Leave no one behind

Intervista a Francesco Solinas

ex partecipante, volontario di Verona e ora stagista presso l’agenzia Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO)

Questa è una delle 17 interviste a ex partecipanti ai programmi di Intercultura che attualmente si occupano di progetti "sostenibili" che rispondono agli obiettivi proposti dalle Nazioni Unite con l'Agenda 2030. Intercultura ha aderito all'Alleanza Italiano per lo sviluppo Sostenibile (ASVIS), l'iniziativa nata per far crescere nella società italiana la consapevolezza dell'importanza dell'Agenda globale per lo sviluppo sostenibile.


Obiettivo 7 - Energia pulita e Accessibile. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni.


Intervista a Francesco Solinas, ex partecipante ad un programma scolastico in Norvegia nel 2013-2014 e volontario del Centro locale di Verona.
Dopo l’esperienza in Norvegia e concluso il liceo, si è iscritto a Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Milano, specializzandosi in ClimateChange e Sustainable Development (Ingegneria energetica). Grande appassionato di montagna e fotografia. Molte notti le passa “a testa in su”: la Via Lattea lascia sempre incantati… e infreddoliti!




Abbiamo pensato a te come nostro testimonial l’obiettivo 7. Cosa fai nel tuo quotidiano?
Da due anni ormai mi occupo professionalmente di Climate Change rinnovabili. Mi sono occupato di modellizzare l’impatto del COVID-19 sui consumi energetici mondiali, come ricerca di tesi, e dalla scorsa estate sono stagista alle Nazioni Unite, presso l’agenzia Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO). Il dipartimento in cui sono stato inserito è quello di Environment and Climate Change, in fortissima crescita all’interno dell’agenzia. Nel mio quotidiano lavoro su report climatici legati all’aviazione, contribuisco alla creazione di analisi semplificate e comprensibili anche ai non addetti ai lavori e curo alcuni tools di sostenibilità ICAO.


Quali azioni mette in campo l’agenzia ONU ICAO per il raggiungimento dell’obiettivo 7?
Nel 1983 ha istituito una commissione tecnica permanente dedicata alla protezione ambientale (CAEP). Le modalità in cui opera sono simili a quelle dell’IPCC: esperti indipendenti, provenienti da tutto il mondo analizzano (gratuitamente) trend e scenari, consigliando paesi membri e contribuendo al quadro normativo ambientale internazionale (per l’aviazione), in un’ottica “leave no one behind”. Nel corso degli anni ha fissato limiti vincolanti di emissioni sempre più stringenti, promosso lo sviluppo e la ricerca sui combustibili aeronautici sostenibili, fissato linee guida su practices di gestione del volo e dei flussi aeroportuali più efficienti e favorito la raccolta di dati affidabili sulle emissioni. Nel 2016 si è inaugurato CORSIA, un ambizioso meccanismo di riduzione delle emissioni market-based, sottoscritto da 192 paesi membri.


Come si concilia la transizione ecologica nel settore dell’aviazione civile, nel momento in cui essa non va intesa solamente come riduzione di carburante fossile e passaggio a sistemi energetici sostenibili?
Se l’aviazione fosse un paese, sarebbe il 6° più grande emettitore al mondo. Secondo l’ultimo report ICAO CAEP (marzo 2022) frutto del lavoro di due anni di quasi 300 scienziati, in uno scenario 2°C di global warming le emissioni del settore aviazione rappresenterebbero tra l’1 e il 5% del totale, mentre in uno scenario 1.5°C (standard di Parigi 2015) sarebbero tra il 10 e 47%. È quindi con grande determinazione che i vari costruttori, fuel supplier e regolatori si adoperano per individuare strategie di carbon reduction. La più grande difficoltà che incontra il settore dell’aviazione, che viene definito hard-to-abate, è legata in primis agli elevati standard di sicurezza da rispettare. Il principio cardine dell’ingegneria aeronautica e spaziale è “se funziona, non cambiarlo”. Questo perché gli aeroplani sono tra le macchine più complesse mai costruite. Ogni piccola modifica (dal numero di viti ai centimetri di ala) può impattare a catena molteplici sistemi di bordo, quindi numerose tecnologie o design rivoluzionari in termini di fuel consumption richiedono decenni prima di essere implementate. Inoltre, gli aerei sono già in larga parte ottimizzati per pesare e consumare il meno possibile (è nell’interesse delle compagnie aeree). Secondo l’ultimo report ICAO, raggiungere la neutralità climatica nel 2050 è possibile, nello scenario più ottimistico, solo se vengono implementate anche misure market-based. Un 55% di riduzione sarebbe dai combustibili sostenibili (verso la seconda metà del secolo l'idrogeno potrebbe essere usato come combustibile). Un 21% proverrebbe da tecnologie come nuovi design aerodinamici e propulsori più efficienti e un 11% da gestioni più efficienti dei voli e delle operazioni di terra, come voli in formazione (per ridurre le resistenze aerodinamiche), riduzione ed elettrificazione del taxing in pista e climate neutrality degli aeroporti. Noi come passeggeri dovremmo accettare però possibili aumenti del costo dei biglietti e cercare di ridurre i voli non necessari.


