Laboratorio “Cittadini dello stesso pianeta”: l’esperienza degli studenti leccesi

Maria Pia Marotta

Volontaria del Centro locale di Lecce

In un momento storico in cui la distanza fa da protagonista, Intercultura sperimenta nuovi modi per avvicinare culture e continuare a perseguire gli obiettivi di pace, unione e dialogo.
A questo scopo i volontari del centro locale di Lecce hanno deciso di promuovere l’educazione interculturale e l’apertura delle scuole al mondo attraverso laboratori di educazione civica. I ragazzi di quattordici classi terze del Liceo Scientifico “Giulietta Banzi Bazoli” di Lecce sono stati coinvolti e hanno dimostrato quanto le nuove generazioni siano sensibili rispetto alle tematiche di carattere globale.

Le immagini dei "returnee" di Intercultura mostrate durante i laboratori di educazione civica con i ragazzi di quattordici classi terze del Liceo Scientifico “Giulietta Banzi Bazoli” di Lecce

Al fine di coniugare dialogo interculturale, dimensione internazionale ed educazione alla sostenibilità è stato necessario adattare le modalità di incontro con ragazzi e scuole alla nuova realtà, dimostrando la flessibilità e la resilienza insita nel DNA dell’Associazione.
Il primo interrogativo dei volontari nell’approccio all’attività ha sicuramente riguardato il metodo e i contenuti da trattare per essere efficaci ed accattivanti anche con uno schermo come tramite: quale migliore spunto se non emozioni ed esperienze vissute nel corso dello scorso anno? Una situazione inaspettata che ha portato volontari, studenti ed insegnanti a riflettere su gesti e abitudini che diamo per scontati e che si offrono come stimolo per contribuire alla promozione dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030, sostenuta dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e da Intercultura.

Partendo dalle singole esperienze personali, abbiamo intrapreso un viaggio, seppur immaginario, in giro per il mondo e ad ogni “tappa” i ragazzi sono stati portati a riflettere su questioni quali l’accessibilità alle tecnologie, il diritto allo studio, la parità di genere, le tematiche ambientali e la povertà e gratuità del sistema sanitario.
Attraverso notizie di cronaca, studi recenti, immagini significative e i racconti diretti di ragazzi che hanno trascorso un periodo all’estero con Intercultura, siamo andati alla scoperta di Asia, America Latina, Europa e nord America.
Mettersi in discussione in prima persona e sperimentare differenti modi di vivere è sicuramente il primo passo per diventare promotori di valori e comportamenti volti all’integrazione nel melting pot di culture di cui facciamo parte come cittadini dello stesso pianeta.

E’ stata un’esperienza completa e arricchente non solo per gli studenti, ma anche per volontari e insegnanti coinvolti nell’iniziativa:
L’attività di formazione sul tema “Cittadini dello stesso pianeta”, programmata nel curriculum di educazione civica, ha consentito agli studenti di confrontarsi su tematiche globali, attraverso un’esperienza didattica volta a perseguire le finalità di una disciplina trasversale, così come è intesa educazione civica, anche attraverso i temi e gli obiettivi di educazione interculturale. I contributi degli studenti che fanno fatto esperienza di studio all’estero grazie a Intercultura, hanno completato l’attività, incentivando l’interesse degli studenti.
(prof.ssa Carla Presta – Liceo Scientifico G. Banzi Bazoli, Lecce)
Partendo dalle singole esperienze personali, abbiamo intrapreso un viaggio, seppur immaginario, in giro per il mondo e ad ogni “tappa” i ragazzi sono stati portati a riflettere su questioni quali l’accessibilità alle tecnologie, il diritto allo studio, la parità di genere, le tematiche ambientali e la povertà e gratuità del sistema sanitario.
In un mondo globalizzato, la pandemia ha evidenziato ancor di più quanto i nostri destini siano interconnessi e interdipendenti nonostante i diritti non siano riconosciuti in modo uniforme. Le reti logistiche e digitali che ci legano nell’attuale contesto di precarietà e fluidità hanno reso ancor più evidente la necessità di un senso di solidarietà e responsabilità dei singoli. Il cambiamento parte dalla consapevolezza di ciò che ci circonda, dalla realtà di una società multiculturale globale in cui le nostre singole scelte si riversano su moltitudini.

Significativa è stata la sensibilità dimostrata a conclusione dell’incontro dagli studenti, i quali hanno esplicitato il proprio impegno concreto per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 attraverso azioni pratiche quotidiane:
“La discussione riguardante l’Agenda 2030 avvenuta con i volontari e gli studenti che hanno partecipato ai programmi all’estero di Intercultura, si è rivelata formativa sotto molteplici aspetti. Confrontarmi con i miei coetanei su tematiche riguardanti il nostro pianeta, ha messo in evidenza quanto sia necessario prestare maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente e mi ha aiutata a comprendere quanto ogni nostra piccola azione possa essere un passo avanti verso un futuro più sostenibile e rispettoso della vita sul nostro pianeta.”
(Federica De Matteis classe 3^ i, Liceo Scientifico G. Banzi Bazoli, Lecce)
E’ certamente stato un modo diverso di incontrarci e fare scuola, ma ugualmente efficace per trasmettere il nostro messaggio: ognuno di noi, con le proprie scelte personali, può decidere e fare la differenza.

Maria Pia Marotta

Volontaria del Centro locale di Lecce

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