Idee che diventano realtà

Viviana

Volontaria del centro locale di Aosta

Quando è entrata nella mia vita Intercultura? Era il 1972, avevo diciassette anni e non sono partita.
Ma con Intercultura, per un programma annuale negli USA, è partita la mia amica Cristina. Allora l'unico modo di comunicare erano lettere con tanto di busta e francobollo che, attraversando, l'oceano mi raccontavano la sua storia. Questa corrispondenza ha contribuito a nutrire la mia curiosità nei confronti del mondo, grande, con mille differenze e tutto da scoprire.
La corrispondenza con Cristina ha contribuito a nutrire la mia curiosità nei confronti del mondo, grande, con mille differenze e tutto da scoprire
Una quindicina di anni più tardi, dopo un momento difficile della mia vita, madre di due bambine, mi è capitata tra le mani una brochure di Intercultura che proponeva l'ospitalità in famiglia di uno studente straniero. “Perché no!” mi sono detta, “perché non portare qualche cosa di bello e diverso in casa mia!”. Volevo voltare pagina, volevo qualche cosa di nuovo per la mia famiglia cominciando da una nuova esperienza.

Dopo solo qualche settimana, incredibile a ripensarci, mi sono ritrovata alla stazione ad accogliere per un bimestre una giovane neozelandese tutta ricci e sorrisi. E con Donna è entrato veramente il mondo in casa mia: ci ha raccontato il suo Paese lontano, abbiamo guardato il nostro con i suoi occhi.

Negli anni successivi ho nuovamente ospitato, le mie figlie sono partite per programmi all'estero e abbiamo vissuto nuove coinvolgenti avventure, ma è con l'entusiasmo della prima ospitalità che mi è parso naturale, anzi, necessario, mantenermi in contatto con i volontari che avevo avuto la fortuna di incontrare. Gabriella, Claudia, Vittoria, Ivo, Renata e tanti altri erano accoglienti, aperti, pieni di entusiasmo, di idee e di voglia di fare.
con Donna è entrato veramente il mondo in casa mia: ci ha raccontato il suo Paese lontano, abbiamo guardato il nostro con i suoi occhi
L'aspetto che da subito ho apprezzato è stata la concretezza che accompagnava e seguiva sempre le riflessioni del gruppo: in molti ambienti che frequentavo si parlava molto ma, poi, poco veniva concretizzato. In Intercultura le cose sono diverse, le idee si trasformano in realtà, ad ogni scadenza ragazzi curiosi partono e arrivano contribuendo a cambiare, in meglio, la vita delle persone coinvolte. Così mi sono ritrovata ad essere volontaria a mia volta.

Verso la metà degli anni Novanta ho lavorato con alcune altre persone per rendere più funzionale e completo il Centro locale della mia città, che precedentemente, per tutta una serie di attività, si appoggiava ai volontari di zone vicine. Un po' alla volta abbiamo costruito rapporti più solidi con le Istituzioni e le scuole del territorio, organizzato in città le selezioni dei ragazzi in partenza per un programma all'estero e i percorsi di formazione per studenti e famiglie, superato momenti di difficoltà.
In Intercultura le idee si trasformano in realtà, ad ogni scadenza ragazzi curiosi partono e arrivano contribuendo a cambiare, in meglio, la vita delle persone coinvolte
Ora il Centro locale della mia zona è solido, vivace e pieno di iniziative, sono aumentati notevolmente i numeri dei ragazzi che partono per un programma di studio all'estero e finalmente sono presenti giovani disposti a prendersi impegni nelle attività che l'Associazione svolge.

Per me rimane sempre un piacere incontrare e confrontarmi con i volontari della mia città e di con quelli di tutta Italia, seguire le avventure di chi parte e torna più maturo, aperto, intraprendente, capace di migliorare la realtà in cui vive.

Viviana

Volontaria del centro locale di Aosta

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