Ci sono delle azioni o attenzioni che possiamo mettere in atto quotidianamente per avvicinarci all’obiettivo 7?
Come l’IEA, l’International Energy Agency, continua a evidenziare, la riduzione degli sprechi e delle inefficienze nei sistemi energetici è fondamentale. Non esiste un “silver bullet” capace di portarci verso una traiettoria 1.5/2°C, ma solo tante piccole soluzioni, che vanno spesso a braccetto e innescano effetti positivi su più SDGs. L’efficientamento dei nostri edifici è fondamentale (LED, elettrodomestici di classe A, A++, ...), l’utilizzo di forme di trasporto meno energy-intensive da promuovere. Piccoli accorgimenti come viaggiare massimizzando il numero di occupanti per automobile possono contribuire molto.


Quanto ha influenzato nella tua vita l'esperienza all'estero in Norvegia nel 2012/13 con Intercultura e il tuo percorso come volontario?
Grazie all’anno all’estero ho imparato a mettermi in discussione, a capire le ragioni di punti di vista diversi dai miei. L’apprendimento di una nuova lingua (extra inglese), la dimensione internazionale del programma e del volontariato di Intercultura si sono rivelati estremamente utili in fase di selezione alle Nazioni Unite. L’esperienza come volontario e figura chiave come Responsabile dei programmi di studio all'estero ricoperta per quattro anni a Verona mi ha aiutato a sviluppare competenze trasversali che difficilmente avrei altrimenti potuto acquisire.


Cosa diresti alle ragazze e ai ragazzi che stanno affrontando la formazione pre-partenza?
Siate curiosi, il più possibile! Fate tante domande ai volontari durante gli incontri di formazione, nessuna sarà banale. Un grande in bocca al lupo per le vostre prossime avventure.

Intervista a Francesco Solinas

ex partecipante, volontario di Verona e ora stagista presso l’agenzia Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO)

  • Prossima Storia

    La bellezza di anCHE io MI truccO

    Questa è una delle 17 interviste a ex partecipanti ai programmi di Intercultura che attualmente si occupano di progetti "sostenibili" che rispondono agli obiettivi proposti dalle Nazioni Unite con l'Agenda 2030. Intercultura ha aderito...

    Intervista a Allegra Ingenito

    Ex partecipante ad un programma trimestrale in Ungheria, volontaria del centro locale di Sessa Aurunca e fondatrice dell'Associazione "anCHE io MI truccO"

  • Prossima Storia

    Dialogare per creare alleanze

    Questa è una delle 17 interviste a ex partecipanti ai programmi di Intercultura che attualmente si occupano di progetti "sostenibili" che rispondono agli obiettivi proposti dalle Nazioni Unite con l'Agenda 2030. Intercultura ha aderito...

    Intervista a Andrea Luciani

    Ex partecipante in Nuova Zelanda, volontario di Roma e ora funzionario delle Nazioni Unite

  • Prossima Storia

    Il sogno di una vita

    Da New New York a San Francisco in bici. Il coast to coast per festeggiare i 70 anni di compleanno e i 50 anni dall’esperienza di scambio negli Usa ma anche per raccogliere lungo il percorso i fondi per una borsa di studio che permetta...

    Vincenzo Morlini

    volontario di Reggio Emilia, ex Direttore esecutivo di Intercultura e ex Presidente di AFS Intercultural Programs

  • Prossima Storia

    Non smetto mai di imparare

    "Ciao Bea, ti andrebbe di scrivere la tua storia di volontaria? Non dirmi di no, basta una paginetta, lo puoi fare con la mano sinistra..." Una paginetta? Con la mano sinistra? Qualcosa non funziona, a me serve piu spazio....che ne dici di...

    Beatrice

    Volontaria del centro locale di Milano 1

Welcome to Intercultura (AFS Italy) website! Where do you want to go?
- If you want to know more about Intercultura, click here
- If you want to know more about studying in Italy with Intercultura, click here
- Sprechen Sie Deutsch? Hier Klicken
- If you want to visit the full website (Italian only), click here