nostro mondo e meglio è!
Beatrice Zuccaro 2C

Per me Intercultura è conoscenza, voglia di imparare, curiosità. Intercultura significa saper andare oltre i pregiudizi, oltre i luoghi comuni, oltre l’apparenza. Intercultura significa conoscere una persona e giudicarla per la sua essenza, per i suoi modi di fare, e non per il colore della sua pelle, per la religione che professa, o per la cultura a cui appartiene. Intercultura è coraggio. Intercultura è non avere paura del diverso, ma aver voglia di conoscerlo, di imparare dalle altre culture, dalle altre religioni, dalle altre tradizioni. Intercultura è saper vivere insieme in questo grande “villaggio globale”, ognuno con le proprie caratteristiche che lo rendono unico, ognuno con il suo aspetto, con la sua personalità. Intercultura è amare. Intercultura è tutto, è rivoluzione.
Valeria Cerminara 3B

Per me “Intercultura” è la coesione e fusione di più culture in un’unica cultura globale che mette in comunicazione diversi popoli facendoli divenire parte di una grande famiglia globale. Intercultura è anche conoscenza e CULTURA perché visitando e convivendo con altri popoli si arricchisce il proprio bagaglio culturale. Intercultura è la comunicazione tra studenti di paesi differenti che condividono le proprie culture attraverso le famiglie e le scuole ospitanti. Intercultura è il modo di comunicare didatticamente ed educativamente con altre culture, perché la comunicazione con altri popoli porta ad una grande crescita personale.
Gabriele Montesano 3B

Il laboratorio di Intercultura è stato molto interessante e mi ha destato molte curiosità. Secondo me è stata una bellissima iniziativa perchè ci apre verso il concetto di “interculturalità” che è importantissimo al giorno d’oggi, ci ha insegnato a lavorare in gruppo ed è un ottimo modo per avvicinare diverse culture, scoprire nuove tradizioni e fare nuove amicizie e per imparare a vivere nel mondo “globalizzato”. Spero che questo concetto di “interculturalità” possa diffondersi dappertutto in modo da abbattere le barriere e i pregiudizi e contribuisca ad aprirci verso nuovi orizzonti sociali.
Luca Scrivano 3B

Intercultura è un mondo senza barriere
Giuseppe Barbagallo 1B

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    A.A.V.V.

    i docenti e gli studenti dell'Istituto comprensivo“D’Azeglio-De Nittis” di Barletta

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